Federica studia i neutroni anticancro grazie al Bando Griot

Articolo di Angelo Conti tratto da “La Stampa” del 20 marzo 

Il sogno di Federica è lottare contro il cancro utilizzando i neutroni termici, individuando così nuove risorse per una cura sempre più efficace per il male del secolo. Ventidue anni, di Luserna San Giovanni, cresciuta al Liceo Valdese di Torre Pellice, Federica Cresto è iscritta al corso di laurea magistrale in Fisica Nucleare Biomedica. Sta seguendo, con successo,  un percorso misto con esami di fisica nucleare, più strettamente teorico, e con esami di fisica medica biologica, che investono di più il settore della pratica. Le materie che sta approfondendo in questi mesi sono la cinematica relativistica, la fisiologia, l’utilizzo dell’acceleratore di particelle. Presto Federica dovrà scegliere fra proseguire gli studi  di fisica medica o  impegnarsi in un dottorato di ricerca. E’ davvero molto probabile che Federica, alla fine, sceglierà questa seconda strada. Per via di una sua passione e di un suo interesse particolari per i neutroni termici. Neutroni molto speciali, e ancora in parte sconosciuti, che potrebbero potenzialmente trovare applicazioni importantissime nella medicina più avanzata, e soprattutto nelle terapie oncologiche. Il suo sogno è portare un contributo al lavoro di un gruppo di ricerca che da tre anni sta crescendo a Torino sotto la guida del professor Costa. “Anche se – come spiega Federica – in questo campo occorre avere sempre l’occhio rivolto anche all’estero. Interfacciarsi con realtà internazionali è certamente la strada migliore quando si fa ricerca”.

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Il campo dei neutroni termici è al momento ancora in gran parte inesplorato. “Oggi la terapia del cancro la si fa ricorrendo soprattutto ad elettroni e adroni. Più i primi che i secondi. Poter utilizzare i neutroni termici, che hanno energia più bassa quando si muovono a temperatura ambiente, potrebbe dare alcuni vantaggi importanti. C’è da lavorarci su tanto, probabilmente anni, ma alla fine i risultati potrebbero essere entusiasmanti. Bisogna crederci e lavorare…”.

E, per questo, con le risorse che ha ottenuto vincendo l’anno scorso il bando Griot-Specchio dei tempi, ora Federica sta pensando di camminare per il mondo: “Nel settore dei neutroni termici gli studi più avanzati sono negli Stati Uniti ed in Giappone. Quindi il mio desiderio sarebbe quello di andare a approfondire a che punto sono arrivati in quei paesi. E magari offrire un contributo,  oggi piccolo piccolo, ma il mio sogno è quello di poter dare molto di più. Al momento, con la borsa di studio, ho potuto pagare tutte le tasse scolastiche, le rette del collegio di Torino dove vivo, un corso di perfezionamento in lingua inglese in Irlanda e questa estate spero di poter partecipare alla Conferenza Internazionale degli Studenti di Fisica ad Helsinki. In alternativa ci sono due altri eventi scientifici di altissimo profilo a Copenaghen ed a Zakopane.”.

A Federica piace anche competere. “L’anno scorso, con il mio gruppo di studenti di Fisica di Torino, abbiamo vinto le selezioni e poi partecipato ai Campionati Mondiali di Fisica Teorica a Graz, in Austria.  Contiamo di raggiungere lo stesso risultato anche quest’anno. Siamo un gruppo proprio in gamba.”

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Sussidi Griot, il sogno realizzato dei fratelli fornai

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Articolo di Lucia Caretti uscito su “La Stampa” del 20 marzo 2017

“Lavoro 18 ore al giorno. Comincio all’una di notte. Però arrivo, qua, non c’è nessuno, e sono felice”. Enrico si è licenziato un anno fa. “Avevo un contratto indeterminato e mi stava venendo un esaurimento”. Costruire da soli è diverso e i Gabello hanno imparato libertà e responsabilità da bambini. “I nostri nonni hanno avuto un’azienda agricola per quarant’anni. Ci dispiaceva perderla. Ci pensavamo dal 2013, poi nel 2016 i nonni hanno smesso”. Ed è successo: Enrico ha mollato la panetteria, Alberto il suo primo incarico da ingegnere. A 24 e 27 anni, oggi, i due fratelli di Cercenasco, hanno realizzato il sogno: dai campi ai biscotti, “Alte Farine” è un esempio di filiera corta.

“Siamo una decina in Piemonte ad avere l’intero ciclo produttivo” racconta Alberto. “I nostri nonni facevamo mais per uso zootecnico. Nel 2014 hanno iniziato a mettere il grano, per via di una normativa dell’Unione Europea. Noi ne abbiamo approfittato e abbiamo deciso di convertire tutti i terreni. I cereali costano meno e ci servono di più. Volevamo sfruttare la passione di mio fratello”. Enrico si è sempre immaginato panettiere, ha iniziato a curiosare nelle botteghe in terza media, ha preso la qualifica e si è specializzato mentre Alberto studiava al Politecnico.

“Abbiamo cominciato acquistando il mulino” prosegue l’ingegnere. “All’inizio eravamo famosi soprattutto per la polenta”. Macinavano e vendevano, ma non potevano cuocere: “Volevamo un forno, eravamo indecisi, la spesa era troppo alta. Poi è uscito il bando Griot, abbiamo vinto, ed è stato fondamentale. Con quel contributo abbiamo potuto chiudere il cerchio: da settembre panifichiamo con la nostra farina, che è più gustosa e molto nutriente. Sono forme da mezzo chilo, che durano 4 o 5 giorni e non s’induriscono alle quattro del pomeriggio. E’ un pane speciale”. L’80% dei clienti arriva da fuori per comprarlo. In vetrina ci sono anche dolci e grissini.

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Dall’iniziativa di Specchio dei tempi i Gabello hanno ottenuto 15 mila euro, per i primi tre ripiani. “Abbiamo scelto un forno modulare, da poter ampliare in caso di successo”. Ce n’è già bisogno e si candideranno per la nuova edizione dei sussidi. “Tanti credono che l’agricoltura sia facile – si sfoga Enrico – vengono a vedere, vorrebbero provare. Ma far quadrare i conti è difficilissimo. Come ci riusciamo? Lavoriamo sette giorni su sette, ogni domenica giriamo tre fiere. Nostro padre, idraulico, ci aiuta nei campi. Abbiamo chiesto prestiti alle banche e ipotecato la casa”. Per risparmiare vivono con i genitori. Pagano un affitto ai nonni per i terreni, perché non chiedono niente e non hanno mai chiesto. Si sono comprati la macchina da soli e girano tra le loro distese con orgoglio: “Guarda che bello. Non è un prato, sono chicchi: tra tre mesi diventeranno alti, gialli”. Spighe, poi farina, e biscotti e pagnotte. Nel forno di Specchio.

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[LA STAMPA] Specchio sostiene i sogni dei giovani pinerolesi

C’è tempo fino al 31 marzo per richiedere i sussidi Livio Griot che la fondazione Specchio dei tempi elargisce a giovani pinerolesi grazie alla generosità di una anonima benefattrice. Lanciata nel 2017, l’iniziativa ritorna anche quest’anno per sostenere studenti universitari e post universitari, aspiranti artisti o imprenditori, ma anche ragazzi impegnati ad imparare un mestiere, una professione liberale o non. Insomma, chiunque abbia un sogno e un’età compresa tra i 18 e i 35 anni.

 

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I candidati devono risiedere nel Pinerolese, in Val Chisone, Valle Germanasca o Val Pellice. E devono inviare il curriculum vitae, l’attestazione Isee del nucleo famigliare e la documentazione sul progetto per cui richiedono il sussidio a specchiotempi@lastampa.it:  ad esempio la presentazione del corso nel caso di una borsa di studio; oppure del bussines plan nel caso di una startup innovativa. Si può richiedere da un minimo di 3.0000 a un massimo di 20.000 euro. I contributi vengono assegnati su giudizio insindacabile della fondazione. La commissione giudicatrice sara presieduta dall’economista Mario Deaglio. 

Quest’anno l’iniziativa è giunta alla seconda edizione. L’anno scorso Specchio dei tempi ha individuato 10 giovani pinerolesi con progetti di vita interessanti (nel campo degli studi, ma anche del lavoro) e li ha premiati con assegni importanti, capaci forse di segnare il loro futuro. Erano stati premiati Federica Cresto (percorso di studi in fisica medica nel settore della ricerca oncologica), Magda Scaffidi Domaniello (corso di laurea di lingua e letteratura cinese a Pechino), Aline Pons (promozione arrampicata sportiva nel Pinerolese), Marta Sappè Griot (Master all’Università di Monaco), Alberto Gabello (produzione farine di qualità), Luca Ciardossin (agricoltura verticale), Elisa Falco (scienze infermieristiche), Sonia Peyrot (studi di naturopatia), Valeria Fornerone (recupero costumi tradizionali valdesi), Fabiola La Bella (studio lingua giapponese). Il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves, ha sottolineata la rilevanza dell’iniziativa: “In questi mesi, i giovani pinerolesi hanno potuto girare il mondo per affinare le loro ricerche ed i loro studi ed alcune attività sono già state positivamente avviate. Altri, con l’edizione di quest’anno, potranno farlo in futuro. Sono sussidi capaci di dare speranza e forza a chi sa mettere in campo impegno, intelligenza e buona volontà”.

[Articolo di Angelo Conti pubblicato su “La Stampa” del 15 febbraio 2018]

Per info: specchiodeitempionlus@lastampa.it
011.6568509

TORNANO I SUSSIDI LIVIO GRIOT PER I GIOVANI PINEROLESI

C’è tempo fino al 31 marzo per richiedere i sussidi Livio Griot che la fondazione Specchio dei tempi elargisce ai giovani pinerolesi meritevoli grazie alla generosità di una anonima benefattrice. Lanciata nel 2017 (nella foto i primi vincitori premiati a “La Stampa”), l’iniziativa ritorna per sostenere studenti universitari e post universitari, aspiranti artisti o imprenditori, ma anche ragazzi impegnati ad imparare un mestiere, una professione liberale o non. Insomma, chiunque abbia un sogno e un’eta compresa tra i 18 e i 35 anni. I candidati devono risiedere nel Pinerolese, in Val Chisone, Valle Germanasca o Val Pellice. E devono inviare il curriculum vitae, l’attestazione Isee del nucleo famigliare e la documentazione sul progetto per cui richiedono il sussidio: ad esempio la presentazione del corso nel caso di una borsa di studio; oppure del bussines plan nel caso di una startup innovativa. Si può richiedere da un minimo di 3 mila a un massimo di 20 mila euro. I contributi vengono assegnati su giudizio insindacabile della fondazione.

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Informazioni: specchiodeitempionlus@lastampa.it
 

[LA STAMPA] LE COLAZIONI DEI POVERI ARRIVANO A PINEROLO

di Angelo Conti
[pubblicato su “La Stampa” del 19/12, edizione Provincia e Canavese]

Da ieri il progetto “Colazioni dei poveri” di Specchio dei tempi, da molti anni attivo a Torino presso Casa Santa Luisa di Via Nizza 24, viene replicato anche a Pinerolo, dopo una intesa con Rotary Club e il Comune. La Fondazione Specchio dei tempi provvederà a coprire i costi vivi per l’approvvigionamento delle derrate ed ha contribuito alla ristrutturazione dei locali comunali di via Lequio 36. Le “Colazioni dei poveri”, che a Pinerolo vengono distribuite sotto la sigla “Buon mattino”, fanno parte di un più articolato programma di assistenza agli homeless della zona di Pinerolo. L’avvocato Alessandro Lazzari del Rotary Club, che è stato il prezioso tramite fra Specchio dei tempi e Comune di Pinerolo, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione: “Chi vive fuori di casa, chi non ha un tetto, chi deve magari vivere al freddo potrà trovare, già al mattino presto, un luogo dove riscaldarsi e dove trovare una colazione con bevande calde e altri generi di prima necessità. Il contributo di Specchio dei tempi è stato fondamentale per realizzare rapidamente questo progetto”. Presenti alla inaugurazione del servizio il vescovo Debernardi, il sindaco Salvai, il presidente del Rotary Martin, assessori, volontari, utenti del servizio ed anche i ragazzi del liceo artistico di Pinerolo che hanno collaborato all’iniziativa vendendo alcune delle loro opere.


⇒ LE TREDICESIME PER GLI ANZIANI POVERI E SOLI: DONA ORA 

Il presidente di Specchio dei tempi, Lodovico Passerin d’Entreves, si è detto orgoglioso della partecipazione della fondazione a questo progetto: “A Torino ogni anno distribuiamo circa 50.000 colazioni, grazie alla collaborazione con le suore vincenziane. Un numero di assistiti in costante crescita, di pari passo coi bisogni delle famiglie. E’ la dimostrazione di una esigenza reale. Siamo così lieti di essere presenti, con questo servizio, anche a Pinerolo, un’area geografica a cui Specchio è tradizionalmente molto attento”.

SUSSIDI LIVIO GRIOT PER 10 GIOVANI PINEROLESI

di Angelo Conti

È una bella storia quella dei Sussidi Livio Griot, affidati da una anonima benefattrice a Specchio dei Tempi. La nostra fondazione si è attivata ed ha individuato 10 giovani pinerolesi (c’era un vincolo territoriale nell’iniziativa) con progetti di vita interessanti (nel campo degli studi, ma anche del lavoro) e li ha premiati, oggi pomeriggio, con assegni importanti, capaci forse di segnare il loro futuro. Premiati Federica Cresto (percorso di studi in fisica medica nel settore della ricerca oncologica), Magda Scaffidi Domaniello (corso di laurea di lingua e letteratura cinese a Pechino), Aline Pons (promozione arrampicata sportiva nel Pinerolese), Fabiola La Bella (studio lingua giapponese), Marta Sappè Griot (Master all’Università di Monaco), Alberto Gabello (produzione farine di qualità), Luca Ciardossin (agricoltura verticale), Elisa Falco (scienze infermieristiche), Sonia Peyrot (studi di naturopatia), Valeria Fornerone (recupero costumi tradizionali valdesi). Alla consegna dei premi, con il presidente di Specchio Lodovico Passerin d’Entreves, sono intervenuti l’economista Mario Deaglio e il direttore de La Stampa Maurizio Molinari.