Le Tredicesime a quota 300 mila euro

Mentre la sottoscrizione supera quota 300.000 euro, comincia la distribuzione delle Tredicesime dell’amicizia agli anziani più poveri e più soli. Alla fine saranno 2000, non solo a Torino ma in tutto il Piemonte, a ricevere un assegno da 500 euro. Specchio dei tempi ha attivato tutti i canali per le donazioni (fondo 500). Anche quest’anno è possibile donare tutte le mattine allo Specchio Point di via Santa Maria 6, dal venerdì al sabato compreso, fra le 9 e le 13. Anche con bancomat o carta di credito.  Si può anche versare nella Torre Littoria presso Reale Mutua Torino Castello (accesso da piazza Castello 111 con ascensore dedicato). Di persona presso l’Ufficio Abbonamenti La Stampa in via Lugaro 21 (dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19, sabato e domenica 16-19). Tramite banca con bonifico sul conto intestato a Fondazione – La Stampa Specchio dei tempi, Iban: IT14 P033 5901 6001 0000 0117 200. Oppure tramite conto c/c postale numero 1035683943, intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi. E anche online sul sito www.specchiodeitempi.org/tredicesime

 

13 buone ragioni per sostenere le Tredicesime il 10 novembre

Una giornata in piazza per raccontare le Tredicesime dell’Amicizia, che da oltre 40 anni portano aiuto nelle case più povere di Torino. Si chiama “#13buoneragioni – Disruptive Donor Experience” l’evento organizzato dai Talenti per il Fundraising della FONDAZIONE CRT a favore della storica sottoscrizione di Specchio dei tempi, la Fondazione del quotidiano La Stampa: il 10 novembre, in via Carlo Alberto angolo via Andrea Doria, gli studenti del master della Fondazione CRT racconteranno ai torinesi come dal 1976 i lettori de “La Stampa” abbracciano gli over60 in difficoltà.

La povertà degli anziani non è fatta non soltanto di indigenza economica, ma anche di solitudine e indifferenza. Ogni anno, Specchio dei tempi bussa alle loro porte per offrire un po’ di compagnia, per ascoltare storie altrimenti dimenticate e per portare un regalo: un assegno di 500 euro che viene utilizzato per le spese primarie, le cure, il riscaldamento nei mesi invernali. La commozione e il calore del momento fanno sperare nella possibilità di un mondo migliore, più buono, più attento al prossimo.

Senza l’aiuto di migliaia di lettori de “La Stampa”, tutto questo non potrebbe accadere. Il 10 novembre gli studenti ci aiuteranno a capire perché ogni torinese, con il suo contributo, può fare la differenza. Ogni giorno sulla pagina Facebook dell’evento, racconteranno le #13BuoneRagioni per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia.

Si può donare per l’iniziativa con un bonifico (coordinate qui specchiodeitempi.org/donazioni), su Facebook, su specchiodeitempi.org cliccando qui oppure il 10 novembre in piazza. In tutti i casi, bisogna specificare nella causale “tredicesime via Carlo Alberto”.

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Consegnata la prima tredicesima 2018

Di Angelo Conti

Oggi Specchio dei tempi ha consegnato la prima Tredicesima dell’amicizia del 2018. È accaduto nelle case popolari di via Forlì dove la signora Maria Carmela, 80 anni, ex sarta ed ex portinaia, con pensione minima e molti malanni, ci ha raccontato la storia della sua vita e della sua famiglia. Spenderà i 500 euro della Tredicesima per pagare gli arretrati delle quote del riscaldamento. Non si compra un paio di scarpe ed un vestito nuovo da anni.

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(Il video di alcune delle consegne dello scorso anno)

Specchio Point aperto il sabato mattina per raccogliere donazioni

Articolo di Angelo Conti

Lo Specchio Point di via Santa Maria 6, a due passi da piazza Solferino, da via Cernaia e da via Garibaldi, resterà aperto tutte le mattine dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13, anche per accogliere i versamenti a favore delle Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi. In particolare la mattina del sabato sarà esclusivamente riservata alle donazioni. In via santa Maria gli operatori di Specchio saranno a disposizione di tutti per aggiornamenti sui progetti che la fondazione sostiene a Torino, in Italia e anche nel mondo. Le Tredicesime dell’amicizia giungono quest’anno alla 43esima edizione consecutiva. L’obiettivo è quello di raccogliere 1 milione di euro per poter distribuire 2000 aiuti da 500 euro ad altrettanti anziani poveri e soli. Entro il Natale. Ogni eventuale eccedenza, oltre il milione di euro, verrà destinata per le famiglie.

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Tredicesime, da 43 anni la solidarietà di Torino per gli anziani più poveri e soli

Quarantatre edizioni, quasi 70.000 aiuti consegnati, una raccolta pari a circa 26,5 milioni di euro (attualizzata ad oggi). Sta in queste cifre il miracolo delle Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi. Nata nel 1976 da una idea della leggendaria suor Pierina (ancora attiva oggi nei quartieri più degradati di Torino) recepita da un giornalista de La Stampa, Marco Marello, l’iniziativa trovò nel capocronista, Ferruccio Borio, un immediato sostenitore. Da allora è stato un appuntamento che Specchio dei tempi ha riproposto ogni anno. Sempre con un successo garantito dalla generosità dei piemontesi.

Sottoscrizione che ha maggior valore e maggior peso soprattutto negli anni difficili, come questi. Anni in cui la crisi colpisce i più deboli, e per questo anche gli anziani. Persone che si trovano, spesso, con una pensione davvero minima, sempre più inadeguata di fronte alle maggiori spese. In più gli anziani sono “senza voce”: non riescono né a protestare, né a lamentarsi. Spesso dissimulano grandi povertà con tratti di orgoglio. Ecco così evidente, anche quest’anno, la necessità e l’attualità delle Tredicesime dell’Amicizia, pur in un contesto di crisi che vede aumentare le richieste di aiuto e diminuire le possibilità dei donatori.

Le richieste ci sono già arrivate e stanno in centinaia di lettere sulle scrivanie di Specchio. Richieste a volte espresse con frasi disperate, altre volte con la ritrosia di chi non avrebbe mai voluto chiedere, ma che ora non ce la fa più. Sull’altro piatto della bilancia ecco l’affetto della città e dei nostri lettori per quanti hanno già superato i 65 anni e che, oltre al peso dell’età, devono sopportare quello della solitudine, dell’indigenza, delle malattie.

Apriamo dunque, anche quest’anno, un’altra pagina di questa lunga storia di solidarietà. Il primo assegno fu, nel 1976, di 30.000 lire, versato a trenta anziani. Una cifra che oggi pare piccolissima ma che allora consentiva di acquistare il carbone per tutto l’inverno. L’assegno fu portato a 50.000 lire nel ‘78 ed a 100 l’anno dopo. Mentre il numero degli assistiti saliva rapidamente a diverse centinaia e poi superava il migliaio. Dall’80 si passò a 200.000 lire, dall’83 a 300, dall’85 a 400, dall’87 a 500, dal‘92 a 600 e dal‘98 a 700 mila lire. Con l’avvento dell’euro la cifra divenne 360 euro, sino al 2003 quando fu elevata a 400 euro. Ora il contributo è salito a 500 euro. E, con il passare del tempo, il numero degli anziani beneficiati ogni anno è salito sino a raggiungere quota 2000 su tutto il territorio piemontese. L’obiettivo di quest’anno dunque è nuovamente quello di raccogliere un milione di euro. Se questa cifra verrà superata verranno erogati ulteriori aiuti alle famiglie, che sono comunque quotidianamente sostenute attraverso i servizi dello Specchio Point di via Santa Maria 6H.

COME VERSARE. E’ aperta una sottoscrizione per le Tredicesime dell’Amicizia (Fondo 500). Ecco come si può contribuire:

▪️ Con un bonifico sul conto corrente intestato a Fondazione – La Stampa Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, Iban: IT14 P033 5901 6001 0000 0117 200
▪️Tramite conto corrente postale numero 1035683943, intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi.
▪️Presso gli sportelli La Stampa in via Lugaro 21 a Torino (anche con carta di credito o bancomat) dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19 (sabato e domenica 16-19). Oppure ancora presso lo Specchio Point di via Santa Maria 6, aperto dal lunedì al sabato (9-13) e a dicembre anche la domenica mattina.
▪️ Online su www.specchiodeitempi.org/tredicesime-dellamicizia con  carta di credito e prepagata.
▪️Attraverso la app ufficiale e gratuita, raggiungibile da tutti i telefonini (basta digitare da uno store “specchio dei tempi”)

Tutti i versamenti (esclusi quelli in contanti) sono fiscalmente deducibili. 

 

Un torneo di burraco per aiutare gli anziani in difficoltà

Specchio dei tempi organizza il primo torneo di burraco a favore delle Tredicesime dell’Amicizia. L’appuntamento è per martedì 6 novembre nella location d’eccezione di Palazzo Madama. Sarà un’occasione di incontro e solidarietà, per supportare la storica campagna della fondazione a favore degli anziani soli e bisognosi. Dal 1976 a oggi, grazie a straordinari gesti di solidarietà, abbiamo consegnato 69.746 aiuti per dare sollievo nel periodo natalizio a chi è più in difficoltà.

Il torneo avrà inizio alle ore 17.30 e il programma della serata prevede un aperitivo alle ore 19.30. La quota di partecipazione è ad offerta libera a partire da 30 euro.

Il torneo, aperto a tutti gli appassionati del gioco, si svolgerà nell’aulica Sala del Senato, gentilmente concessa, su 3 turni da 4 smazzate con la supervisione dell’Associazione Burraco 3000 di Torino. Per partecipare è necessario iscriversi entro il 2 novembre al num. 011 6568376. Aiutaci ad aiutare!

Specchio al Salone del Gusto con Reale Foundation e Slow Food per progetto barachin

Nel contesto del Terra Madre Salone del Gusto, Slow Food Italia e Reale Mutua Assicurazioni Foundation hanno promosso e finanziato la distribuzione di  1️000 pasti gourmet ad altrettanti senza tetto torinesi. Noi di Specchio dei tempi abbiamo selezionato le richieste, attraverso i nostri consueti canali di intervento a favore dei più fragili. Ancora oggi doneremo i Barachin di Terra Madre nella sede di Reale Mutua di via Bertola 48/C.

In questo video di Daniele Solavaggione, Angelo Conti vi racconta il progetto

 

Terra Madre, un pranzo gourmet a 1000 senza dimora

Nel contesto del Salone del Gusto di Torino, che si è aperto ieri e che chiuderà i battenti lunedì, Slow Food e Reale Foundation hanno promosso e finanziato un progetto, nell’ambito di Terra Madre, per la distribuzione di 1000 pasti gourmet ad altrettanti senza tetto torinesi. La logistica della distribuzioni dei voucher è stata curata dalla Fondazione Specchio dei tempi che ha selezionato, attraverso i suoi consueti canali di intervento a favore dei più deboli, 1000 persone che vivono in stato di povertà. Ieri, primo giorno, sono stati 200 a ritirare il “barachin” presso la sede di Reale Mutua di via Bertola 48/C. Continueremo così, tutti i giorni, sino a lunedì.

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Specchio con i camilliani a Torino e Haiti

Articolo di Angelo Conti

Specchio dei tempi è tradizionalmente vicino ai padri camilliani torinesi, ed al loro faro che è padre Antonio Menegon. Con i camilliani abbiamo lavorato, con grande impegno, ad Haiti nella ricostruzione e nella ristrutturazione dell’Ospedale Saint Camille di Port Au Prince, dal terremoto del 2010 sino ad oggi. Prima costruendo una nuova sala operatoria, poi sostenendo le spese di trasferta di molte decine fra medici, infermieri e volontari che hanno lavorato laggiù. Nei prossimi giorni torneremo a collaborare con padre Antonio nella distribuzione di parte dei 5000 “baracchini” che Slow Food e Reale Mutua, anche attraverso l’impegno di Specchio dei tempi, destineranno ai più poveri nei cinque giorni del Salone del Gusto.

Terra Madre, Specchio con gli ultimi

Articolo di Angelo Conti

Nei cinque giorni del Salone del Gusto, dal 19 al 24 settembre, Specchio dei tempi supporterà una iniziativa di Slow Food e di Reale Mutua Foundation distribuendo 1000 buoni pasto gourmet (all’interno di un tradizionale “barachin”) ai senza tetto ed ai poveri della città. Un modo per condividere proprio con tutti la grande festa del gusto torinese.
Scopri nel video il nostro impegno sul territorio torinese

Hargeisa, così ogni giorno salviamo qualche vita nella nuova neonatologia

di Angelo Conti

Hargeisa è la capitale del Somaliland. Terra difficile, di grande povertà, assalita dalle desertificazioni di tante aree limitrofe. Qui, Specchio dei tempi, 6 anni fa, ha costruito un ospedale pediatrico. Cinquanta posti letto, oltre 50 dipendenti. Qui ogni giorno decine di bambini vengono curati, i più gravi ricoverati. Ogni giorno viene salvata qualche vita. Qui Specchio dei tempi ha messo a punto ed avviato anche un programma triennale, per sostenere il nuovo Reparto di Neonatologia, che gode del contributo di presenza e di insegnamento di neonatologi e infermiere torinesi. Sotto la direzione di Piero Abruzzese e con la partnership logistica della ONG piemontese Terre Solidali.

Ecco qualche foto (scattata nei giorni scorsi) del nostro impegno in Somalia, dove ogni giorno salviamo qualche vita.

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Ecco perchè in Messico abbiamo ricostruito la scuola sotto il vulcano

di Angelo Conti

Ce lo avete chiesto in tanti, un po’ stupiti che Specchio dei tempi abbia voluto ricostruire una scuola in una posizione precaria, al centro di una comunità a forte rischio eruzioni e terremoti per la presenza, esattamente a 14 chilometri di distanza di una delle bocche del vulcano Popocateptl, davvero molto attivo e capace quasi ogni giorno di dispensare fumate, cenere e lapilli. E, una volta ogni qualche mese, anche una vera e propria eruzione.

La risposta è semplice. Perché qui era il posto più a rischio. Perché qui ben difficilmente qualcuno sarebbe intervenuto. Perché qui c’erano comunque 100 bambini che, dal giorno dopo il sisma, facevano lezione in una baracca di legno, coperta da vecchie lamiere, con la terra (e spesso il fango) come pavimento. Qui dovevamo stare e qui siamo venuti.

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Con questa comunità i lettori de La Stampa hanno condiviso una difficile ricostruzione, comunque attuata in 11 mesi e cioè ben prima di tante scuole della zona, che attendono ancora l’inizio dei lavori. Oggi la nostra scuola c’è, proprio lì sotto il vulcano, da secoli compagno di vita di questa povera comunità di campesinos che coltiva, su un altipiano che sale lento da 2500 a 3500 metri, tamarindo, patate e alberi da frutta. Da vendere sui mercati della pianura, quando le condizioni del tempo e del vulcano permettono i trasferimenti.

Poi, che esistano tanti rischi è fuori dubbio. Qui ai bambini, all’atto della iscrizione scolastica, viene richiesto pure il gruppo sanguigno, perchè non si sa mai. E le regole e le strade per la “evacuacion” vengono insegnate sin dalla scuola dell’infanzia. Qui con il vulcano si cresce e si vive. Lo si guarda al mattino, con il pennacchio. Si spazza la cenere quando cade come neve. Si cerca di resistere ai terremoti, qui più intensi che altrove. Sapendo che i cellulari non funzionano, internet lo porteremo solo noi e che sarebbe anche difficile chiedere aiuto.

Ma anche questa è vita. Una vita dura, difficile, a volte impietosa. Ma una vita intensa, forte, piena. Da gente coraggiosa. Ecco perché noi siamo qui con loro. E, per quanto ci sarà possibile, non li abbandoneremo.