Costruire una scuola in Messico, noi di Specchio lo facciamo così

Articolo di Angelo Conti 

A Santa Catarina di Tochimilco, in Messico, Specchio dei tempi sta ricostruendo la scuola elementare distrutta dal terremoto dello scorso 15 settembre. Un’esperienza particolare, in un paese difficile, permeato da burocrazia e tempi sempre lunghi. Ma con la logistica del Gus (Gruppo Umana Solidarietà) e il supporto tecnico dell’Università di Puebla, stiamo bruciando i tempi. Queste immagini sono di ieri. Si lavora, anche a tempo di musica, e per metà agosto sarà tutto pronto. Il 19 inaugurazione con la povera gente di questo centro rurale e con le autorità , il 20 il primo giorno di scuola nella nuova struttura.


Potete ancora donare:
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Chi vorreste applaudire al concerto di Natale di Specchio?

Articolo di Angelo Conti

E’ nella tradizione di Specchio dei tempi organizzare, a dicembre, il Concerto di Natale. E’ ormai un evento a cui non vogliamo rinunciare, anche perchè si tratta di un’occasione utile alla raccolta di denaro a favore delle Tredicesime dell’Amicizia. Quest’anno vorremo cambiare un po’, puntando su un target un pochino più giovane, meno classico (in passato sul palcoscenico dell’Auditorium del Lingotto erano sempre saliti pianisti: più volte Einaudi, ma anche Allevi). Così, con il nostro consulente-amico Stefano Dalla Villa, siamo al lavoro, contattando artisti ed agenti. Tanti i nomi sul tappeto, alcuni anche interessati proprio per le finalità benefiche (come Francesca Michielin), altri per ragioni di tour o di turnazione sulla piazza (come Micha, Gualazzi, Morandi, Bosso,…). Stiamo cercando di capire, compatibilmente anche con la disponibilità degli artisti e della conseguente possibilità di adeguare i loro compensi alle finalità benefiche della serata. Comunque, se avete una preferenza per un artista in particolare, magari scrivetecelo qui. Terremo conto anche dei vostri suggerimenti. Come sempre.
-> Com’era andata lo scorso anno con Einaudi? 

Completato l'ampliamento della Sartoria Sociale a chieri

Specchio dei tempi ha recentemente contribuito al recupero di locali adatti alla apertura di una Sartoria Sociale a Chieri, finanziando un progetto della Fondazione per il tessile. Nei giorni scorsi è stato completato anche l’ampliamento. Ora siamo pronti per i corsi pensati per aiutare l’inserimento nel mondo del lavoro di donne in difficoltà.

Foto di Monica Lantieri.


-> Clicca qui per tutte le informazioni sulla Sartoria Sociale di Chieri 
 
 
 

Ecco il tetto della scuola di specchio in Messico

Nella notte sono arrivate le prime immagini della scuola di Santa Catarina di Tochimilco con il tetto.
La costruzione procede regolarmente ed è completamente finanziata da Specchio dei tempi. La vecchia scuola era stata distrutta dal terremoto dello scorso 15 settembre. Santa Catarina si trova a 2500 metri di altezza, sulle pendici del vulcano (attivissimo) Popocatepetl, in un’area poverissima e impervia. L’inaugurazione della scuola è prevista per la fine di agosto.
Con il supporto logistico del Gruppo Umana Solidarietà.

Bambini mai in vacanza

Specchio dei tempi ha presentato ieri il progetto “Bambini mai in vacanza” al Valdocco.
Cinquanta bambini che non sono mai stati in vacanza al mare potranno trascorrere una settimana a Vallecrosia in Liguria, in due turni a partire dal 25 giugno, in una struttura salesiana. Completamente a spese della fondazione.
Specchio dei tempi. Piccole grandi cose. Ogni giorno

5000 libri per gli homeless di Casa Santa Luisa

Specchio dei tempi é lieto di sostenere suor Cristina Conti e le attività di Casa Santa Luisa (via Nizza 24 a Torino) dove ogni anno distribuiamo insieme quasi 50.000 colazioni dei poveri. Alla offerta verso i senza dimora si aggiungono il servizio docce, il servizio vestiario, il servizio sanitario e da questi giorni anche una bella biblioteca – sala studio che dispone di oltre 5.000 libri.

[LaStampa] Tredicesime dell’amicizia, pet therapy e ospedali: l’aiuto di Specchio ai torinesi più fragili

Il primo assegno, nel ’76, fu di trenta lire: versato a trenta anziani. Da allora ogni Natale le Tredicesime dell’Amicizia ritornano, puntuali, sempre più numerose e generose: nell’ultima edizione, la 42°, ne sono state consegnate 2400 da 500 euro. Uno sforzo da 1,2 milioni di euro che è solo una parte dell’impegno di Specchio dei tempi a Torino. Grazie ai lettori de La Stampa, in tre anni, la fondazione ha investito altri 5 milioni di euro per ristrutturare quattro reparti dell’ospedale infantile Regina Margherita. E ha donato una risonanza magnetica ad alta gamma da 1,3 milioni di euro all’istituto di Candiolo. Poi c’è la pet therapy, un progetto nato per portare un sorriso agli anziani delle case di riposo della città e ora esteso anche ai malati oncologici dell’Irccs e ai bambini disabili di alcune scuole elementari. Due sperimentazioni uniche in Italia.

-> Clicca qui per vedere il servizio du La Stampa di Lucia Caretti e Angelo Conti con il video di Daniele Solavaggione.

Questo servizio è stato realizzato in occasione dello “Specchio Day” del 23 maggio, a Torino. Qui il racconto della serata.

 

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Kurdistan, inaugurate le due strutture di Specchio per i bimbi sfuggiti all’Isis

Articolo di Angelo Conti pubblicato su La Stampa il 10/04/18

18 mila nel campo ufficiale, altri 25 mila in quello “unofficial” e qualche altro migliaia sparso nelle vicine campagne. Cinquantamila sotto le tende. Sono i curdi yazidi, i più odiati dall’Isis, che finalmente sfuggiti alle violenze del Califfato, negli ultimi due anni si sono riversati nelle campagne intorno a Duhok, la cittadina di un milione di abitanti, nel Kurdistan settentrionale che è un po’ la capitale di questa etnia, contraddistinta da una grande devozione verso le Sacre Scritture.

Quasi tutti contadini, quasi tutti ex proprietari di piccoli terreni, ora si trovano senza più nulla. E nella grande tendopoli, come negli agglomerati vicini, riescono a vivere grazie all’impegno budellone e di organizzazioni umanitarie di mezzo mondo.

Specchio dei tempi è qui da un anno. Dal primo sopralluogo compiuto a maggio, quando si cercò di capire quali fossero le priorità. Tutti, ma proprio tutti, ci chiesero di pensare a ragazzi e bambini traumatizzati: «Dobbiamo ritenere – ci spiegarono le autorità di Erbil – che difficilmente queste famiglie troveranno la forza di rientrare nelle case coloniche devastate. O che almeno lo potranno fare solo fra molto molto tempo. Quindi pensiamo subito a dare un futuro a ragazzi e ragazze che per quasi tre anni sono cresciuti in balia delle dottrine e delle violenze dell’Isis».

Oggi le cose non sono cambiate. «Nessuno degli yazidi è tornato a casa – racconta mister Ali, l’attuale responsabile della tendopoli -. Per due ragioni: la principale è che le loro case coloniche non sono state solo devastate, ma il più delle volte rase al suolo. La seconda è che molti taglia gole si sono semplicemente sbarbati, ma non si sono allontanati da quelle zone, che restano mal controllate dall’esercito curdo. Insomma non c’è sicurezza. E resta il terrore: non dimentichiamo che moltissimi bambini sono orfani di padre e che quasi tutte le donne hanno subito violenze. Erano yazide le ragazze vendute al mercato di Mosul con il prezzo scritto su un cartello appeso al collo…».

Sicurezza ce n’è comunque poca. «Sono stati individuati numerosi infiltrati – spiegano alla Weo, la ong curda più attiva nel campo di Duhok -. Ex militanti dell’Isis che hanno cercato di darsi una nuova identità, in attesa di riorganizzarsi. Svariate centinaia di loro sono stati arrestati nelle cinque grandi tendopoli della regione, ma recentemente sono stati trasferiti dalle carceri curde a quelle irachene, manovra che potrebbe preludere ad un futuro scambio di prigionieri».

I posti di blocco dei peshmerga, i combattenti dell’esercito curdo, sono numerosi ed i controlli molto attenti. Ma l’insicurezza si respira ad ogni passo.

Queste ragioni fanno pensare che le tendopoli siano destinate a durare ancora molti anni. La Fondazione Specchio dei tempi, che ha scelto come partner operativo il Gruppo Umana Solidarietà, ha realizzate la scorsa estate due strutture pensate per i più giovani.

«L’obiettivo è quello di far superare ai ragazzi in età scolare, soprattutto nella fascia 8-14 anni, questo complesso momento in cui, usciti dalle angherie e dalle dottrine dell’Isis, devono invece affacciarsi al mondo – spiega Paolo Bernabucci, presidente del Gus -. Così abbiamo creato, con il finanziamento di Specchio dei tempi, prima una struttura con 20 computer in rete e connessi ad Internet, nella quale i ragazzi seguono corsi di alfabetizzazione informatica. 

Poi un’altra struttura dove insegniamo loro l’inglese, perchè purtroppo questi bambini conoscono soltanto il curdo e l’inglese scolastico è davvero di qualità modestissima. Accanto a questi due percorsi formativi ce ne sono ovviamente anche di ludici, più lievi, pensati per un divertimento sereno. Sino ad oggi abbiamo coinvolto nelle iniziative circa 120 ragazzi».

Specchio dei tempi era presente, l’altro giorno, all’inaugurazione ufficiale delle strutture, comunque già del tutto operative da ottobre (ma poi pressoché irraggiungibili dagli occidentali dopo la chiusura al traffico internazionele dell’aeroporto di Erbil, deciso dalle autorità irachene per rappresaglia dopo il risultato del referendum sull’indipendenza del Kurdistan), e continuerà a sostenerne l’attività. Allo studio anche un progetto per favorire l’affitto di piccoli appezzamenti di terreno alle familie yazidi nei dintorni di Duhok così da consentire il loro ritorno all’agricoltura, nonchè la costruzione di una struttura polivalente per ospitare i ragazzi soprattutto nel periodo invernale, molto severo sotto le tende.

L’aiuto dei lettori de La Stampa ai piccoli yazidi quindi non si fermerà. Come sempre l’impegno di Specchio dei tempi non è spot, ma rappresenterà anche in Kurdistan, per tanti ragazzi, un concreto accompagnamento verso una vita più normale e più serena. 

I nostri progetti mondo

Specchio a Pinerolo per avviare nuovi progetti

di Angelo Conti 

Ieri abbiamo trascorso la serata a Pinerolo con gli amici del Rotary, partner di Specchio dei tempi in alcuni interventi in questa area geografica.

Con loro, abbiamo analizzato una serie di eventuali iniziative a favore degli anziani, delle scuole, dei senza tetto.

Grazie al contributo di alcune aziende locali, cominceremo a realizzare i primi progetti già in estate.

 ⇒ BANDRO GRIOT, IL PROGETTO DI SPECCHIO PER I GIOVANI PINEROLESI

Da Natale a Pasqua, Specchio in numeri

Da Natale a Pasqua. Gli ultimi 100 giorni di Specchio dei tempi sono andati così: 3045 interventi di solidarietà, uno ogni 45 minuti. 1045 famiglie e 2000 anziani aiutati con le donazioni dei lettori de La Stampa. Grazie.

 

Basta un clic QUI per continuare a sostenerci con una donazione online.
QUI trovate tutte le altre modalità per aiutarci.
QUI gli aggiornamenti sugli oltre 50 progetti che stiamo portando avanti.

Il giornalino con i sogni dei bambini del Moi

di Angelo Conti

Vivere nei casermoni dell ‘ex Moi è una esperienza difficile. Ma i bambini che crescono qui vorrebbero raccontarla, insieme ai loro sogni. E stanno preparando un giornalino. Ieri ho avuto il privilegio di dirigere la prima riunione di redazione. La prossima settimana cominceremo a scrivere ed a disegnare.

Specchio dei tempi è qui con Acmos, Lvia, Istituto comprensivo Pertini. Per dare a questi bimbi un futuro migliore.

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Specchio dei tempi non si dimentica dei curdi

Angelo Conti

Le notizie, le immagini, il composto grido di dolore che arrivano dalla Siria ci raccontano di un città devastata, di centinaia di migliaia di persone in fuga, di morte e di distruzione, con i bambini e gli anziani a patire più profondamente un altro dramma.
Una tragedia che, come sta denunciando da settimane il Gruppo Umana Solidarietà ed il suo presidente, Paolo Bernabucci, si compie nell’indifferenza del mondo.

Eppure i curdi…
Eppure i curdi, soprattutto le meravigliose donne curde, hanno fermato l’avanzata dell’Isis nella più terribile delle battaglie degli ultimi anni, fra Mosul ed Erbil, nel Kurdistan Iracheno.
Eppure i curdi meriterebbero la riconoscenza dell’Occidente. Ed un aiuto immediato.
Eppure i curdi li hanno dimenticati tutti.

Noi tutti possiamo abbracciarli, impegnandoci a tornare presto da quelle parti, dove Specchio dei tempi assiste, nel campo di Dhuok, centinaia di bambini curdi di etnia yazidi.
Ora con più affetto di prima.