Di Beppe Minello
Ricominciare (quasi) davvero. Tangram Teatro lo farà in compagnia di Specchio dei tempi al quale verranno devolute le offerte, volontarie, che verranno fatte il 29 maggio quando, alle 21, in diretta su Rete 7 (canale 12 del digitale terrestre) e sulla pagina Facebook, andrà in scena una versione live de “La buona novella” liberamente tratta dai Vangeli apocrifi e dall’opera di Fabrizio De André.
Una versione ridotta di quello che è uno degli spettacoli più sentiti e riproposti da Bruno Maria Ferraro, anima di Tangram Teatro, e protagonista di un grande successo dove la narrazione si fonde con la canzone d’autore. “Ridotta – spiega Ferraro – perché comprenderà solo la prima parte tratta dall’omonimo lp di De André che, proprio quest’anno, compie 50 anni. Il lato A, diciamo, dedicato alla vita di Maria, dall’infanzia alla nascita di Gesù. Ridotta, perché in scena ci sarò solo io rispetto alla versione originale dove sono accompagnato da due musicisti”.
Una scelta coerente con il particolare momento storico che vieta, ancora fino al 15 giugno, gli spettacoli teatrali: “Finalmente però, intravediamo la possibilità di riannodare un filo interrotto quasi tre mesi fa. E mentre attendiamo disposizioni per la messa in sicurezza di pubblico e lavoratori e la riapertura completa, noi con questo spettacolo, comunque live, ci avviciniamo ad una forma di spettacolo più vicina al vero”.
A convincere Ferraro e Tangram Teatro a realizzare lo spettacolo è stata una concatenazione di eventi: certamente i 50 anni “di uno dei tanti capolavori di Fabrizio De André. Nel 1970, andando come al solito controcorrente con il periodo storico – spiega Ferraro – Fabrizio raccontò in musica i personaggi della tradizione cattolico cristiana visti dalla prospettiva dei Vangeli apocrifi. Quelle stesse storie che ispirarono a Dario Fo un’altra opera straordinaria come il Mistero Buffo. Noi semplicemente reimmergiamo le canzoni di De André nelle storie che le hanno originate”. Tangram Teatro ha poi raccolto la sollecitazione di Don Moreno Filippetti, responsabile della comunicazione nazionale dei salesiani, impegnato nelle celebrazioni del mese di maggio dedicate alla figura di Maria di Nazareth, allestendo una versione ridotta per la tv appunto de “La buona novella”.
Ferraro coglie anche nella figura “umana” di Maria di Nazareth spunti di riflessione attualissimi “in questo periodo di paura, di dolore e di perdita delle certezze. Tutti noi, credenti e non credenti, abbiamo una radice culturale comune e condivisa. Si tratta di superare diffidenze e recuperare la capacità di guardare tutti in un’unica direzione esattamente come in questi mesi hanno fatto medici, infermieri e personale degli ospedali. Superare contrapposizioni inutili e faziose che mettono virologi contro virologi, politici contro politici come si trattasse di una partita di calcio, un gioco. Anche raccontare storie, che poi è il nostro mestiere, serve a curare le ferite di questa società e lo faremo dando però anche un segno concreto con l’aiuto a Specchio dei Tempi”.
Anche l’aspetto solidale della serata ha infatti a che fare con la narrazione de “La buona novella”. lI ricavato delle offerte sarà impegnato “a sostegno del programma ‘Madri e figli in difficoltà’ – spiega Angelo Conti della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi -. L’emergenza Coronavirus ha acuito le difficoltà economiche di 100 mamme che Specchio ha selezionato tra le più bisognose. A loro e ai loro bambini andrà il frutto della raccolta, che verrà trasformato in borse della spesa che verranno consegnate nei tre giorni successivi allo spettacolo: la solidarietà non deve aspettare!”.
Il “biglietto di ingresso” per lo spettacolo del 29 maggio, se lo vorrete, potrà essere un’offerta grande o piccola.