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Mattie: Specchio dei tempi sostiene l’azienda agricola di Eric e Danilo

Angelo Conti

“Abbiamo perso stalle e raccolto ma siamo riusciti a salvare quasi tutti gli animali”

Eric Rossero, poco più di vent’anni, di agricoltura vuole vivere. Sa che è possibile e ha trovato nel padre Danilo un prezioso alleato dei suoi sogni. Insieme hanno messo in piedi, tre anni fa, un’azienda agricola in frazione Combe di Mattie.

Il rio Gerardo le ha sempre corso accanto senza destare paure sino all’altra notte, quando – con una furia improvvisa – “si è mangiato i campi coltivati a patate, pomodori, insalata e verdure di ogni tipo, colpendo anche gli stalli degli animali: gli asinelli, le caprette, gli agnelli”.

Danilo Rossero racconta: “L’esondazione ha portato via il ponte e ci ha isolati, insieme a 22 abitanti in frazione Combe, che adesso non sanno come arrivare a casa. L’acqua ci ha distrutto circa 5000 metri quadrati di coltivazioni oltre al magazzino degli attrezzi e degli accessori per il trattore. Siamo riusciti a portare in salvo gli animali, tranne una capretta che è stata portata via dalla furia dell’acqua”.

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Quella degli animali è ora una delle emergenze: “Gli asinelli, che avevamo preso per lanciare lo slow trekking nei nostri boschi e le caprette, che sono amatissime da bambini che ci venivano a trovare, sono ora ospitati in un garage, in un ambiente che non è assolutamente adatto a loro. Non possiamo nemmeno farli vivere all’aperto senza la nostra presenza perchè in questa zona c’è il problema dei lupi, che scendono dai boschi circostanti il rio Gerardo, e che potrebbero assalire le caprette e forse anche gli asini. Dobbiamo dunque trovare loro una sistemazione sicura al più presto. Quanto alle coltivazioni faremo del nostro meglio per riprenderle già in autunno anche se il terreno è in parte roso dall’acqua e in parte è stato coperto da sassi e detriti”.

Ma, al di là della devastazione, emerge netta la volontà di non arrendersi: “Continueremo sulla strada che abbiamo cominciato. Le nostre montagne sono meravigliose e meritano di essere vissute. Da noi e anche da tutti coloro che ci vorranno venire a trovare”.

Specchio dei tempi sosterrà l’azienda agricola di Eric e Danilo.

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Mattie

Mattie: la storia del rio Gerardo e di quel ponte distrutto tre volte

Angelo Conti

Mattie è una parola dolce per migliaia di ragazzi torinesi. Il Mulino di Mattie è infatti una struttura che, per decenni, ha ospitato gite scolastiche, iniziative didattiche, momenti di svago e di gioco per i più giovani.

Oggi vien difficile accostarla a un’alluvione che ha devastato un’ampia fetta del comune, messo in ginocchio le frazioni, isolato decine di persone. Tutta “colpa” del rio Gerardo, un fiumiciattolo che di solito scorre tranquillo, da Mattie verso Bussoleno, in una vallata ampia, piena di verde.

Anche se nel suo passato c’erano già stati momenti difficili: nel lontano ’72, a metà agosto, una bomba d’acqua si scatenò sulla borgata Giordani, provocando una piena tanto repentina quanto devastante. E poi nel 2000, l’alluvione che colpì a macchia di leopardo tutto il Piemonte distrusse il ponte di frazione Combe, poi ricostruito l’anno dopo in emergenza e poi nel 2012 in via definitiva, prima di essere di nuovo travolto dall’acqua l’altra notte.

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Non si tratta di un corso d’acqua particolarmente stretto, ma la sua portata è, anche d’estate, particolarmente alta. Per questa ragione è stata costruita una centrale idroelettrica, tutt’ora attiva, e c’è un progetto per realizzarne una seconda, poco lontano dalla prima.

Mattie, ben collegata con Bussoleno, e di riflesso con l’autostrada del Frejus, ha però bisogno di una viabilità efficiente, ora messa a rischio dall’alluvione.

Il vicesindaco Paolo Lucino sottolinea l’impatto dell’alluvione sull’economia del piccolo paese: “Gli abitanti sono pochi, meno di 700. Molti di loro vivono qui ma lavorano lontano, nei centri della bassa Val Susa. La loro tipologia è cambiata: una vola erano soprattutto agricoltori e allevatori. Oggi gli agricoltori e gli allevatori sono di meno, ma alcuni di loro hanno molta invettiva e molta tenacia. Ci sono due agriturismi importanti. In uno si privilegia l’equitazione e il contatto con la natura, nell’altro si lavora molto sui benefici delle erbe officinali e della lavanda. Si sono entrambi creati una clientela interessante. Poi ci sono anche gli agricoltori puri, o quelli che comunque prediligono le coltivazioni tradizionali. Soprattutto frutta e verdure”.

Ovvio che una viabilità monca, come quella lasciata dall’alluvione, non aiuterà la microeconomia del paese: “È importante che queste attività siano facilmente raggiungibili, senza troppi giri fra i boschi. I clienti vogliono percorsi semplici e soprattutto non perdere troppo tempo lungo la strada. Inoltre le vie di accesso e di uscita devono essere facilmente percorribili con ogni tempo, anche di notte, dopo cena”.

Specchio dei tempi ha aperto la sottoscrizione di emergenza con una donazione di 10.000€ .

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