Kurdistan, inaugurate le due strutture di Specchio per i bimbi sfuggiti all’Isis

Articolo di Angelo Conti pubblicato su La Stampa il 10/04/18

18 mila nel campo ufficiale, altri 25 mila in quello “unofficial” e qualche altro migliaia sparso nelle vicine campagne. Cinquantamila sotto le tende. Sono i curdi yazidi, i più odiati dall’Isis, che finalmente sfuggiti alle violenze del Califfato, negli ultimi due anni si sono riversati nelle campagne intorno a Duhok, la cittadina di un milione di abitanti, nel Kurdistan settentrionale che è un po’ la capitale di questa etnia, contraddistinta da una grande devozione verso le Sacre Scritture.

Quasi tutti contadini, quasi tutti ex proprietari di piccoli terreni, ora si trovano senza più nulla. E nella grande tendopoli, come negli agglomerati vicini, riescono a vivere grazie all’impegno budellone e di organizzazioni umanitarie di mezzo mondo.

Specchio dei tempi è qui da un anno. Dal primo sopralluogo compiuto a maggio, quando si cercò di capire quali fossero le priorità. Tutti, ma proprio tutti, ci chiesero di pensare a ragazzi e bambini traumatizzati: «Dobbiamo ritenere – ci spiegarono le autorità di Erbil – che difficilmente queste famiglie troveranno la forza di rientrare nelle case coloniche devastate. O che almeno lo potranno fare solo fra molto molto tempo. Quindi pensiamo subito a dare un futuro a ragazzi e ragazze che per quasi tre anni sono cresciuti in balia delle dottrine e delle violenze dell’Isis».

Oggi le cose non sono cambiate. «Nessuno degli yazidi è tornato a casa – racconta mister Ali, l’attuale responsabile della tendopoli -. Per due ragioni: la principale è che le loro case coloniche non sono state solo devastate, ma il più delle volte rase al suolo. La seconda è che molti taglia gole si sono semplicemente sbarbati, ma non si sono allontanati da quelle zone, che restano mal controllate dall’esercito curdo. Insomma non c’è sicurezza. E resta il terrore: non dimentichiamo che moltissimi bambini sono orfani di padre e che quasi tutte le donne hanno subito violenze. Erano yazide le ragazze vendute al mercato di Mosul con il prezzo scritto su un cartello appeso al collo…».

Sicurezza ce n’è comunque poca. «Sono stati individuati numerosi infiltrati – spiegano alla Weo, la ong curda più attiva nel campo di Duhok -. Ex militanti dell’Isis che hanno cercato di darsi una nuova identità, in attesa di riorganizzarsi. Svariate centinaia di loro sono stati arrestati nelle cinque grandi tendopoli della regione, ma recentemente sono stati trasferiti dalle carceri curde a quelle irachene, manovra che potrebbe preludere ad un futuro scambio di prigionieri».

I posti di blocco dei peshmerga, i combattenti dell’esercito curdo, sono numerosi ed i controlli molto attenti. Ma l’insicurezza si respira ad ogni passo.

Queste ragioni fanno pensare che le tendopoli siano destinate a durare ancora molti anni. La Fondazione Specchio dei tempi, che ha scelto come partner operativo il Gruppo Umana Solidarietà, ha realizzate la scorsa estate due strutture pensate per i più giovani.

«L’obiettivo è quello di far superare ai ragazzi in età scolare, soprattutto nella fascia 8-14 anni, questo complesso momento in cui, usciti dalle angherie e dalle dottrine dell’Isis, devono invece affacciarsi al mondo – spiega Paolo Bernabucci, presidente del Gus -. Così abbiamo creato, con il finanziamento di Specchio dei tempi, prima una struttura con 20 computer in rete e connessi ad Internet, nella quale i ragazzi seguono corsi di alfabetizzazione informatica. 

Poi un’altra struttura dove insegniamo loro l’inglese, perchè purtroppo questi bambini conoscono soltanto il curdo e l’inglese scolastico è davvero di qualità modestissima. Accanto a questi due percorsi formativi ce ne sono ovviamente anche di ludici, più lievi, pensati per un divertimento sereno. Sino ad oggi abbiamo coinvolto nelle iniziative circa 120 ragazzi».

Specchio dei tempi era presente, l’altro giorno, all’inaugurazione ufficiale delle strutture, comunque già del tutto operative da ottobre (ma poi pressoché irraggiungibili dagli occidentali dopo la chiusura al traffico internazionele dell’aeroporto di Erbil, deciso dalle autorità irachene per rappresaglia dopo il risultato del referendum sull’indipendenza del Kurdistan), e continuerà a sostenerne l’attività. Allo studio anche un progetto per favorire l’affitto di piccoli appezzamenti di terreno alle familie yazidi nei dintorni di Duhok così da consentire il loro ritorno all’agricoltura, nonchè la costruzione di una struttura polivalente per ospitare i ragazzi soprattutto nel periodo invernale, molto severo sotto le tende.

L’aiuto dei lettori de La Stampa ai piccoli yazidi quindi non si fermerà. Come sempre l’impegno di Specchio dei tempi non è spot, ma rappresenterà anche in Kurdistan, per tanti ragazzi, un concreto accompagnamento verso una vita più normale e più serena. 

I nostri progetti mondo

Specchio a Pinerolo per avviare nuovi progetti

di Angelo Conti 

Ieri abbiamo trascorso la serata a Pinerolo con gli amici del Rotary, partner di Specchio dei tempi in alcuni interventi in questa area geografica.

Con loro, abbiamo analizzato una serie di eventuali iniziative a favore degli anziani, delle scuole, dei senza tetto.

Grazie al contributo di alcune aziende locali, cominceremo a realizzare i primi progetti già in estate.

 ⇒ BANDRO GRIOT, IL PROGETTO DI SPECCHIO PER I GIOVANI PINEROLESI

Al Berti il progetto "Giovani Cuori" di Specchio

Stamattina siamo intervenuti all’istituto Berti dove l’associazione Lorenzo Greco e Piemonte Cuore stanno conducendo il progetto Giovani Cuori per la sensibilizzazione dei ragazzi ad una vita sana, così da evitare il rischio di patologie cardiovascolari. Ci ha accolti il dirigente scolastico Jean Claude Arnod.

Di Angelo Conti

Il giornalino con i sogni dei bambini del Moi

di Angelo Conti

Vivere nei casermoni dell ‘ex Moi è una esperienza difficile. Ma i bambini che crescono qui vorrebbero raccontarla, insieme ai loro sogni. E stanno preparando un giornalino. Ieri ho avuto il privilegio di dirigere la prima riunione di redazione. La prossima settimana cominceremo a scrivere ed a disegnare.

Specchio dei tempi è qui con Acmos, Lvia, Istituto comprensivo Pertini. Per dare a questi bimbi un futuro migliore.

[wds id=”18″]

VAI ALLA CAMPAGNA DONA ORA

Posata la prima pietra della scuola di Specchio in Messico

di Angelo Conti

E’ un bel giorno per Specchio dei tempi. Ieri pomeriggio, a Santa Catalina di Tochimilco, il piccolo comune alle falde del vulcano Popocateptl, a quota 2500 metri, in Messico, abbiamo posato la prima pietra della nuova scuola elementare. Sarà il dono dei lettori de La Stampa ad una popolazione, già poverissima, duramente colpita dal sisma dello scorso 15 settembre. La vecchia scuola, non più agibile, è stata demolita il mese scorso.

 

Ieri, completate le pratiche burocratiche e la stesura dei contratti, la presidenta della Regione di Tochimilco, Albertana Calyeca Amelco, ha posato la prima pietra. L’impresa Benitez ha indicato in circa tre mesi il tempo necessario alla costruzione, fatti salvi eventuali rallentamenti che la posizione del piccolo comune (a 2 ore da Puebla) e l’attività del vulcano (che fuma costantemente e che spesso spara pietre e lapilli) potrebbero anche provocare.

⇒ DIARIO DI BORDO: ANGELO CONTI IN MESSICO

Specchio dei tempi seguirà da vicino tutta la costruzione, d’intesa con il Gruppo Umana Solidarietà e con l’Università di Puebla, partner logistici dell’operazione. E’ sempre possibile sostenere la costruzione della scuola e la sua attività: si può contribuire con un clic qui. Tutte le altre modalità di donazione sono illustrate qui.

⇒ IL NOSTRO IMPEGNO PER IL TERREMOTO DEL CENTRO ITALIA

Palestra di Arquata, pronti tutti i documenti

di Angelo Conti

Martedì mattina, in fondazione, il presidente di Specchio dei tempi, Lodovico Passerin d’Entreves, assistito dal progettista e direttore lavori Paolo Panetta, ha sottoscritto tutta la documentazione relativa alla palestra scolastica di Arquata del Tronto. Mercoledì tutti i 6 faldoni (circa 240 documenti) sono stati trasferiti ad Arquata e messi a disposizione del responsabile dell’ufficio tecnico di quel comune, geometra Mauro Fiori. L’inizio dei lavori della platea è previsto nella prima decade di aprile.

VAI ALLA CAMPAGNA DONA ORA
 

Specchio ha incontrato la Fondazione Mirafiori

Questa mattina la Fondazione Specchio dei tempi ha incontrato la Fondazione MirafioriAngelo Conti e Lucia Caretti sono stati ricevuti da Maurizio Vico e Roberta Molinar. C’è stato uno scambio di informazioni sulle reciproche attività su quel territorio. Pur nella sostanziale diversità delle due strutture, potranno essere realizzabili talune sinergie.

Di Angelo Conti

[LASTAMPA] Eva ed Emily, le piccole rom che sognano i campi da calcio

Articolo di Lucia Caretti pubblicato su “La Stampa” sabato 17 marzo

Eva ed Emily non hanno ancora esordito. “Ci avevano invitato ad un torneo – confessa l’allenatrice Maria Urzica – ma avrebbero dovuto incontrare la Juve. Non siamo ancora pronte”. Non per una partita contro le bimbe terribili delle giovanili; ma per una foto con le stelle della prima squadra invece sì. Niente scuola, è una mattina speciale: allo Specchio Point le due piccole del Madonna di Campagna sorridono accanto a Rita Guarino, Sara Gama e Chiara Appendino. Torneranno al campo rom con l’autografo della capitana e della allenatrice della Juventus Women, racconteranno di aver incontrato la sindaca e di aver strappato una promessa al coach bianconero: “Verrò a trovarvi”.

Si chiama “Un pallone per l’integrazione” ed è il nuovo progetto che Specchio dei tempi ha presentato ieri allo sportello di via Santa Maria. Un intervento con cui la fondazione vuole unire calcio e sociale e aiutare una delle aree più fragili della città. Sei formazioni maschili con atleti da otto paesi; una “rosa” costituita da sei bimbe rom. Lo sport club Madonna di Campagna si allena in strada Bellacomba, coinvolge decine di giovani tra gli 8 e 16 anni dei quartieri Borgo Vittoria e Vallette, ma pure di Borgaro e Venaria. Milita nei campionati del Csi ed è presieduto dalla rumena Urzica. “Li sosterremo economicamente –  spiega il numero uno della fondazione Lodovico Passerin d’Entreves – attraverso i valori dello sport vogliamo offrire la corretta strada verso l’inclusione, con l’obiettivo di creare cittadini responsabili e motivati”.

Urzica è commossa: “Non avevamo nemmeno la luce all’inizio, facciamo tanti sacrifici, ma non molliamo. Bisogna combattere per quello in cui si crede”. Anche a Rita Guarino brillano gli occhi: per anni ha girato i campi di Torino a caccia di talenti e immaginato una realtà come quella messa in piedi da Juventus la scorsa estate. “Questa è un’iniziativa splendida – commenta – si parla di opportunità e il calcio femminile insegna che per ottenere delle cose bisogna lottare, fino in fondo. Quando c’è una mano che ti aiuta e ti spinge è più facile”. La mano dei lettori de “La Stampa” è arrivata su spinta della sindaca, che aveva segnalato a Specchio le difficoltà del Madonna di Campagna ed è una grande appassionata di calcio. “Ho giocato, ma non ero brava come voi” scherza Appendino con le bianconere. “Non sono ancora venuta a vedervi, ma ci sarò per la sfida-scudetto con il Brescia”.

Sarà il 14 aprile. Le Women intanto continuano a fare la rivoluzione: “Stiamo riuscendo ad avere la visibilità che ci è sempre mancata. Questo ci aiuta ad abbattere le barriere culturali e i pregiudizi” prosegue Guarino, ex capitano della nazionale. Allo Specchio Point s’inseguono sogni e ricordi: “Nel ’99 Rita ha giocato l’ultimo mondiale dell’Italia” racconta Sara, che aveva dieci anni come le calciatrici del Madonna di Campagna, e oggi guida le azzurre che stanno per centrare un’altra storica qualificazione. “Che consiglio posso dare a queste bimbe? Solo uno: divertitevi e fate tutto con passione. Le cose evolvera17nno molto in fretta. Quando sarete grandi troverete un calcio femminile riconosciuto. Siamo già su quella strada”.

[LASTAMPA] “Un pallone per l’integrazione”, il nuovo progetto di Specchio

Al Madonna di Campagna sette squadre con atleti provenienti da otto nazioni, e una femminile composta da bambine rom.

Palla al centro: presentato il progetto calcistico che si svolgerà sul campo del Madonna di Campagna. Sette squadre con atleti provenienti da otto nazioni; una femminile composta da bambine rom. Tutte sostenute economicamente da Specchio dei tempi grazie alla generosità dei lettori della Stampa. Si chiama «Un pallone per l’integrazione» il progetto presentato oggi allo Specchio Point di via Santa Maria 6, nuova presenza della fondazione in centro. Uno sportello per chiedere e dare aiuto che stamattina ha accolto la sindaca Chiara Appendino, la capitana della Juventus Women Sara Gama e l’allenatrice bianconera Rita Guarino, ma soprattutto le piccole calciatrici dello Sport Club.

-> Clicca qui per continuare a leggere l’articolo di Lucia Caretti su La Stampa

[wds id=”15″]

 

 
 

La Commissione Europea visita la scuola di Arquata: "Struttura esemplare"

di Angelo Conti

Beatrice Covassi, capo della rappresentanza italiana della Commissione Europea, ha visitato questa mattina la scuola “Specchio dei tempi” di Arquata del Tronto.

L’eurodeputata, accolta dalla vicepreside Antonella Micaloni, dal sindaco di Arquata Aleandro Petrucci e dal consigliere di amministrazione di Specchio dei tempi Angelo Conti, si è detta stupita e colpita dalla qualità della struttura e delle tecnologie a disposizione degli alunni.

La visita della scuola è durata circa mezz’ora ed ha permesso all’eurodeputata di incontrare i ragazzi che frequentano la scuola, costruita lo scorso anno da Specchio dei tempi, e di scambiare con loro alcune valutazioni sulla ripresa di questo territorio dopo il terremoto.

[wds id=”14″]

VAI ALLA CAMPAGNA DONA ORA

[LASTAMPA] Il Villaggio che cresce: ecco il regalo di Specchio ai bimbi del Moi

Sono i bambini a tagliare il nastro rosso che inaugura il Villaggio che cresce. E non può che essere così per un progetto dedicato a loro, a due passi dal simbolo di quell’integrazione sospesa che sono le palazzine occupate dell’ex Moi.

Borgo Filadelfia, però, non è soltanto la storia del complesso olimpico diventato casa per centinaia di profughi africani. È anche storia di case popolari e alloggi per le emergenze abitative. Di studenti universitari ed esperienze di co-hausing. Un pezzo di quartiere Lingotto, incastrato tra gli uffici del Coni e la sede dell’Arpa, che conta qualcosa come duemilacinquecento residenti. E, tra questi, ci sono trecento bambini, più della metà sotto gli undici anni.

-> Clicca qui per continuare a leggere l’articolo di Federico Genta su La Stampa

 

VAI ALLA CAMPAGNA DONA ORA
 

Arquata, da Google Maps un bel ricordo

di Angelo Conti

Google Maps ha recentemente aggiornato le carte di alcune aree dell’Italia Centrale. Tra queste, anche quelle del territorio in cui Specchio dei tempi ha ricostruito la scuola distrutta dal terremoto di agosto 2016.

L’immagine satellitare di Arquata del Tronto, scattata la scorsa estate, mostra il cantiere della nostra scuola in piena attività. Un’immagine insolita, piena dei ricordi di una battaglia contro il tempo. Vinta. Un’emozione dal cielo…

Nel prossimo aggiornamento Google, con ogni probabilità, vedremo anche la palestra che ci stiamo accingendo a costruire e che sarà sicuramente completata in estate!