Stesa la prima platea, Specchio dei Tempi è al lavoro per la posa del ferro. Lunedì la seconda gettata di cemento. Intanto Wolf Haus a Vipiteno sta lavorando alla costruzione della struttura della ecoscuola antisimica, che sarà inaugurata a settembre.
Domenica di lavoro per Specchio dei Tempi. A Novara con Patrizia Cimberio (Cuori in Movimento) e Adolfo Pascariello (Alpinisti Valsesiani) abbiamo definito il programma per cablare la scuola primaria di Namche Bazaar a quasi 4000 metri sull’Everest, scuola ricostruita da Specchio dopo il terremoto di 2 anni fa. I bimbi nepalesi verranno messi in rete con scuole di Torino, Courmayeur, Alagna, Bergamo ed Arquata del Tronto. Per crescere insieme. “Connettiamo i bambini del mondo”.
La Bonprix (vendite online) di Valdengo e le associazioni di volontariato di Lessona, Cossato, Valdengo e la C.B.A.U. hanno raccolto 76.500 euro che hanno destinato agli arredi della scuola che Specchio dei Tempi sta costruendo ad Arquata del Tronto. L’obiettivo è di arrivare a 100.000 euro.
Ci sono notizie che fanno bene al cuore e che sollevano in un attimo di tante fatiche. Come quella che il Comune di Arquata del Tronto intitolerà alla Fondazione Specchio dei Tempi la scuola che stiamo costruendo laggiù. Mentre le aule verranno intitolate alle più giovani fra le vittime del terremoto (che in quel comune sono state 51). Per noi di Specchio un ulteriore sprone a impegnarci a rispettare i tempi per la consegna della struttura, entro il 15 settembre.
Questa mattina Specchio dei Tempi interviene ad un convegno all’ospedale Regina Margherita sugli aspetti della comunicazione intorno alle malattie dei bambini. Specchio quest’anno finanzia il completamento del master riservato ai docenti “La scuola in ospedale”.
Specchio dei tempi è con Acmos, Lvia, Arte Migrante e i docenti volontari della Pertini per favorire la scolarizzazione dei piccoli profughi. Anche oggi vicini a loro, nel cuore del Moi, per aiutarli negli studi verso una integrazione corretta e serena, con i valori della legalità.
L’avevamo promesso: non avremmo perso nemmeno un giorno. Così, dopo la posa della prima pietra avvenuta venerdì scorso, con il presidente della Fiat John Elkann, da questa mattina Wolf, Building e l’Impresa Quaglia hanno cominciato i lavori veri e propri di costruzione. Primo obiettiva la posa della platea su cui verrà poi realizzata la eco-scuola. Nell’immagine i lavori ad Arquata, questa mattina.
Da vent’anni molti fra i più importanti progetti di Specchio dei tempi hanno potuto contare sulla serietà, sull’affidabilità e sull’entusiasmo dei nostri amici del Gus, il Gruppo Umana Solidarietà di Macerata. Presenti oggi con noi anche ad Arquata.
Con il presidente di Specchio dei Tempi Lodovico Passerin d’Entreves, il vicesindaco di Arquata Michele Franchi, Paolo Bernabucci presidente del Gus, Letizia Bellabarba logista del Gus (e di Specchio). Per la scuola che cresce…
Per noi di Specchio dei tempi era anche una sfida. Nel Moi, il villaggio olimpico del Lingotto occupato da 1800 profughi, non riusciva ad entrare nessuno. Ma quei ragazzi, quei bambini che nelle ore del mattino si intravedevano, furtivi, in quei cortili, hanno fatto scattare una molla, un progetto, un sogno: integrare questi bambini e questi ragazzi portandoli nel mondo della scuola. Con l’obiettivo, a tutto tondo, di avere domani dei giovani protagonisti positivi del nostro Paese e della nostra società, e non degli emarginati, magari con problemi di sopravvivenza o di criminalità.
L’idea è venuta, ad una preside e ad un giornalista, lo scorso inverno. Poi, noi di Specchio, ci abbiamo lavorato. Coinvolgendo un po’ tutti, a cominciare dall’Ufficio Scolastico Regionale e dal Prefetto. Entusiasti.
A febbraio abbiamo scritto il progetto individuando Acmos e Lvia come partner ideali, a marzo quel progetto è stato approvato e finanziato dal CdA della Fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi. Ad aprile eravamo già al lavoro nel cortili del Moi. Oggi possiamo dire di essere sulla strada giusta con bambini, ragazzi e famiglie “agganciati”, con momenti di studio, di divertimento, di spettacolo e di arte. Il 26 maggio scenderanno in campo anche i docenti volontari della Pertini e della Sidoli, che cominceranno ad essere presenti al Moi . Attività propedeutica e necessaria per puntare all’ingresso, da settembre, di questi ragazzi in scuole del quartiere, ovviamente supportati e seguiti. In fiondo, questo, era un piccolo sogno. Calato sul territorio (grazie alla Circoscrizione VIII ed al suo presidente Ricca che non ci hanno mai fatto mancare il sostegno!) , fra mille incognite.
Noi ci abbiamo provato, ci stiamo provando. Perché integrazione vuol dire anche coraggio, entusiasmo, dedizione, impegno. Quello che Specchio dei tempi, Acmos, Lvia, Arte Migrante e Istituti Comprensivi Pertini e Sidoli stanno mettendo sul campo. E in fondo tutto questo è anche un piccolo esempio di come la passione possa abbattere tanti ostacoli, con nel cuore i più piccoli. Un progetto che è anche speranza per tutti noi, per il nostro futuro e per chi ha scelto l’Italia per alimentare i suoi sogni.
Oggi ho fatto un salto nel tempo. Una di quelle capriole che riempiono il cuore. Sono tornato a Castello d’Annone. Lo ricordavo coperto di fango, quello dell’alluvione del ’94. In quei giorni tentavo di dare ordine agli aiuti di Specchio dei Tempi, in uno scenario da inferno dantesco. Lì abbiamo ricostruito la scuola materna (oggi la chiamano scuola dell’infanzia) che non rivedevo dal giorno della inaugurazione. Venti anni fa.
Ora la gente di Castello d’Annone con il Panathlon di Asti vuole essere vicina ai bambini del terremoto e con un’importante donazione sosterranno la costruzione delle scuole di Arquata, anche questa realizzata da Specchio dei Tempi. Rivedere questa scuola, parlare e progettare con queste persone, ritrovare persino insegnanti di allora sono state emozioni forti. Abbiamo lasciato Castello d’Annone orgogliosi di questa gente ed anche un po’ del nostro lavoro.