Corsi gratuiti per over60, 143 iscritti nelle prime ore

Telefoni caldi a Specchio dei tempi. I corsi gratuiti di smartphone, informatica e fotografia digitale che la nostra fondazione offre agli anziani torinesi, hanno avuto il solito incredibile successo: 143 iscrizioni nelle prime 24 ore. Sono ancora disponibili comunque alcuni posti ed è ancora possibile iscriversi telefonando allo 011.6568376 o scrivendo a specchio.smartphone@gmail.com

Tutti i dettagli qui.

[LaStampa] Dai corsi di smartphone alle colazioni dei poveri: l’impegno di Specchio a Torino

L’ultima sfida di Specchio dei tempi a Torino sono i corsi di smartphone per gli over60, per battere l’esclusione digitale: quella sensazione di essere tagliati fuori dal mondo perché non si conoscono le nuove tecnologie. La fondazione aveva lanciato l’iniziativa con un progetto sperimentale da 20 posti, in poche ore sono arrivate 500 richieste, il segno di un bisogno sociale fortissimo. Tutti sono stati accolti. E tutti vengono accolti ogni pomeriggio al doposcuola del Moi, la nuova casa di Specchio all’ex Villaggio Olimpico: un posto dove i compiti e i giochi servono per fare integrazione e dare a tutti l’opportunità di diventare dei buoni cittadini. A Casa Santa Luisa, invece, la speranza passa da una tazza di caffè. È il miracolo delle “Colazioni dei poveri”: ogni mattina alle 7,15 le suore e i volontari della famiglia vincenziana offrono a un centinaio di bisognosi quello che per molti sarà l’unico pasto della giornata. Ogni anno si sfiorano le 40 mila colazioni (tutte finanziate dai lettori de La Stampa) e ogni giorno suor Cristina coltiva lo stesso sogno: «Aprire il portone di via Nizza 24 e non trovare più nessuno ad aspettare».

-> Clicca qui per vedere su La Stampa il video di Angelo Conti, Lucia Caretti, Punto Rec e Daniele Solavaggione.

Questo servizio è stato realizzato in occasione dello “Specchio Day” del 23 maggio, a Torino. Qui il racconto della serata.

CORSI DI SMARTPHONE, SI PARTE IL 5 FEBBRAIO

Cinquecento richieste in pochi giorni, centinaia di mail, telefonate e messaggi su Facebook. “Lo smartphone non ha età”, il corso gratuito per tutti lanciato da Specchio dei tempi per combattere l’analfabetismo digitale degli over60 e l’esclusione sociale che ne deriva, ha avuto così tanto successo da costringere la fondazione de “La Stampa” a ripensare e potenziare il progetto. E’ annullato dunque l’incontro previsto per domani 17 gennaio: le lezioni per i primi 40 allievi inizieranno il 5 e il 7 di febbraio (due gruppi da dieci il lunedì, due il mercoledì; tutti alla sede de “La Stampa” in via Lugaro 15). Gli interessati saranno avvertiti nei prossimi giorni dalla segreteria della fondazione, ma entro un mese tutti gli iscritti riceveranno comunicazione della data di inizio del loro corso. Ne saranno attivati quaranta entro luglio, per poter soddisfare tutti prima delle vacanze estive. Resta praticamente invariata la formula: dieci studenti per classe, quattro lezioni settimanali da due ore ciascuno (il ciclo si conclude dunque nell’arco di un mese), un docente specializzato dell’associazione Sloweb e due giovani assistenti provenienti dai licei torinesi e coinvolti attraverso il programma di Alternanza Scuola Lavoro. L’iniziativa è completamente gratuita e le iscrizioni per questa edizione sono chiuse. Si possono richiedere informazioni sulle prossime con una mail a specchio.smartphone@gmail.com.

OVER60 A LEZIONE DI SMARTPHONE CON SPECCHIO

Imparare a messaggiare con Whatsapp, a salvare i numeri in rubrica, a togliere la suoneria quando non serve, a chiamare i nipoti all’estero senza spendere. Capire la differenza tra 4g e Wi-fi, cosa sono le app e gli hashtag e perché è proprio vero che da qualche anno abbiamo il mondo in tasca. Arrivano i corsi di smartphone di Specchio dei tempi, per arginare l’esclusione digitale che sempre di più sta diventando esclusione sociale. La rivoluzione tecnologica ha lasciato qualcuno indietro: migliaia di sessantenni, settantenni e più che si sono comprati tablet e cellulari touch screen. Ma non li sanno usare e si sentono emarginati.

⇒ CONTINUA A LEGGERE su La Stampa l’articolo di Lucia Caretti che presenta il progetto.