Il Premio Acquiambiente a Specchio dei tempi

Di Angelo Conti

La Città di Acqui ha conferito alla “Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi” il Premio Acquiambiente 2019. Nella motivazione del premio è spiegato che il riconoscimento vuole ricordare “gli aiuti diretti alle popolazioni, anche attraverso opere di ricostruzione delle aree interessate da catastrofi naturali, fra le quali si ricorda l’alluvione del ’94 che colpì profondamente anche la provincia di Alessandria“.

Viene riconosciuto anche l’impegno nelle attività internazionali “soprattutto in tema di sostegno alla scolarizzazione e di aiuto alla sanità pediatrica anche attraverso la costruzione di ospedali ed ambulatori in varie località del mondo”.
Domenica saremo ad Acqui Terme per ritirare il Premio e ringraziare quella comunità per la gradita iniziativa.

Amin, dal gommone alla maturità con Specchio

Articolo di Angelo Conti

Dallo sbarco a Lampedusa 8 anni fa, alla maturità a Torino domani. È la strada percorsa da Sidi Lamman Lamin, per tutti “Amin”, 31 anni, originario del Niger, una storia a lieto fine per un ragazzo che è realmente sfuggito da una guerra e che ha trovato a Torino la sua strada, passando anche dall’occupazione delle palazzine del Villaggio Olimpico. Domani si siederà su un banco dell’Einstein di via Bologna per quello che è un passo decisivo per la sua vita. A questo esame è stato ammesso con buone votazioni, persino 7 in italiano ed in inglese. Sulla carta non dovrebbe trovare molti ostacoli, ma per lui è un’emozione forte: “So che questo è un giorno importante. Forse il più importante della mia vita dopo quello del 2011, quando ho messo piede in Italia, scendendo da un gommone”. “Amin” ha vissuto lunghi anni di marginalità, ma ha sempre pensato alla scuola come uno strumento per darsi un futuro: “Appena ho sentito delle opportunità che avevo frequentando le medie, mi sono iscritto”. E poi non ho avuto dubbi: “Il liceo delle Scienze Umane di Settimo ha corsi serali. Ho deciso di andare lì, anche se Settimo è molto lontana dal Moi. Frequentavo di sera e rientravo a notte fonda, così avevo tempo, durante il giorno, di fare qualche lavoretto con cui tentare di mantenermi. Ma il vero problema era la casa. Non mi piaceva quel ruolo di occupante”.
Così, due anni fa, le strade di Amin e di Specchio dei tempi si sono incontrate. Con la preziosa logistica di Acmos e Lvia è stato avviato un percorso che ha visto, per prima cosa, Amin restituito alla legalità, con il trasferimento (insieme ad altri 4 studenti di colore) in una casa regolare. Qui Amin ha potuto studiare, superare anche qualche difficoltà scolastica, per avviarsi ora verso la maturità: “Dire grazie è dire poco. Ma vorrei davvero che i lettori de La Stampa, Specchio dei tempi, i miei amici di Acmos e Lvia sappiano che ho fatto il mio dovere. Che non ho buttato le risorse che mi hanno offerto e nemmeno la loro fiducia”.
Per Amin ci sono anche altri sogni nel cassetto. “Sì, se ce la farò a superare l’esame, vorrei iscrivermi a Scienze Infermieristiche. Negli ospedali c’è tanta sofferenza ed io sono pronto a restituire, con il mio lavoro, quanto mi è stato dato in questi anni. Magari essendo utile anche ad altri migranti, che spesso hanno difficoltà ad accedere alle cure nel modo giusto”.
Per Specchio dei tempi un altro importante risultato: “Anche di fronte all’integrazione è importante saper costruire – ha spiegato il presidente della fondazione, Lodovico Passerin d’Entreves – e le nostre attività nella zona dell’ex Moi hanno permesso di contrastare efficacemente la dispersione scolastica con il progetto “Il villaggio che cresce” e poi avviare ad un futuro di speranza i giovani di “Un villaggio che lavora”. Lo abbiamo fatto spesso in silenzio, ma sempre con estrema concretezza. Questa è l’integrazione più giusta, fatta di lavoro, legalità e speranza”.

VAI ALLA CAMPAGNA DONA ORA

La scuola di Specchio in Messico connessa ad internet entro fine settembre

Articolo di Angelo Conti

E’ stata una lunga e difficile sfida, quella per portare il segnale Internet a Santa Catalina di Tochimilco, a 2500 metri di altezza, sulle pendici dell’attivissimo vulcano Popocateptl, nel distretto di Puebla in Messico, dove Specchio dei tempi l’anno scorso ha inaugurato la sua scuola primaria, ricostruita dopo il terremoto del 2017.
Non è stato tecnicamente facile coprire quei 20 chilometri di montagna che separavano Santa Catalina dall’ultima località raggiunta dal segnale. Dopo non c’era più nulla: niente segnale via cavo, niente rete dati, niente rete cellulare, niente segnale televisivo… Insomma, un paese dell’altro mondo. Specchio dei tempi garantirà il segnale alla scuola, ma anche ad una parte importante della comunità. Avvicinandola al mondo.
L’inaugurazione del cablaggio, che in queste settimane viene condotto dalla Buap, l’Università di Puebla, è prevista contestualmente all’apertura delle scuole in Italia con un collegamento a tre fra la scuola messicana, quella di Arquata del Tronto ed una torinese. I dettagli nelle prossime settimane, ma intanto i lavori sono partiti.

Domani visite senologiche gratuite in via Roma allo Specchiobus

Articolo di Angelo Conti

Specchio dei tempi è da sempre impegnato nella lotta contro il cancro. Lo fa sostenendo la ricerca (Specchio è stato fra i fondatori dell’Istituto di Candiolo a cui ha donato anche la risonanza d’alta gamma) ma anche attraverso interventi strutturali: quest’anno con la ricostruzione completa del Day Hospital Oncologico del Sant’Anna dove, dal prossimo febbraio, almeno 500 donne all’anno affronteranno le cure chemioterapiche per sconfiggere la malattia. E lo faranno in un’area moderna, tecnologicamente avanzata, accogliente e serena. Realizzare questa nuova struttura, che si estende su circa 1050 metri quadrati e che disporrà di 25 poltrone per infusioni (che saranno oltre 5000 ogni anno), costerà 1,2 milioni di euro che Specchio dei tempi sta raccogliendo attraverso una sottoscrizione popolare (tutte le indicazioni su www.specchiodeitempi.org/santanna).

Per raccontare a tutti di questa nuova iniziativa, Specchio dei tempi offrirà domani, sabato 15 giugno, oggi (dalle 11 alle 19) la possibilità di sottoporsi a visite senologiche gratuite utilizzando lo “Specchiobus”, il nostro ambulatorio mobile che sarà parcheggiato in via Roma, all’angolo con via Cesare Battisti. Qui un’equipe medica della Breast Unit del Sant’Anna (diretta dal professor Corrado De Sanctis) accoglierà le donne per un controllo oppure semplicemente per un consiglio. Con noi saranno anche i volontari dell’AVO (Associazione Volontari Ospedalieri), di A.C.T.O. Piemonte Onlus (Alleanza Contro il Tumore Ovarico), di G.A.D.O.S. (Gruppo Assistenza Donne Operate al Seno), di “In seno alla vita Onlus”, di R.A.V.I. (Ricominciare a Vivere dopo il Cancro al Seno) e di S.I.D.E.O. (Solidarietà Internazionale Donne con Esperienza Oncologica). Lo staff di Specchio dei tempi potrà illustrare i dettagli tecnici del progetto di ricostruzione del Day Hospital Oncologico (la posa della prima pietra avverrà al Sant’Anna il prossimo 25 giugno alle 12) ma anche fornire notizie su tutte le altre iniziative della fondazione, a Torino, in Italia e nel mondo. Attualmente sono oltre 40 i progetti attivi. Dalle Tredicesime dell’Amicizia, allo Specchio Point, al “Madre e figli”, agli interventi a favore della scolarizzazione dei bimbi dell’area ex-Moi, al recupero dei ragazzi di strada di Barriera di Milano….
In via Roma domani sarà possibile effettuare anche offerte per il progetto Sant’Anna. Con versamenti in contanti, con assegni, con carta di credito e bancomat nonché con l’app Satispay. Tutte le donazioni, eccetto quelle effettuate in contanti, sono fiscalmente deducibili. Ad ogni donatore la fondazione Specchio dei tempi consegnerà un simbolico gadget. 

VAI ALLA CAMPAGNA DONA ORA

Perchè il 5×1000 a Specchio? Perchè aiutiamo dove gli altri non lo fanno

Specchio dei tempi è l’unica grande organizzazione italiana che ha lanciato una sottoscrizione in favore delle famiglie delle comunità cattoliche colpite dagli attentati di Pasqua in Sri Lanka che hanno ucciso 300 persone. Povera gente che ha aggiunto alla fatica di vivere il peso dei lutti. Specchio non si è tirato indietro ed ha guardato a questo dramma. In due settimane abbiamo raccolto circa 25.000 euro che abbiamo destinato ( e in buona parte anche già consegnato) ai bambini della comunità di Negombo (solo qui quasi 200 morti… in due chiese attaccate dai kamikaze islamici). Lo abbiamo fatto subito, con la consueta tempestività ed anche con coraggio. Andando là, sul campo, e vivendo insieme a questa gente tutto il loro dolore. E continueremo ad essere vicini a questi bambini cingalesi, ai loro asili ed alle loro scuole.
Il vostro 5xmille servirà anche per questo.

DESTINA IL 5X1000 A SPECCHIO

Bonansea, l'ala sinistra che gioca contro il cancro

Articolo di Lucia Caretti

Barbara si allaccia gli scarpini con cura, come prima di una partita importante. Qualche palleggio, un dribbling, poi una lunga cavalcata simbolica nel corridoio che presto diventerà cantiere. I tifosi lo sanno, quando Barbara Bonansea s’invola sulla fascia sinistra, trascina la squadra alla vittoria. Succede all’ospedale Sant’Anna, stavolta. La calciatrice scatta come in campo. Si ferma davanti alla porta del day hospital oncologico che sta per essere ristrutturato. Mira un vecchio cartello: gol, con un pensiero speciale. «Voglio dare un messaggio alle donne che saranno curate qui. Continuate a lottare, non perdete mai il sorriso: ne uscirete vincenti». Ventotto anni tra dieci giorni, pochi esami alla laurea in Economia. La prima testimonial sportiva della storia di Specchio dei tempi è una ragazza pinerolese che sta facendo grande il calcio femminile italiano. «Questo nuovo magnifico sport – spiega il presidente della fondazione Lodovico Passerin d’Entreves – rappresenta tenacia, passione e correttezza. Valori vicini alla tradizione dei nostri donatori». Cresciuta nel Torino, passata al Brescia e ora in forza alla Juventus Women, con cui ha conquistato due scudetti e una Coppa Italia, Bonansea vestirà la maglia azzurra ai Mondiali che stanno per cominciare in Francia (dal 7 giugno). «Il momento più difficile della mia carriera? Quando ho dovuto lasciare casa per trasferirmi. Sono diventata calciatrice. Ho imparato che nelle difficoltà si trova sempre qualcosa di buono». L’attaccante ne parla in una campagna video che ha debuttato nelle scorse settimane e nei prossimi mesi sosterrà la raccolta fondi per il Sant’Anna. «Amo Torino, una città fantastica. Credo che un posto come questo debba riprendere vita, per aiutare le persone che vengono qua a curarsi. Come donna mi sento coinvolta e voglio combattere insieme a voi contro il cancro», annuncia Barbara dalle sale abbandonate ormai nel 2016. Una visita nei locali alla vigilia dei lavori, una chiacchierata con i medici che ci lavoreranno, un autografo tra le crepe dei muri. Quando sarà operativo, il day hospital oncologico accoglierà 500 donne all’anno, per la chemioterapia. «A tutte loro, che entreranno qui in un momento di sconforto, vorrei dire di cercare sempre di avere la testa alta. La malattia non ci deve far abbassare lo sguardo, anzi bisogna essere fieri, lottare. Se accadrà ne uscirete forti, belle, raggianti».

L'impegno di Barbara Bonansea per Specchio: "Ha la stessa tenacia dei nostri donatori"

Articolo di Angelo Conti

Ventotto anni, pochi esami alla laurea in Economia. Barbara Bonansea è la prima testimonial sportiva della storia della Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi. Pinerolese, sta facendo grande il calcio femminile italiano. “Questo nuovo magnifico sport – spiega il presidente della fondazione Lodovico Passerin d’Entreves – rappresenta tenacia, determinazione, passione e correttezza. Valori vicini alla tradizione dei nostri donatori”. Nel video che illustra la ristrutturazione del day hospital oncologico del Sant’Anna, che Specchio dei tempi sta sostenendo con un impegno da oltre 1 milione di euro, Barbara ha commentato: “Amo Torino, una città fantastica e ricca di eccellenze. Credo che questo reparto ospedaliero debba riprendere vita, per aiutare le persone che vengono qua a curarsi. Come donna mi sento coinvolta e voglio combattere insieme a Specchio dei tempi contro il cancro”. Fra le crepe dei muri ha lasciato un autografo ed anche l’hashtag della fondazione: #diamosperanza. Visibilmente emozionata, durante la visita del reparto che nei prossimi mesi cambierà completamente volto e che accoglierà circa 500 donne all’anno per almeno 5000 cicli di chemioterpia, si è rivolta anche alle malate: “Il cancro non vi deve far abbassare lo sguardo, anzi bisogna essere fiere, lottare. Se accadrà, ne uscirete forti, belle, vincenti”.

VAI ALLA CAMPAGNA DONA ORA

Specchio alla WINS school per presentare il progetto in Ruanda

Articolo di Angelo Conti

Specchio dei tempi sarà ospite sabato della World International School di Torino (WINS) dove è in programma la Giornata delle Nazioni, caratterizzata da una serie di momenti ludici e di condivisione. Presenteremo il progetto che abbiamo avviato a Nganzo, in Ruanda, dove sosteniamo la poverissima scuola. La frequentano 744 bambini (132 bambini di scuola materna e 612 di scuola primaria), in costante aumento. La struttura è formata da 13 classi che studiano in ambienti fatiscenti. E, sino alle settimane scorse, era anche priva di un cortile e di uno spazio per i giochi. Specchio dei tempi è intervenuto, grazie al lavoro della torinese Anna Maria Zavagni, ed il cantiere è stato aperto, con la collaborazione di tutti, docenti ed allievi compresi. Appena passato il periodo delle piogge, il lavoro sarà completato. Inoltre provvederemo anche a creare nuovi servizi igienici ed una “girl room” per le ragazze che frequentano la scuola. Una bella cosa, in un Paese lontano, accanto ai bambini più poveri del mondo. Un contatto che non si esaurirà con questo intervento.

Day hospital Sant'Anna, entro giugno l'avvio dei lavori

All’Ospedale Sant’Anna ogni anno vengono diagnosticati 1500 casi di tumore ad altrettante donne. Per loro inizia un cammino lungo e difficile verso la guarigione. Ad oggi le pazienti devono muoversi tra un ospedale e l’altro per farsi curare: un percorso di cura psicologicamente difficile, per di più frammentato e complicato dalla burocrazia. Specchio dei tempi ha deciso di ripristinare il day hospital oncologico, prendendo per mano queste donne e garantendo loro un percorso di continuità, riducendo i tempi di diagnosi, di chirurgia, di inizio del trattamento chemioterapico e un sostegno psicologico. Il cronoprogramma per la realizzazione procede secondo le aspettative. Ed è confermato l’inizio dei lavori entro la fine del mese di giugno. La consegna dell’opera è invece prevista per gennaio 2020. In poco più di 6 mesi ristruttureremo questa area, 1050 metri quadrati, che è una delle più delicate dell’ospedale. La spesa sarà di 1,25 milioni di euro, a carico della Fondazione Specchio dei tempi, che ha lanciato una sottoscrizione popolare.

VAI ALLA CAMPAGNA DONA ORA

Bambini mai in vacanza, ancora 3 posti disponibili

Specchio dei tempi propone anche quest’anno il progetto “Bambini in vacanza” rivolto alle famiglie indigenti che non possono permettersi di mandare i loro piccoli al mare (frequentanti dalla seconda alla quinta elementare). I posti previsti sono 100 posti in due turni: dal 24 al 30 giugno e dall’1 al 7 luglio. Tre (3) posti sono ancora disponibili. Le famiglie interessate possono scrivere, a specchiodeitempionlus@lastampa.it inserendo nel tema “Bambini in vacanza” oppure telefonando allo 011.6568376 in orario di ufficio. Segnalazioni possono essere inviate anche da istituti scolastici. Il soggiorno balneare è previsto in Liguria a Vallecrosia, in una struttura e con il supporto tecnico logistico dei Salesiani. Sono state intanto fissate le date per gli incontri con i genitori, giovedì 30 maggio, venerdì 31 maggio e martedì 4 giugno, sempre alle 18 al Valdocco. 


Info: 011.6568376 – specchiotempi@lastampa.it – specchiodeitempionlus@lastampa.it

Perchè il 5×1000 a Specchio? Perchè da 43 anni aiutiamo gli anziani più poveri

Quarantatre edizioni, 71.495 aiuti consegnati, una raccolta pari a circa 26 milioni di euro (attualizzata ad oggi). Sta in queste cifre il miracolo delle Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi. Nata nel 1976 da una richiesta della leggendaria suor Pierina (ancora attiva oggi nei quartieri più degradati di Torino) da allora è stato un appuntamento che Specchio dei tempi ha riproposto ogni anno. Le richieste arrivano ogni autunno sulle scrivanie di Specchio. Richieste a volte espresse con frasi disperate, altre volte con la ritrosia di chi non avrebbe mai voluto chiedere, ma che ora non ce la fa più. Sull’altro piatto della bilancia ecco l’affetto della città e dei lettori de “La Stampa” per quanti hanno già superato i 65 anni e che, oltre al peso dell’età, devono sopportare quello della solitudine, dell’indigenza, delle malattie.

Il primo assegno fu, nel 1976, di 30.000 lire, versato a trenta anziani. Una cifra che oggi pare piccolissima ma che allora consentiva di acquistare il carbone per tutto l’inverno. L’assegno fu portato a 50.000 lire, poi 100 e crebbe fino alle 700 mila lire del ’98. Con l’avvento dell’euro la cifra divenne 360 euro, sino al 2003 quando fu elevata a 400 euro. Oggi il contributo è salito a 500 euro. E, con il passare del tempo, il numero degli anziani beneficiati ogni anno ha raggiunto quota 2000. Negli ultimi anni le donazioni dei torinesi hanno sempre consentito di raggiungere l’obiettivo prefissato. In una gara di solidarietà commuovente, che pare senza fine.

[wds id=”66″]

DESTINA IL 5X1000 A SPECCHIO

Ti Potrebbe Interessare:

Madri sole, educazione alla sopravvivenza

Di Angelo Conti

Il progetto “madri e figli in difficoltà” prevede anche momenti di crescita e di conoscenza. Come le lezioni condotte da Antonio Cajelli e Paola Farnia anche sull’utilizzo di Internet per trovare le migliori soluzioni di spesa e risparmiare. Oltre al come orientarsi fra i tanti servizi a sostegno della genitorialità. Nella foto alcune delle 100 mamme, questa mattina nell’aula informatica dell’Educatorio di corso Trento.