Sono 89 le domande giunte alla sede di Specchio dei tempi da parte di piccole imprese, artigiani e commercianti dei comuni terremotati di Arquata del Tronto, Amatrice ed Accumuli. La somma a disposizione è di 100.000 euro, messa a disposizione dalle imprese che lavorano per Reale Immobili . I vincitori verranno individuati dalla Commissione Specchio/Reale Mutua entro due settimane.
Specchio dei tempi propone anche quest’anno il progetto “Bambini mai in vacanza” rivolto alle famiglie indigenti che non possono permettersi di mandare i loro piccoli al mare. Sono a disposizione 100 posti in due turni: dal 24 al 30 giugno e dall’1 al 7 luglio. le famiglie interessate possono scrivere, unendo una copia del certificato Isee, a specchiodeitempionlus@lastampa.it inserendo nel tema “Bambini mai in vacanza”. Segnalazioni possono essere inviate anche da istituti scolastici. Il soggiorno balneare è previsto in Liguria a Vallecrosia, in una struttura e con il supporto tecnico logistico dei Salesiani.
Sette cori scolastici si sono sfidati nel primo contest organizzato da Specchio dei Tempi
Articolo di Cristina Insalaco
LA STORIA Duecentonovanta bambini ieri si sono sfidati sul palco del Teatro Nuovo per raccogliere fondi per le mamme single. Hanno cantato in coro canzoni dello Zecchino d’oro, colonne sonore di film o testi realizzati ad hoc per la prima edizione di «Chorus Contest», il contest organizzato dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi per sostenere il progetto «Madri e figli in difficoltà». In gara c’erano 7 giovani cori scolastici provenienti da tutto il Piemonte, e a vincere è stato quello composto dai 60 alunni della scuola elementare «Roberto D’Azeglio» di Torino. «Sono felice perché oggi con la musica abbiamo aiutato altre persone e bambini come noi – ha detto Leonardo, della 4C -. Secondo me abbiamo vinto perché siamo riusciti a lavorare bene in squadra e ci abbiamo creduto fino alla fine. Sto provando delle emozioni che non riesco a descrivere con le parole». La giuria – composta dai giornalisti Alessandra Comazzi e Beppe Minello e da Dario Piumatti, direttore del coro Vox Viva che ha partecipato come ospite all’evento – li ha premiati soprattutto perché si sono esibiti senza basi musicali. Hanno portato i pezzi «Il merlo ha perso il becco» e «El Pavo», e i soli strumenti sul palco erano lo xilifono e le maracas suonati dai bimbi.
Sfida all’ultima nota per le scuole con Specchio dei Tempi.ù
REPORTERS
«Se i bambini si abituano a cantare senza basi, sviluppano l’autonomia musicale – ha detto il loro maestro Marco Cordiano -. Cantare in coro li aiuta anche a potenziare la socialità, il rispetto e la condivisione». E in questo caso la solidarietà: il ricavato della giornata sarà devoluto a 100 mamme single, quasi sempre abbandonate dai mariti e compagni, che con uno o più figli a carico sopravvivono in situazioni complesse. Il progetto oltre a sostenerle economicamente, le aiuta a inserirsi nel mondo del lavoro, offre consulenze sui problemi legati alla genitorialità e le forma sull’uso responsabile del denaro, oltre ad altri servizi e ai buoni spesa. «E’ un po’ come se noi bambini oggi ci fossimo sostituiti ai papà che hanno abbandonato le loro mogli», ha detto Dorotea, 11 anni, della scuola «Emilio Salgari» di Torino. Loro hanno portato sul palco «Vois sur ton chemin» e «Lo scriverò nel vento», e quando Dorotea si è esibita ha detto di essersi sentita «libera».
Lei e altre tre bambine hanno accompagnato al canto una bella coreografia, e se dovessero dedicare alle «mamme di Specchio dei Tempi» una canzone sceglierebbero «Promettimi» di Elisa. Le tipologie di cori al Teatro Nuovo ieri erano varie. Qualcuno ha puntato sulla serietà e altri sulla simpatia, qualcuno aveva un atteggiamento e una divisa impeccabile, mentre altri hanno fatto sorridere il pubblico per qualche stonatura o black out sul testo della canzone dettato dall’ansia della prima apparizione su un palco. «Io sono stato preso nel coro tra gli ultimi – ha detto Alessio della scuola D’Azeglio – ed è stata mia mamma a spronarmi a partecipare perché cantare è un modo per fare esperienze e mettermi alla prova».
Le altre scuole che hanno partecipato sono state l’Istituto Comprensivo 1 di Asti, l’I.C. Nichelino III, le scuole Sandro Pertini e Duca Degli Abruzzi che hanno gareggiato insieme, e ancora la scuola primaria paritaria Immacolata di Novara, e la Verjus di Oleggio. Ognuna riceverà un premio in denaro, mentre la vincitrice vincerà 5.000 euro da spendere per l’acquisto di materiale scolastico tecnologico grazie alla sponsorizzazione di Iren. Tra il pubblico ieri c’erano un migliaio di genitori, e la giornata si è conclusa con un finale collettivo: la canzone «Il cerchio della vita» del Re Leone. «E’ stato bello – ha detto Luca, 10 anni – perché forse oggi abbiamo insegnato noi qualcosa agli adulti».
Articolo di Angelo Conti su La Stampa del 17/05/2019
Martedì scorso in Sri Lanka, 23 giorni dopo gli attentati, hanno riaperto le scuole. Non ci è andato quasi nessuno, troppa paura. Pochissimi nelle classi della capitale Colombo, aule completamente vuote nelle aree colpite dalle bombe dei terroristi islamici. Nessuno alunno nelle scuole di Negombo, che qui chiamano “Little Rome”.
In questa cittadina sul mare, a due passi dall’aeroporto intercontinentale di Bandaranaike. il 70% degli abitanti è cattolico (nel resto del paese non arrivano al 10%) e qui, non a caso, si è abbattuta feroce la furia dei terroristi. Nella chiesa di San Sebastiano, il cuore del cattolicesimo cingalese, sono morte più della metà delle circa 300 vittime del 21 maggio (un bilancio esatto non esiste ancora). La chiesa (una bella copia della cattedrale di Reims) appare ora presidiata più del palazzo presidenziale con i militari dei corpi speciali, armatissimi, gentili con gli stranieri ma determinati a non fare avvicinare nessuno.
Qui si temono altri attentati. Nessuno a Negombo è convinto che tutto sia ormai alle spalle e la paura è palpabile in ogni discorso. Anche in quello di Joseph Almeida, il superiore salesiano che guida il Don Bosco Center: “La gente non si sente sicura. Prima degli attentati qui esisteva un certo equilibrio: i pescatori cattolici a sostenere l’economia della zona, i commercianti islamici a investire nel terziario, soprattutto negozi e piccole imprese artigiane. C’era una forbice economica che comunque si allargava: più ricchi (e quindi anche più prolifici) i musulmani, più poveri, ma più abituati al sacrificio ed anche più coesi, i cattolici. Le bombe dei kamikaze hanno demolito questo equilibrio”.
I pescatori si sono ulteriormente stretti fra loro ed i contatti con i musulmani sono ora limitati ai momenti delle contrattazione del pesce, ogni mattina all’alba, nel mercato coperto. Giovani cattolici hanno pure dato vita a piccole azioni di ritorsione: alcuni negozi appartenenti a musulmani hanno subito danni, durante una spontanea manifestazione popolare.
La polizia, impegnata in indagini difficili per la modestia delle tecnologie a disposizione, impone con intransigenza la nuova normativa che proibisce il burqa: nel nord del Paese tre donne completamente velate sono state arrestate mentre partecipavano ad un funerale. Così, nei quartieri islamici delle città e dei paesi non si vedono più donne per strada, la gente sta chiusa in casa e il clima appare teso e lunare. Ogni giorno annunci di arresti e di sequestri di armi, spade e coltelli compresi, alimentano quella che qui tutti chiamano «islamofobia» che ha radici negli attentati e nei morti, ma alla quale anche il governo cerca di porre un freno. Anche proponendo il cardinale cattolico di Colombo Malcom Ranjith (che ha condannato ogni tipo di rappresaglia) per il Premio Nobel della Pace.
I genitori cattolici hanno costituito dei “comitati per la sicurezza” composti da mamme che presidiano fisicamente l’ingresso delle scuole, armate di cellulare e pronte a dare l’allarme in caso di qualsiasi sospetto.
I lettori de La Stampa sono vicini alle vittime degli attentati di Pasqua. In questi giorni Specchio dei tempi, che ha lanciato una sottoscrizione, è in Sri Lanka, dove ha effettuato sopralluoghi ed incontri con le comunità di Negombo, Kattuapitiya e Batticaloa. Più che aiuti alle famiglie, qui desiderano aiuti per tornare alla normalità. I genitori cattolici della scuola elementare statale di Negombo chiedono che le la loro struttura, trascurata dal governo, possa offrire più attrattive per questi bimbi spaventati, molti dei quali hanno visto morire parenti ed amici. Vogliono momenti di evasione, progetti che li aiutino ad uscire da un mondo troppo stretto, fatto adesso soprattutto di odio. In un paese poverissimo dove chi ha risorse sceglie l’istruzione privata, i figli dei pescatori di Negombo cercano di avere anche loro un futuro, in questo “fortino” cattolico che vogliono trasformare in un “fortino” di pace. Noi siamo qua, con i lettori de La Stampa, per dare loro una mano.
In attesa di ritornare domani mattina presto a Negombo per la riapertura delle scuole, dopo oltre 20 giorni di chiusura per gli attentati del giorno di Pasqua, abbiamo passato la domenica visitando i due progetti di Specchio dei tempi nel sud dello Sri Lanka. In mattinata siamo stati a Ibbawale dove Specchio dei tempi sostiene completamente gli oneri del Villaggio delle bambine dove ospitiamo, insieme ai monaci buddhisti, 25 bambine violate o abbandonate. La più piccola ha appena 6 anni. Abbiamo portato doni e siamo stati un po’ a parlare con loro. Anche qui è arrivata la eco degli attentati e le bimbe (quasi tutte di religione buddhista) si sono strette alle tre piccole cattoliche che sono fra di loro, per far sentire affetto e la condivisione della loro paura. Nel pomeriggio siamo invece stati nell’Orphanage di Matara, che ha Specchio dei tempi come principale contributore, dove sono ospitati una decina di ragazzi senza genitori, tre di loro hanno appena 5 anni. Vivono in una struttura fatiscente, che cercheremo di migliorare. Per intanto oggi pomeriggio abbiamo tamponato una situazione di emergenza donando loro un frigorifero, visto che quello che avevano è rotto da oltre un mese (e qui la temperatura sale ogni giorno oltre 35 gradi). Potranno gestire meglio gli approvvigionamenti alimentari, senza dover buttare tutto quasi ogni sera…
Domani all’alba si riparte per Negombo, l’enclave cattolica devastata dagli attentati di 20 giorni fa, dove saremo con i bimbi al loro ritorno a scuola, per portare loro la solidarietà (anche sotto forma di interventi economici) di Specchio dei tempi e dei lettori de La Stampa.
Penso spesso, in questi giorni, alle nostre bimbe in Sri Lanka. Alle 25 che abitano, vivono e crescono nel nostro villaggio di Ibbawale. Ma anche alle altre, a quelle che al Children’s Village di Specchio dei tempi sono passate in questi anni, sono cresciute, hanno superato il trauma della violenza o dell’abbandono ed oggi hanno una vita regolare, alcune già sposate, nelle grandi città. Anche in quelle stravolte dalle bombe, come Colombo e Nagombo.
Penso alla loro paura in un Paese che ha riscoperto all’improvviso il terrorismo, quasi una guerra. Con centinaia e centinaia di morti. Quella violenza cieca, incomprensibile, che ti può uccidere mentre vai a scuola o dici una preghiera.
Vorrei, con queste righe, far loro sapere che noi di Specchio dei tempi le siamo vicini. In queste ore con il pensiero, ma nei prossimi giorni anche di persona. Torneremo lì prestissimo, ad aiutare le famiglie delle vittime degli attentati con le risorse della sottoscrizione di Specchio dei tempi, ma anche per abbracciarle di nuovo. Proprio stamattina, abbiamo già comprato i regalini per loro…
Una carezza da Specchio dei tempi.
Con il patrocinio della Fondazione Corporate di Gruppo Reale Foundation, e grazie alla partnership con la Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi Onlus, Reale Immobili S.p.A. ha deciso di erogare sussidi destinati a promuovere nei territori colpiti dal terremoto del 2016, iniziative dirette a valorizzare le capacità di soggetti meritevoli, favorire l’avviamento di attività professionali, realizzare una libera e proficua attività imprenditoriale.
I sussidi consisteranno soprattutto, anche se non esclusivamente, in elargizioni a fondo perduto per l’avviamento, il rilancio e lo sviluppo di mestieri, arti o professioni e per il lancio di iniziative imprenditoriali e commerciali nei comuni di Accumoli, Amatrice e Arquata del Tronto.
I sussidi verranno erogati fino a esaurimento del fondo disponibile. Il loro numero e il relativo importo verrà determinato insindacabilmente da una commissione con un minimo di 5.000 euro e un massimo di 30.000 euro lordi per ciascun sussidio sulla base dell’importanza dei progetti e dei titoli presentati dai concorrenti. I candidati possono presentare progetti pluriennali.
Sia nel caso di progetti annuali, sia in quello di progetti pluriennali, è facoltà della commissione valutatrice decidere, a suo insindacabile giudizio, di non erogare sussidi che coprano il 100% (cento per cento) del costo di un progetto o attività, ma solo una parte dello stesso. In caso di approvazione totale o parziale, i vincitori dovranno presentare semestralmente una relazione circostanziata e documentata della loro attività.
La documentazione è scaricabile qui. Le domande dovranno essere inviate entro il 10 maggio 2019. Per maggiori informazioni specchiodeitempionlus@lastampa.it
The Italian foundation “La Stampa-Specchio dei tempi” has been close to Sri Lanka for over 15 years. It will continue to be so even after the appalling series of attacks that have devastated the Country. The foundation is launching a subscription to help orphans and families affected by this unprecedented violence. We will try to bring to the poorest of those affected, along with practical help, also a sign of friendship from a distant Country that knows how to share these immense dramas. The Italian foundation has opened the subscription with 10,000 euros: to this amount we will add all the upcoming donations. The aids will be, as always, rapid and real: in the next few days we will be making contacts to intervene in the Negombo area, the most affected by the fury of the terrorists, where Specchio dei tempi has already operated, in 2004, immediately after the tsunami.
To help the victims affected in Sri Lanka, it is possible to contribute with a transfer to the bank account in the name of: FONDAZIONE LA STAMPA-SPECCHIO DEI TEMPI
c/c 100000117200
ABI 03359
CAB 01600
CIN P
BANCA PROSSIMA
VIA S.FRANCESCO D’ASSISI 12/F
10121 TORINO › CODICE IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200 BIC: BCITITMX
Or online with credit cards just by clicking on this button:
Si stanno già spegnando le luci sull’immenso dramma dello Sri Lanka. Ma non per Specchio dei tempi che starà vicino a questa gente con un programma di aiuti che verrà attivato già la prossima settimana.Questo è infatti un Paese molto povero e la furia dei terroristi islamici ha colpito anche tante famiglie che hanno perduto le loro fonti di sostentamento. Sono famiglie di pescatori, contadini, piccoli commercianti. Così, d’intesa con i salesiani di Nagombo, individueremo una serie di situazioni difficili sulle quali intervenire.
Per aiutare le popolazioni colpite dallo Sri Lanka è possibile utilizzare uno di questi canali, indirizzando le donazioni con la causale: Fondo 608 “per lo Sri Lanka”. È possibile contribuire con un bonifico sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, Iban: IT14 P033 5901 6001 0000 0117 200. Oppure tramite conto corrente postale numero 1035683943 intesta to a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi. Oppure ancora agli sportelli La Stampa in via Lugaro 21 (anche con carta di credito o banco-mat) dalle 9,30 alle 13 e dalle 14 alle 17 (sabato e domenica chiuso). È possibile versare anche presso lo Specchio point di via Santa Maria 6, aperto dal lunedì al sabato (orario 9-13) e presso l’Agenzia Torino Castello di Reale Mutua in piazza Castello 113 (8,30-12,30; 14,45-18). Oppure direttamente qui sul sito o utilizzando l’applicazione Satispay.
Specchio dei tempi è di casa in Sri Lanka e, nonostante il black out dei social network (da ieri mattina di nuovo attivi), non ha mai perso i contatti con i tanti amici e collaboratori che vivono laggiù. In primo luogo con il Villaggio delle Bambine di Ibbawale (completamente finanziato dai lettori de La Stampa) che si trova nel sud del Pese, in un area tranquilla e non toccata dagli attacchi terroristici. Qui la vita scorre regolare, nonostante le bimbe abbiano dovuto rinviare di alcuni giorni il rientro a scuola dopo le feste del Capodanno cingalese della scorsa settimana, su disposizione delle autorità governative.
Specchio dei tempi ha intanto individuato dove verrà effettuato l’intervento con le risorse che stiamo raccogliendo fra i lettori de La Stampa. Opereremo a Negombo, la località più colpita dalla furia dei terroristi islamici: nella chiesa di San Sebastiano sono infatti morte 110 persone. Negombo è una piccola enclave cattolica, circa 30 chilometri a nord di Colombo, sul mare: qui i salesiani, alcuni anche piemontesi, hanno lavorato per far nascere una comunità che oggi è attiva e coesa. Qui Specchio dei tempi intervenne già 15 anni fa, sostenendo l’attività di primo soccorso svolto, dopo il devastante tsunami, da alcuni padri salesiani a favore di centinaia di famiglie. Torneremo qui fra pochi giorni, non appena la sottoscrizione avrà preso corpo, per stilare un programma di aiuti in favore delle più povere fra le famiglie colpite. Ed anche questa volta staremo ad ascoltare i padri salesiani, prima di fare le necessarie scelte operative. E vi terremo continuamente al corrente, come facciamo da sempre. Perchè ogni donazione, anche la più piccola, merita rispetto e puntualità. Quelle che per Specchio dei tempi sono regole da 65 anni.
Per aiutare le popolazioni colpite dallo Sri Lanka è possibile utilizzare uno di questi canali, inoltrando le donazioni con la causale: Fondo 608 “per lo Sri Lanka”. È possibile contribuire con un bonifico sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, Iban: IT14 P033 5901 6001 0000 0117 200. Oppure tramite conto corrente postale numero 1035683943 intesta to a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi. Oppure ancora agli sportelli La Stampa in via Lugaro 21 (anche con carta di credito o banco-mat) dalle 9,30 alle 13 e dalle 14 alle 17 (sabato e domenica chiuso). È possibile versare anche presso lo Specchio point di via Santa Maria 6, aperto dal lunedì al sabato (orario 9-13) e presso l’Agenzia Torino Castello di Reale Mutua in piazza Castello 113 (8,30-12,30; 14,45-18). Oppure su Facebook, con carta di credito cliccando qui o utilizzando l’applicazione Satispay.
Specchio dei tempi è vicino allo Sri Lanka da 15 anni.E continuerà ad esserlo anche dopo la spaventosa serie di attentati che hanno devastato il paese. La fondazione de La Stampa lancia una sottoscrizione per aiutare gli orfani e le famiglie colpite da questa inaudita violenza. Cercheremo di portare ai più poveri fra i colpiti, insieme ad un aiuto concreto, anche un segnale di amicizia, da un paese lontano che sa però condividere questi immensi drammi. Specchio dei tempi ha aperto la sottoscrizione con un versamento di 10.000 euro a cui aggiungeremo tutte le donazioni che ci arriveranno dai lettori. Gli aiuti saranno, come sempre, rapidi e concreti: già nei prossimi giorni prenderemo contatti per intervenire nella zona di Negombo, la più colpita dalla furia dei terroristi, dove Specchio dei tempi ha già operato, nel 2004, subito dopo lo tsunami.
Per aiutare le popolazioni colpite dallo Sri Lanka è possibile utilizzare uno di questi canali, indirizzando le donazioni con la causale: Fondo 608 “per lo Sri Lanka”. È possibile contribuire con un bonifico sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, Iban: IT14 P033 5901 6001 0000 0117 200. Oppure tramite conto corrente postale numero 1035683943 intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi. Oppure ancora agli sportelli La Stampa in via Lugaro 21 (anche con carta di credito o banco-mat) dalle 9,30 alle 13 e dalle 14 alle 17 (sabato e domenica chiuso). È possibile versare anche presso lo Specchio point di via Santa Maria 6, aperto dal lunedì al sabato (orario 9-13) e presso l’Agenzia Torino Castello di Reale Mutua in piazza Castello 113 (8,30-12,30; 14,45-18). Oppure sul sito cliccando qui o utilizzando l’applicazione Satispay, o ancora su Facebook.
C’è un forte legame fra Specchio dei tempi e lo Sri Lanka. Vitale ogni giorno, per la completa assistenza che offriamo, da 9 anni, alle bambine violate che ospitiamo nelle nostre case famiglia di Ibbawale, nel sud del paese. Qui operiamo in strettissima sinergia con i monaci buddhisti della Southern province, nell’accogliere le bimbe (molte piccolissime, persino di 5 anni) che i tribunali decidono di sottrarre alle famiglie dopo episodi di violenza domestica.
Ma il nostro legame con questo Paese ha radici lontane, dall’anno dello tsunami, il 2004, quando una sottoscrizione popolare fra i lettori de La Stampa ci consentì di compiere molti importanti interventi, in sinergia con il Gruppo Umana Solidarietà di Paolo Bernabucci. Ricostruimmo tre scuole (a Galle, Matara ed Hikkaduwa), donammo barche (e quindi lavoro) a 95 pescatori che avevano perso imbarcazioni e motori, assistemmo centinaia di famiglie in difficoltà, fummo vicini ai salesiani di Negombo (la città più colpita dalle esplosioni di stamattina con oltre 62 morti) e soprattutto iniziammo la costruzione del Children’s Village che, dopo una prima parentesi sanitaria, nel 2010 fu riconvertito per ospitare bambine violate, oggi sono 25.
Abbiamo così potuto conoscere a fondo lo Sri Lanka ed i cingalesi. Paese povero, poverissimo nelle campagne, ma forte e determinato nei suoi valori. Un paese a grande maggioranza buddhista (71%), ma con una crescente componente islamica (oltre il 10%) ed una vitale comunità cristiana (intorno al 7% della popolazione). Gli induisti (che abitano la zona nord) sono circa il 12%.
Lo Sri Lanka non è nuovo al terrore. Sino a pochissimi anni fa ha dovuto fare i conti con gli attacchi dei tamil, etnia vicina agli induisti che si arroccava nell’area nord orientale. Raggiunta una faticosa pace, ci sono stati alcuni anni di relativa tranquillità. Interrotti dalla tragedia di questa mattina che vede la violenza trasformarsi in una nuova minaccia per il futuro di un paese che ha radici sane e tanta voglia di crescere ancora.