Biella: aperto uno sportello per aiutare chi è in difficoltà

La Stampa, 06/04/2023

Specchio è da molti anni vicino a Biella ed alla sua provincia con la distribuzione di contributi economici alle famiglie in difficoltà e la consegna di Tredicesime dell’amicizia ogni Natale. Durante il periodo Covid-19 a Biella è stato donato un ecografo polmonare al pronto soccorso dell’Ospedale degli Infermi, sono state consegnate 450 borse della spesa alle famiglie bisognose e donati migliaia di dispositivi di sicurezza alla Protezione civile che ha distribuito in tutto il territorio.

Nel 2022 abbiamo donato, oltre alle Tredicesime dell’amicizia, 500 euro a numerose famiglie di profughi ucraini fuggiti dalla guerra ed organizzato il convegno di educazione finanziaria “Come sopravvivere alle bollette”.

Nel 2023 Specchio aumenta il suo impegno inaugurando uno sportello aperto al pubblico per raccogliere le lettere di segnalazione per la rubrica e le richieste di aiuto di persone ed enti, per raccogliere donazioni. Dal 27 aprile, ogni quarto giovedì del mese, dalle 11 alle 14 in via Via XX Settembre 17, presso la Redazione La Stampa. 

Madonna di Campagna, apre il terzo doposcuola torinese

Dopo Lingotto e Barriera di Milano anche Madonna di Campagna. 

Specchio dei tempi ha ben chiaro che il recupero dei quartieri più difficili della città passa attraverso la vicinanza verso i ragazzi. Una vicinanza che comincia dai doposcuola, primo passo verso una formazione migliore ed una maggior consapevolezza civica. Forte di questa convinzione, da anni Specchio sostiene i doposcuola di via Pio VII (Lingotto, area ex Moi) e di via Cimarosa (Barriera di Milano). Ora tocca a Madonna di Campagna, più precisamente in via Quincinetto 11, nei locali dell’Oratorio della Parrocchia Sant’Antonio Abate, in stretta collaborazione con il parroco, don Luciano Tiso. Cominciamo proprio durante le vacanze pasquali per un primo intervento a cui seguirà una programmazione estiva in vista dell’attivazione di un doposcuola classico da metà settembre.

In questo periodo pasquale il doposcuola si svolgerà oggi, domani e martedì in orario 10-12 e 15-17, sabato solo in orario 15-17. Destinatari dell’offerta i bambini delle scuole primarie del territorio (soprattutto scuole Parri, Nosengo e Vian).

Specchio dei tempi a Messer Tulipano a Pralormo fino al 1° maggio

Beppe Minello,
La Stampa, 31/03/2023

È la solidarietà che si sposa al bello. Sono la gioia e la serenità che donano i gesti di affetto, ma anche i colori e i profumi della natura a primavera. Anche quest’anno, e per la seconda volta, il castello di Pralormo ospita, tra i 100 mila calici di petali di ogni colore di “Messer Tulipano”, la Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi che, attraverso un suo stand, racconterà ai visitatori – l’anno scorso sono stati 70 mila, molti dei quali stranieri – lo straordinario progetto di “Forza mamme!”.

Sono cento madri sole con i loro bambini che, ogni anno, vengono aiutate nel difficile compito di fare il genitore, soprattutto quando manca il compagno; che sono sostenute nella non sempre facile impresa di affrontare bollette che scadono o la dispensa vuota; che possono affidare i loro figli, tutti in età scolare, a un doposcuola dedicato e, soprattutto, accedere a progetti di inserimento lavorativo o, quantomeno, se lo desiderano, impararne uno.

A loro e a Specchio dei tempi, ha aperto le porte di “Messer Tulipano”, che incanterà i visitatori fino al l° maggio, Consolata Pralormo la Contessa – ma lei si schermisce se la si interpella con il titolo nobiliare – anima e motore inarrestabile da 23 anni della kermesse che si affaccia sulle terre del Roero e che ha fatto del piccolo comune di Pralormo un luogo di eccellenza perla qualità della vita dell’intera comunità.

Qualità della vita grazie ai tulipani che Consolata Pralormo dispensa a piene mani, non solo ai pralormesi ma, da anni ormai, a Torino, nella vicina Chieri, ad Alba, Aosta e Cuneo. “Li consegno ai giardinieri comunali e insegno loro le meraviglie di questo bulbo che, un tempo, non era molto diffuso dalle nostre parti” sorride Pralormo che nel suo curriculum ha una laurea in Storia dei parchi inglesi. A ben guardare, c’è un’assonanza fra l’impegno solidale di “Specchio dei tempi” e quello di Consolata Pralormo la quale, attraverso i tulipani, diffonde l’amore per il bello e la natura. Il bello della natura che si sposa con il bello della solidarietà.

“Jupe culotte”: raccontiamo agli studenti i valori della costituzione

Beppe Minello

I valori della Costituzione viaggiano sulle gambe di tutti noi. “La Costituzione – cioè – siamo noi” come disse Alcide De Gasperi all’alba della nostra Repubblica. Parole sempre attuali che sono risuonate tra i 250 studenti delle scuole Engim, Ilaria Alpi, Pacinotti e Morelli che hanno riempito il Teatro Juvarra, ospiti di Specchio dei tempi organizzatore del progetto “Sana e robusta Costituzione” attraverso la rappresentazione, quasi interattiva, di “Jupe culotte”, letteralmente gonna-pantalone, interpretato dal duo Giulia Berto e Rita Laforgia.

Uno spettacolo che racconta la storia di due donne che vivono il forte cambiamento sociale avvenuto nel dopoguerra con il diritto di voto per tutti. Uno spettacolo seguito con passione dagli studenti – che sarà replicato 4 volte di fronte agli allievi di altre scuole torinesi – e preceduto dal ricordo di Bruno Caccia, il procuratore della Repubblica di Torino, assassinato dall’Ndrangheta 40 anni fa, al quale l’evento è dedicato. Uomo integerrimo, la cui integrità nel perseguire il crimine gli costò la vita come hanno ammesso i suoi stessi carnefici.

Ma Caccia era anche un padre affettuoso “che quando era con noi e sentiva una melodia che gli piaceva abbracciava la mamma e la faceva danzare nel corridoio di casa” l’ha ricordato, commossa, la figlia Cristina che con la sorella e il fratello si battono ancora oggi perché piena luce venga fatta sulla morte del genitore. Un ricordo intimo che ha catturato i giovani in sala e al quale è seguito quello dell’ex-magistrato Giancarlo Caselli, amico prima ancora che suo allievo: “Un privilegio che ha segnato la mia vita di magistrato e cittadino”.

120 ragazzi di Cuneo “A scuola di bici” con Giorgio Viberti e Valter Gerbi

R.S.
La Stampa, 26/03/23

Grande partecipazione di studenti al progetto «A scuola di bici» di Specchio dei Tempi, la onlus de La Stampa. L’appuntamento era stato programmato all’istituto comprensivo Viale Angeli a Cuneo con alcune classi della scuola media «Massimo D’Azeglio», circa 120 ragazzi che si sono alternati in quattro ore di «lezioni» sul fascino dell’uso della bicicletta e sull’importanza della sicurezza stradale. A tenere desta l’attenzione degli allievi c’erano il giornalista specializzato di ciclismo Giorgio Viberti (38 annidi carriera a La Stampa durante i quali ha seguito, tra l’altro, 22 Giri d’Italia, 10 Tour de France,15 Mondiali su strada e decine di edizioni delle principali grandi corse internazionali) e Valter Gerbi, commissario e storico volto televisivo della polizia municipale di Torino. Con loro la dirigente scolastica Donatella Platano e numerosi docenti, fra i quali i professori Mania Congiu, Giuseppe Costamagna, Maria Casula e Barbara Reghezza, tutti appassionati di bicicletta, alcuni anche buoni praticanti.

L’incontro è avvenuto all’interno dell’istituto comprensivo, che ospita oltre mille ragazzi. Teatro della lezione è stata l’aula magna, che tra l’altro in questi giorni accoglie la mostra degli elaborati realizzati dagli studenti nell’ambito di un concorso sulla mobilità sostenibile, in collaborazione tra l’istituto comprensivo Viale Angeli, il Comune di Cuneo e l’Istituto tecnico superiore per Geometri «Bianchi-Virginio». Con quante mani si deve guidare una bicicletta? Il casco è obbligatorio o solo consigliato? In strada si può procedere affiancati in bicicletta? Com’è fatto il cartello che indica l’obbligo di dare la precedenza?

Queste sono state soltanto alcune delle domande alle quali i ragazzi si sono sottoposti con partecipazione e simpatia, spesso mettendo in evidenza anche buone cognizioni sul Codice della strada, nonostante la legge italiana non preveda veri e propri corsi di formazione sull’educazione stradale per chi usa biciclette o monopattini, il che spesso causa numerosi incidenti con vittime in particolare fra gli utenti più «deboli», come pedoni. «Io dico sempre – ha sottolineato Valter Gerbi, commissario della polizia municipale di Torino – che andare in giro con una bicicletta assomiglia un po’ a una partita di scacchi: bisogna stare molto attenti alle mosse che si fanno, ma anche, e forse soprattutto, cercare di prevedere e intuire le mosse altrui», cioè le possibili manovre degli altri utenti della strada, in particolare automobilisti e camionisti.

«La bici è un mezzo di locomozione straordinario – ha aggiunto Giorgio Viberti, giornalista sportivo e appassionato cicloamatore -. Può essere usato da tutti e in tutte le sue varie espressioni, che siano city bike o bici da corsa, mountain bike o gravel, bmx o bici a scatto fisso. Cuneo si è sempre dimostrata una città ideale per le bici e anche per il ciclismo professionistico, che tra l’altro nel 2008 ospitò il giorno di riposo e una tappa di partenza del mitico Tour de France, la più grande manifestazione ciclistica del mondo, e soltanto la scorsa stagione una tappa di arrivo del Giro d’Italia, vinta in volata dal francese Arnaud Démare».

L’iniziativa «A scuola di bici» è stata allestita e organizzata da Specchio dei tempi, la Fondazione onlus sostenuta dalla solidarietà dei lettori de La Stampa. Nacque dalla omonima rubrica pubblicata sulle pagine del quotidiano, uno spazio di dialogo dove confrontarsi, denunciare ingiustizie, ma anche chiedere e offrire aiuto, eda11955 èunriferimentoprezioso e sicuro per i lettori che vogliono dare un sostegno concreto e immediato a chi si trova in difficoltà. Fra le varie iniziative realizzate in Italia e nel mondo (come di recente quelle in Ucraina travolta dalla guerra o nelle zone terremotate di Turchia e Siria), quest’anno è stata appunto organizzata «A scuola di bici», una serie di 40 «lezioni» per gli studenti delle scuole medie di tutto il Piemonte per incentivare l’uso corretto e in sicurezza della bicicletta.

L’incontro cuneese all’istituto comprensivo Viale Angeli è stato particolarmente voluto e seguito e culminerà fra tre mesi circa (probabilmente il 23 o 24 giugno), parallelamente alla famosa granfondo di ciclismo «La Fausto Coppi», con un biciclettata di studenti cicloamatori per le vie ciclabili di Cuneo, in compagnia dei giornalisti «ciclofili» Giorgio e Paolo Viberti e di alcuni campioni del pedale.

Scopri il progetto.

Specchio dei tempi da 10 anni contro l’Alzheimer

Beppe Minello 

Il Comune di Torino sostiene, ma il dato non è recentissimo, di seguire circa “5 mila malati di Alzheimer”: La Regione, e anche qui i dati sono poco aggiornati, dichiara di averne “in carico 60 mila in tutto il Piemonte”. La realtà assodata è che, per rimanere in città, esistono solo tre Cdcd (Centro disturbo cognitivo e demenze) ospitati all’Amedeo di Savoia, al Martini e alle Molinette, in grado di valutare i disturbi neuro cognitivi, tra cui l’Alzheimer. Tre centri per 800 mila persone di fronte a una malattia che, secondo gli esperti, è destinata a colpirne il doppio entro due decenni e che nel 2030 potrebbe contare, a livello mondiale, 82 milioni di persone. Ed è da questi numeri che si sviluppa l’impegno di Specchio dei tempi a sostegno dei malati e delle loro famiglie, un impegno che è cresciuto negli anni, sino alla creazione di tre Alzheimer Caffè, in tre diversi quartieri della città. L’Alzheimer, infatti,  non colpisce solo l’ammalato, le cui cellule del cervello degenerano creando danni irreversibili nel linguaggio, nel ragionamento, nella memoria, ma anche i famigliari che gli vivono accanto. “Per avere un quadro realistico del peso che questa malattia ha sulla società, bisogna moltiplicare per tre il numero dei malati accertati. E quindi, se in Italia sono circa 1,5 milioni, gli italiani ostaggio dell’Alzheimer sono 4,5 milioni” dicono i medici.

Ma quale aiuto riceve una famiglia quando il Cdcd accerta il disturbo neuro cognitivo di qualche caro? Poco. Anzi, pochissimo. E tutto è lasciato alla buona volontà del primario e dei sanitari che si trovano anche a fare i conti con risorse scarsissime. Per fare cosa? Ad esempio, corsi di stimolazione cognitiva  per il malato ma, soprattutto, gruppi di ascolto per aiutare, sorreggere anche psicologicamente i “caregiver”, cioè chi, in famiglia, deve seguire il paziente. Per dire. A Torino esiste un solo centro diurno a gestione mista (assistenza e sanità), in via Valgioie, dove i famigliari di un malato di Alzheimer possono affidare per alcune ore il parente malato e trovare un momento di sollievo. Ma in via Valgioie possono accudire solo 16 ammalati al giorno!

Ecco, in questo quadro drammatico, s’inserisce l’iniziativa della Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi che, ormai da anni, finanzia l’iniziativa degli “Alzheimer caffé” che fanno capo all’associazione Asvad,  che dal 1995 ha erogato migliaia di ore di assistenza gratuita con iniziative per sostenere psicologicamente e ascoltare le famiglie dei malati, alla loro formazione e informazione. Attività che offrono aiuto e contrastano l’isolamento dei parenti dei malati, dando loro un sostegno morale. Gli “Alzheimer caffè” sono in tutto il Piemonte e tre a Torino: il più antico è nato in via Virle e s’è poi spostato in via Luserna di Rorà e, ora, in piazza Massaua. Gli altri due sono in corso Vercelli e via Rubino. Il progetto è coordinato dallo psicologo psicoterapeuta Davide GalloOgni “Caffè” offre ai partecipanti stimolazioni cognitive a caregiver e assistiti che possono partecipare anche a tutti gli incontri. Sono sempre 30-40 persone per volta. Oltre a gruppi per la gestione dello stress, sostegno domiciliare e un laboratorio musicale, si tengono lezioni di “Pet therapy” con i professionisti dell’Associazione Aslan, che con Specchio dei tempi, operano pure nelle case di riposo, nelle scuole e con i pazienti oncologici di Candiolo.  I malati e soprattutto i loro famigliari sono seguiti a distanza con telefonate settimanali di controllo, di sostegno psicologico, invio di materiale ludico ricreativo, video per attività domiciliari, training di stimolazione cognitiva. Tutte cose previste dal Piano Demenze nazionali di sostegno alle famiglie che però, è senza fondi.

Il progetto Asvad sta in piedi grazie a Specchio dei tempi, alle donazioni delle famiglie toccate dal problema Alzheimer e al 5 per mille. “Ma purtroppo non è un problema solo di scarse risorse – riflette il dottor Davide Gallo -. L’Alzheimner è una malattia cronica e visti i numeri delle persone coinvolte ci dovrebbe essere un sistema, una rete simile a quella oncologica che, in Piemonte, è un’eccellenza. Per i malati, significherebbe essere curati seguendo lo stesso protocollo in ogni angolo della regione, con una rete di monitoraggio coordinata. Invece, i tre Cdcd di Torino non sono nemmeno in rete tra loro e dell’unico centro diurno abbiamo detto…”

Chi vuole sostenere l’impegno di Specchio dei tempi in aiuto delle famiglie colpite da questo dramma può farlo qui: DONA ORA

 

Oltre mezzo milione di euro per le popolazioni terremotate di Turchia e Siria

Angelo Conti

Specchio dei Tempi attivo a Defne e Latakia.

Ieri la sottoscrizione di Specchio dei tempi a sostegno delle popolazioni terremotate di Turchia e Siria ha toccato quota 502.116 euro da ben 3.178 donatori. Una nuova, grande prova di solidarietà, che sta sostenendo l’azione della fondazione vicina da sempre a La Stampa, che ha subito messo in atto interventi sia in Turchia (a Defne, una località prossima ad Antiochia) e sia in Siria (a Latakia ed Aleppo).

L’intervento di Specchio dei tempi (che opera in Turchia con la fondazione gemella Specchio d’Italia) ha vissuto sinora due momenti: il primo nell’immediatezza del sisma, quando la fondazione ha deciso di spostare una cucina mobile che si trovava a Cernivci, in Ucraina, e che era in questo periodo sottoutilizzata, verso la Turchia.  Trasferimento che ha richiesto tre giorni per l’abbondante nevicata che ha colpito, proprio in quelle ore, la Bulgaria.

Raggiunta la Turchia, è stata individuata nella provincia di Hatay (Antiochia) l’area che aveva le più impellenti necessità e, d’intesa con le autorità locali, è stato scelto di operare nel quartiere di Defne, colpito da una impressionante serie di crolli di condomini anche di 7/8 piani. Qui è stata individuata una ex discoteca/sala da ballo costruita in cemento armata, ad un piano solo, parzialmente interrato, e quindi con tutte le caratteristiche per offrire sicurezza anche di fronte alle numerose repliche che hanno continuato a scuotere questo territorio per tre settimane. Qui, è stata attrezzata un’area notte di emergenza, capace di ospitare oltre un centinaio di brandine. All’esterno è stata sistemata la cucina mobile, una tensostruttura-refettorio ed è stata attrezzata un’area giochi per i tanti bambini rimasti senza scuola e senza casa.

Secondo passo è stato l’avvio dell’allestimento di una tendopoli, d’intesa con i volontari di Renar Sos. Specchio dei tempi ha acquistato un Daily Iveco ed ha sistemato a bordo tende pneumatiche e tende tradizionali (fornite in tempi record dalla Ferrino) , oltre a 50 brandine e migliaia di confezioni di farmaci di pronto utilizzo. Il furgone è partito via mare il 16 marzo ed il 19 è sbarcato ad Istanbul, da cui ha poi proseguito via terra per Defne. Qui, già nella notte fra il 19 ed il 20 marzo è iniziato l’allestimento della tendopoli che verrà adeguatamente implementata nei prossimi giorni, sino ad accogliere 500 sfollati.

In Siria, invece, Specchio dei tempi ha individuato, con Terre des Hommes, una serie di priorità. Nelle prime due settimane è stata privilegiata la distribuzione di kit sanitari e viveri nella zona di Latakia (rimasta un po’ ai margini dei primi interventi, nonostante i gravissimi danni) per poi passare alla progettazione e all’assegnazione di casette prefabbricate, nella zona di Aleppo,  che possono consentire una vita meno precaria.

Gli obiettivi delle prossime settimane sono quelli di completare l’allestimento della tendopoli di Defne, aumentare la potenzialità della cucina da campo sino a 3000 pasti/giorno, dotare quell’area di una logistica adeguata (mancano, per esempio, mezzi per trasferire le derrate alimentari da aree meno colpite), e soprattutto aumentare il numero dei pacchi viveri distribuiti nei villaggi dimenticati lungo il confine siriano, abitati in prevalenza da curdi.

In Siria verrà aumentato il numero delle casette prefabbricate da mettere a disposizione dei terremotati, con un occhio sempre all’approvvigionamento  delle derrate alimentari, la cui importazione in Siria è anche soggetta a controlli e limitazioni da parte delle autorità locali.

Tutti possono aiutare le popolazioni colpite dal sisma.

Come donare per il terremoto di Siria e Turchia

Si può donare dalla pagina Terremoto Turchia e Siria con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesa Sanpaolo. Oppure tramite il conto corrente postale n. 1035683943. Nella causale “Terremoto Siria Turchia”. E’ anche possibile versare presso l’InfoSpecchio di via Madama Cristina 35, tutte le mattine dalle 10 alle 13, presso l’Ufficio Abbonamenti de La Stampa, in via Lugaro 15 o presso Reale Mutua Agenzia Principale, piazza Castello 113.  I versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Info: specchiotempi@lastampa.it

Dona ora

 

 

Seconda tappa del progetto “Un soffio ti può salvare la vita”

Massimiliano Peggio
La Stampa, 20/03/2023

Mille alcoltest in quattro ore, così la movida è prevenzione. In mezzo alla folla di piazza Santa Giulia “soffiare diventa un gioco”.

Anche un alcoltest può diventare un gioco. Se non si rischia una denuncia. Né la patente. «Chi ha il tasso più alto paga da bere» dice una ragazza entrando nel laboratorio mobile di Specchiobus. Tre amiche, studentesse in trasferta. «Abbiamo bevuto tutt’e tre le stesse cose. Due negroni e un amaro». La prima ha 0,80; la seconda 0,96, la terza 1,20. «Sì, mi sento un po’ brilla» ammette l’ultima, uscendo sorridendo dal camper. «Va bene amiche, l’ultimo giro lo pago io».

Piazza Santa Giulia, quattro ore di test in mezzo alla movida: seconda tappa, l’altra sera, dalle 22.00 alle 2.00, della campagna di prevenzione organizzata dalla Fondazione Specchio dei tempi in collaborazione con il comando provinciale dei carabinieri. L’iniziativa, chiamata «Un soffio ti può salvare la vita», ha un
obiettivo amichevole: promuovere la prevenzione tra i giovani per evitare le stragi del sabato sera. Bere in allegria ma in modo consapevole.

Guidare con troppo alcol in corpo è una sfida con il destino. Per sé e per gli altri. I carabinieri danno consigli, illustrano le regole del codice della strada, invitano a confrontarsi con l’etilometro. «Se avete bevuto e volete sapere il vostro tasso alcolico, soffiate. Bastano pochi secondi».

E mentre gli addetti di Specchio distribuiscono i test «fa da te», c’è anche spazio per scherzare. «Davvero non fate multe questa sera? Ma siete veri carabinieri? Che figata». No nessuna multa. Solo buoni consigli salvavita. Così si forma la coda di fronte allo Specchiobus. Tutti in fila a soffiare. Per molti è la prima volta. «Non ho mai fatto il test, anzi non ho nemmeno la patente». Un ragazzo dall’aria stralunata soffia nel beccuccio dell’etilometro e si sorprende del risultato. «Zero? Eppure ho appena bevuto. Pensavo di essere già brillo. Sono un po’ ipocondriaco. Vorrei fare più volte il test: posso? Vorrei capire come si comporta il mio corpo con l’alcol». Il medico ascolta e sorride. «Allora vai a bere e poi torna a soffiare».

Alla fine della serata ecco il bilancio dell’attività: mille test effettuati sullo Specchiobus e 600 kit rapidi distribuiti. Il livello più alto è stato toccato da una ragazza che festeggiava con un gruppo di amici: 2,24. «Urca ho davvero esagerato» ha detto, camminando a zig zag di fronte al camper di Specchio dei tempi. Un’intera comitiva, dopo una festa di laurea organizzata in piazza tra brindisi e sfottò, si è sottoposta al test.

Prossimi appuntamenti:
25 marzo a San Salvario
1 aprile in via Carlo Bossoli, di fronte all’Hiroshima Mon Amour
8 aprile a Sauze d’Oulx
15 aprile a Le Panche
22 aprile in Piazza Castello
6 maggio in san salvario
27 maggio in P.zza Vittorio
10 giugno in Santa Giulia
17 giugno al Valentino

Specchio dei tempi apre una sede anche ad Aosta per offrire aiuto

La Stampa,
19/03/2023

Specchio dei tempi apre una sede in ogni capoluogo di provincia di Piemonte, Liguria di Ponente e anche in Valle d’Aosta, per essere sempre più vicino alle esigenze di tutti.

La Fondazione de La Stampa, nata da una rubrica delle lettere negli Anni Cinquanta, è diventata una grande catena di solidarietà che dall’Italia si è estesa al mondo, senza dimenticare i problemi di chi vive nella porta accanto, ha scelto come sede le redazioni del territorio. A testimonianza del legame forte con il quotidiano.

Da martedì 21 marzo Specchio dei tempi apre ad Aosta, negli uffici de La Stampa di piazza Chanoux 28. Gli incaricati della Fondazione saranno in redazione una volta al mese per informare sulle attività della fondazione, raccogliere le segnalazioni dei cittadini per la rubrica Specchio dei tempi, le donazioni di chi vuole offrire aiuto o le richieste di chi invece ne ha bisogno. Verranno poi raccolte anche le richieste di aiuto proposte per le Tredicesime dell’amicizia, i contributi agli anziani per il Natale che rappresentano una delle iniziative storiche della Fondazione.

Lo sportello di Specchio tempi sarà aperto dalle 11 alle 14 di martedì, pronto ad accogliere chiunque voglia mettersi in contatto con la Fondazione o anche solo semplicemente conoscerne meglio le finalità.

L’ambasciatore di Kiev ringrazia la Regione e Specchio per la solidarietà

Cla. Lui.
La Stampa, 10/03/23

Il momento più emozionante – e fuori programma – della visita dell‘ambasciatore dell’Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk, è stata la consegna di alcuni disegni fatti dai bimbi con malattie oncologiche scappati dalla guerra e curati all’ospedale Regina Margherita. Un modo per sottolineare il sostegno ricevuto in Piemonte e l’amicizia tra le due nazioni. Ieri il diplomatico è venuto in visita a Torino, prima regione italiana che ha voluto ringraziare per l’impegno nel prestare assistenza ai cittadini ucraini.

La giornata in Piemonte, che attualmente ospita ancora quasi 12.000 rifugiati, è iniziata al Regina Margherita dove sono ricoverati i bambini ucraini malati oncologici portati in Italia la scorsa primavera con una missione umanitaria. Poi un incontro al grattacielo di via Nizza e l’appuntamento con il sindaco, Stefano Lo Russo, a Palazzo di Città. «Il rapporto di collaborazione con l’Ucraina – ha ricordato Cirio – va avanti a diversi livelli dal primo momento dello scoppio di una guerra ingiusta e ingiustificabile che ha visto la Russia invadere uno Stato sovrano. Alla condanna del conflitto abbiamo associato i fatti: abbiamo dato assistenza sanitaria a queste persone, abbiamo aperto le nostre scuole dando supporto con attività di interpretariato. A rendere possibile tutto questo sono stati gli enti locali, tantissime famiglie, realtà del terzo settore e molti imprenditori, oltre ai volontari della Protezione civile».

Un ringraziamento speciale alla Fondazione Specchio dei tempi, che ha condotto una straordinaria campagna di raccolta fondi per attuare interventi di sostegno a favore degli sfollati, ricostruire villaggi in zone di guerra e realizzare un intenso programma di rimpatri: «Le persone si fidano di Specchio dei tempi, quando lancia un’iniziativa viene seguita. Grazie di averci messo la faccia – ha detto il presidente della Regione – perché è un volto ben riconoscibile e affidabile». Cirio ci ha tenuto anche a sottolineare la continuità tra il governo Draghi e il governo Meloni. Da Roma sono arrivati 22 milioni per coprire le spese di assistenza.

«Dal Piemonte – ha affermato l’ambasciatore Melnyk  aspettiamo cooperazione sul piano economico e culturale. Lavoreremo per creare un gemellaggio con una regione dell’Ucraina. Con il presidente abbiamo parlato anche di futuro. Il mese prossimo a Roma l’Ucraina organizza una conferenza dedicata alla ricostruzione e invitiamo gli imprenditori piemontesi a partecipare per dare il proprio contributo alla ripartenza del Paese». Invito prontamente raccolto da Cirio a nome degli imprenditori. «Manterremo uno stretto contatto con l’ambasciata – ha assicurato il presidente della Regione – per portare le migliori capacità dell’imprenditoria del Piemonte» Oltre all’assistenza sanitaria e scolastica, la solidarietà si è concretizzata anche con offerte lavorative tanto che nel 2022 le assunzioni in Piemonte hanno riguardato 4.119 ucraini.

E il sostegno continua: nei prossimi giorni, il 18 marzo, arriverà in città un poliziotto ucraino di 30 anni, ferito al volto da schegge di un’esplosione durante la difesa della città di Lisichansk. Verrà seguito dai chirurghi maxillo facciali, dagli otorinolaringoiatri e dagli oculisti di Città della Salute per curarne il trauma maxillo facciale.

Come donare per i rifugiati ucraini

Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.

Dona ora

Come donare un pacco viveri ai terremotati della Turchia

Angelo Conti

Il rumore dei badili che frugano fra le macerie, l’odore dei cadaveri che prende la gola, la polvere ovunque che entra nei polmoni.

Il terremoto ha colpito Siria e Turchia il 6 febbraio, ma ad Antiochia il clima di morte e devastazione si respira ancora tutto. Le case distrutte, qualcuna a pezzi ed altre accartocciate su se stesse, non possono ospitare la gente che così vive per strada, nelle macchine, nelle tende – molte di fortuna – che privati e poche organizzazioni internazionali sono riuscite a portare qua.

Specchio dei tempi e Specchio d’Italia, sono qui dal 25 febbraio, tre giorni dopo il sisma. Quando una colonna mobile, dirottata da Cernivci in Ucraina verso la Turchia, ha potuto raggiungere Antiochia. I nostri mezzi, insieme ai volontari di Remar SoS, hanno garantito subito 300 pasti al giorno, saliti oggi a oltre un migliaio (800 preparati dalla mensa mobile e oltre 200 distribuiti con pacchi viveri nei paesi più devastati).

A Defne siamo riusciti ad affittare un ex salone per le feste di matrimonio, in cemento armato e quindi rimasto intatto dopo le mega scosse, e qui accogliamo un centinaio di profughi ogni notte, su brandine improvvisate. Ma è già partita la realizzazione di una tendopoli capace di 500 persone. Le tende, pneumatiche e tradizionali, sono attese qui la prossima settimana dopo un viaggio via nave.

I viveri per le mense sono acquistati in Turchia e vengono trasferiti ogni giorno da Adana, 200 chilometri più a nord. Tutti i supermercati della zona terremotata sono infatti inagibili. Intanto stiamo attrezzando un corner sanitario che ha necessità di continui rifornimenti di medicinali.

Continua la distribuzione dei pacchi viveri nei villaggi a ridosso del confine con la Siria. Ognuno contiene pasta, riso, legumi, olio, latte, scatolame e generi sanitari per un valore di 25 euro.  Puoi donarne qualcuno anche tu.

Ogni pacco viveri distribuito ai terremotati ha un valore di 25 euro. Ne doniamo 300 ogni giorno, con la tua offerta potremmo fare di più. 

Come donare per il terremoto di Siria e Turchia

Si può donare dalla pagina Terremoto Turchia e Siria con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesa Sanpaolo. Oppure tramite il conto corrente postale n. 1035683943. Nella causale “Terremoto Siria Turchia”. E’ anche possibile versare presso l’InfoSpecchio di via Madama Cristina 35, tutte le mattine dalle 10 alle 13, presso l’Ufficio Abbonamenti de La Stampa, in via Lugaro 15 o presso Reale Mutua Agenzia Principale, piazza Castello 113.  I versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Info: specchiotempi@lastampa.it

Dona ora

Borello salva le Colazioni dei poveri di Specchio dei tempi

Angelo Conti

Cresce ogni giorno il numero dei poveri e dei senza fissa dimora che si presentano alle Colazioni dei Poveri di Specchio dei tempi a Casa Santa Luisa, in via Nizza 24.

Alle 7 del mattino spesso c’è già la coda, in attesa dell’apertura del servizio. Nonostante la cambusa sia tenuta sempre rifornita, si possono creare anche situazioni di emergenza. Come ieri, quando la forte richiesta ha azzerato le riserve di latte. Ma è bastata una telefonata, da Specchio dei tempi a Fiorenzo Borello, per trovare un’immediata risposta. Centinaia di litri di latte sono stati immediatamente donati dai Borello Supermercati e l’emergenza è stata tamponata.

Anche stamattina latte e cappuccini erano pronti ad accogliere chi fatica a vivere.

Grazie a suor Cristina e grazie a Borello.

Da dodici anni, Specchio dei tempi sostiene le Colazioni dei poveri. Potete aiutarci tutti qui.