La promessa di Bonansea: "Presto visiterò il cantiere del Sant'Anna"

Di Lucia Caretti

Martedì è stata una giornata straordinaria, sia per noi che per la nostra testimonial Barbara Bonansea. Mentre posavamo la prima pietra del nuovo day hospital oncologico, al Sant’Anna, ci è arrivato questo: un pensiero di #BB11 per i medici e le donne che combatteranno il cancro nel reparto che stiamo ristrutturando. Il cantiere proseguirà per 210 giorni e la calciatrice ci ha promesso che verrà presto a visitarlo. Per realizzare il progetto servono 1,2 milioni di euro. Si può donare cliccando qui Specchiodeitempi.org/Bonansea

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[LaStampa] La sfida di Specchio al Sant'Anna

Ieri sono stati avviati i lavori per la costruzione del nuovo Day Hospital oncologico unificato dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino

Articolo di Alessandro Mondo pubblicato su La Stampa il 26/06/2019

È l’ultima dimostrazione, in ordine di tempo, di un impegno per il territorio che si sostanzia in atti concreti. E che assume una rilevanza particolare nel perimetro della Sanità, supplendo senza clamori alla carenza di risorse pubbliche. Ieri sono stati avviati i lavori per la costruzione del nuovo Day Hospital oncologico unificato dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino. Ci pensa la Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, ancora una volta: dopo gli interventi strutturali in quattro reparti del Regina Margherita, i 315 defibrillatori installati a Torino e provincia, gli screening cardiologici per i ragazzi delle scuole, il supporto ai malati di Alzheimer, la Pet Therapy, e via andare. Questa volta parliamo di una sfida da 1,2 milioni: tanti ne serviranno per raggiungere il nuovo traguardo presentato da Lodovico Passerin d’Entrèves, presidente della Fondazione.

C’è una data, gennaio 2020, c’è già una risposta: ad oggi sono state superate le mille donazioni, cifre significative e piccoli contributi da parte di aziende e cittadini che hanno imparato ad apprezzare l’utilità dei progetti e la credibilità di chi li sovrintende. Barbara Bonansea, una delle attaccanti più forti della serie A, è la prima testimonial sportiva della Fondazione. Ha deciso di unirsi alla battaglia contro il cancro, per tutte le donne: la generosità gioca in attacco.

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Partiti i primi 50 bimbi delle vacanze "Specchio dei tempi"

Di Angelo Conti 

Sono partiti i primi 50 bambini per il centro estivo offerto dalla Fondazione alle famiglie che stanno affrontando difficoltà economiche e non possono permettersi di mandare i loro piccoli al mare. Il progetto, alla sua seconda edizione, consente a 100 bambini che non hanno mai visto il mare, o non se lo ricordano più, di trascorrere una settimana in una casa salesiana a Vallecrosia in Liguria. Specchio dei tempi garantisce la copertura totale delle spese, dalla partenza da Torino sino al ritorno. L’iniziativa nasce in collaborazione e sinergia con gli altri progetti della Fondazione, come “Il Villaggio che cresce” all’ex Villaggio Olimpico, “Madri e figli in difficoltà”, con lo sportello Specchio Point di via Santa Maria e con gli Istituti Comprensivi Aurora-Parini, Pertini e Sidoli, nonché le Direzioni Didattiche Anna Frank e Salgari. Lunedì prossimo sarà la volta di altri 50 bambini.

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Pet Therapy nelle scuole, prenotazioni 2019/2020

Articolo di Angelo Conti

La Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi ha deliberato, nel CdA del 12 giugno, di continuare a sostenere l’attività di pet therapy nelle scuole torinesi a favore di alunni colpiti da disabilità medie e lievi. La decisione, nonostante il rilevante impegno economico di questa attività, è stata assunta anche in considerazione delle tantissime richieste informali giunte nelle ultime settimane da scuole di ogni grado. 
La selezione delle candidature e le valutazioni di opportunità e modalità di intervento saranno di competenza dello staff di pedagogisti e psicologi dell’Associazione Aslan coordinati dalla dott.ssa Antonia Tarantini. L’associazione garantirà il servizio con almeno cinque cani (Noah, Rum, Holly, Hero e Pepita) che agiranno singolarmente, sempre accompagnati da almeno due conduttori.  Tutti gli incontri verranno condotti secondo le linee guida sulla pet therapy rilasciate del Ministero della Sanità e con l’impiego di cani costantemente monitorati sotto il profilo veterinario.

Le richieste formali, a firma dei dirigenti delle scuole interessante, dovranno giungere alla Fondazione Specchio dei tempi entro sabato 7 settembre. L’elenco delle scuole accettate (inizialmente 15) verrà diffuso entro il 15 settembre e già nella settimana successiva sarà possibile l’avvio dei primi cicli (da 5 incontri ciascuno), previa consultazione ed accordi con gli istituti prescelti. Posso fare richiesta scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado. La fascia di maggior efficacia è comunque, generalmente, quella delle scuole primarie.

Le candidature possono essere inviate all’indirizzo mail specchiotempi@lastampa.it. A questo stesso indirizzo vanno inoltrate eventuali richieste di chiarimenti. E’anche possibile contattare lo 011.6568376, in orario di ufficio.

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Martedì posa prima pietra del day hospital oncologico

Di Angelo Conti

Rispettando perfettamente il cronoprogramma, martedì 25 giugno alle 12 la Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi poserà la prima pietra del nuovo Day Hospital Oncologico del Sant’Anna. I lavori, affidati all’Impresa MIT di Nichelino, si svolgeranno in 210 giorni. Consegna prevista a febbraio 2020 e operatività del reparto a marzo 2020. La struttura, che avrà tre sale di infusione per 24 fra letti e poltrone, verrà frequentato da almeno 500 donne all’anno, per complessivi 5.000 sedute di chemioterapia. In un ambiente che sarà il più possibile comodo, sereno ed accogliente.

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Il Premio Acquiambiente a Specchio dei tempi

Di Angelo Conti

La Città di Acqui ha conferito alla “Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi” il Premio Acquiambiente 2019. Nella motivazione del premio è spiegato che il riconoscimento vuole ricordare “gli aiuti diretti alle popolazioni, anche attraverso opere di ricostruzione delle aree interessate da catastrofi naturali, fra le quali si ricorda l’alluvione del ’94 che colpì profondamente anche la provincia di Alessandria“.

Viene riconosciuto anche l’impegno nelle attività internazionali “soprattutto in tema di sostegno alla scolarizzazione e di aiuto alla sanità pediatrica anche attraverso la costruzione di ospedali ed ambulatori in varie località del mondo”.
Domenica saremo ad Acqui Terme per ritirare il Premio e ringraziare quella comunità per la gradita iniziativa.

Amin, dal gommone alla maturità con Specchio

Articolo di Angelo Conti

Dallo sbarco a Lampedusa 8 anni fa, alla maturità a Torino domani. È la strada percorsa da Sidi Lamman Lamin, per tutti “Amin”, 31 anni, originario del Niger, una storia a lieto fine per un ragazzo che è realmente sfuggito da una guerra e che ha trovato a Torino la sua strada, passando anche dall’occupazione delle palazzine del Villaggio Olimpico. Domani si siederà su un banco dell’Einstein di via Bologna per quello che è un passo decisivo per la sua vita. A questo esame è stato ammesso con buone votazioni, persino 7 in italiano ed in inglese. Sulla carta non dovrebbe trovare molti ostacoli, ma per lui è un’emozione forte: “So che questo è un giorno importante. Forse il più importante della mia vita dopo quello del 2011, quando ho messo piede in Italia, scendendo da un gommone”. “Amin” ha vissuto lunghi anni di marginalità, ma ha sempre pensato alla scuola come uno strumento per darsi un futuro: “Appena ho sentito delle opportunità che avevo frequentando le medie, mi sono iscritto”. E poi non ho avuto dubbi: “Il liceo delle Scienze Umane di Settimo ha corsi serali. Ho deciso di andare lì, anche se Settimo è molto lontana dal Moi. Frequentavo di sera e rientravo a notte fonda, così avevo tempo, durante il giorno, di fare qualche lavoretto con cui tentare di mantenermi. Ma il vero problema era la casa. Non mi piaceva quel ruolo di occupante”.
Così, due anni fa, le strade di Amin e di Specchio dei tempi si sono incontrate. Con la preziosa logistica di Acmos e Lvia è stato avviato un percorso che ha visto, per prima cosa, Amin restituito alla legalità, con il trasferimento (insieme ad altri 4 studenti di colore) in una casa regolare. Qui Amin ha potuto studiare, superare anche qualche difficoltà scolastica, per avviarsi ora verso la maturità: “Dire grazie è dire poco. Ma vorrei davvero che i lettori de La Stampa, Specchio dei tempi, i miei amici di Acmos e Lvia sappiano che ho fatto il mio dovere. Che non ho buttato le risorse che mi hanno offerto e nemmeno la loro fiducia”.
Per Amin ci sono anche altri sogni nel cassetto. “Sì, se ce la farò a superare l’esame, vorrei iscrivermi a Scienze Infermieristiche. Negli ospedali c’è tanta sofferenza ed io sono pronto a restituire, con il mio lavoro, quanto mi è stato dato in questi anni. Magari essendo utile anche ad altri migranti, che spesso hanno difficoltà ad accedere alle cure nel modo giusto”.
Per Specchio dei tempi un altro importante risultato: “Anche di fronte all’integrazione è importante saper costruire – ha spiegato il presidente della fondazione, Lodovico Passerin d’Entreves – e le nostre attività nella zona dell’ex Moi hanno permesso di contrastare efficacemente la dispersione scolastica con il progetto “Il villaggio che cresce” e poi avviare ad un futuro di speranza i giovani di “Un villaggio che lavora”. Lo abbiamo fatto spesso in silenzio, ma sempre con estrema concretezza. Questa è l’integrazione più giusta, fatta di lavoro, legalità e speranza”.

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La pet therapy di Specchio: bilancio di un anno nelle scuole

Articolo di Angelo Conti

Trecentocinquantacinque bambini coinvolti di cui 20 con disabilità, 11 scuole, otto operatori specializzati, quattro cani (tre golden retriever ed un labrador): ecco i numeri dell’attività di pet therapy sostenuta da Specchio dei tempi nelle scuole torinesi. E’ stata un’annata chiave che ha visto moltiplicarsi anche le richieste da parte di istituti scolastici di ogni ordine e grado. Avviato in fase sperimentale nelle elementari Salgari e Berta nel corso del 2018, quest’anno questo strumento di sostegno verso i bambini disabili ha avuto importanti sviluppo. La logistica del progetto è dell’Associazione Aslan, la cui presidente Antonia Tarantini non nasconde la soddisfazione: “Quest’anno abbiamo consolidato il lavoro nelle elementari e ci siamo addirittura affacciati, alla Tolmino, nelle scuole dell’infanzia. Grazie alla sensibilità della dirigente Giovanna Caputo siamo riusciti ad interagire anche con bambini molto piccoli, aiutando concretamente quelli più in difficoltà, Ci hanno incoraggiati anche la presenza fisica e gli apprezzamenti dell’assessore alla sanità uscente, Antonio Saitta”. 

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Le scuole coinvolte nel progetto nel corso dell’annata 2018-2019 sono state la Emilio Salgari, la Augusto Berta, la Tolmino, la Renato Sclarandi, la Padre Gemelli, la Margherita di Savoia, la Don Bosco, la San Giacomo, la Piero Gobetti, la Alfieri-Levi Montalcini e la Sandro Pertini. In tutto 11, per 18 cicli complessivi. Quattro le responsabili di intervento: le dottoresse Antonia Tarantini, Amalia Gaito, Ilaria Comolli e Federica Ciantia. Mentre la squadra dei coadiutori è composta da Giuseppina Venè, Katia Panagin e Gabriela Bellino. Quattro i cani: il veterano Noah, la dolce Holly, il monumentale Rum ed il vivace Hero. Recentemente ha fatto ingresso nel team anche Pepita, una giovane golden che verrà impiegata da settembre.
Fra gli obiettivi dell’anno prossimo quello di interventi anche nelle medie e nelle superiori, sempre in appoggio ad allievi con disabilità. Previsto uno sviluppo dell’attività nelle scuole dell’infanzia, dopo il positivo esperimento di quest’anno. Saranno mantenuti gli altri due progetti della pet therapy di Specchio dei tempi: quello nelle case di riposo e quello all’Istituto di Candiolo (dove è in corso anche uno studio scientifico sugli effetti di questa particolare terapia).

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Perchè il 5×1000 a Specchio? Perchè aiutiamo dove gli altri non lo fanno

Specchio dei tempi è l’unica grande organizzazione italiana che ha lanciato una sottoscrizione in favore delle famiglie delle comunità cattoliche colpite dagli attentati di Pasqua in Sri Lanka che hanno ucciso 300 persone. Povera gente che ha aggiunto alla fatica di vivere il peso dei lutti. Specchio non si è tirato indietro ed ha guardato a questo dramma. In due settimane abbiamo raccolto circa 25.000 euro che abbiamo destinato ( e in buona parte anche già consegnato) ai bambini della comunità di Negombo (solo qui quasi 200 morti… in due chiese attaccate dai kamikaze islamici). Lo abbiamo fatto subito, con la consueta tempestività ed anche con coraggio. Andando là, sul campo, e vivendo insieme a questa gente tutto il loro dolore. E continueremo ad essere vicini a questi bambini cingalesi, ai loro asili ed alle loro scuole.
Il vostro 5xmille servirà anche per questo.

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Bonansea, l'ala sinistra che gioca contro il cancro

Articolo di Lucia Caretti

Barbara si allaccia gli scarpini con cura, come prima di una partita importante. Qualche palleggio, un dribbling, poi una lunga cavalcata simbolica nel corridoio che presto diventerà cantiere. I tifosi lo sanno, quando Barbara Bonansea s’invola sulla fascia sinistra, trascina la squadra alla vittoria. Succede all’ospedale Sant’Anna, stavolta. La calciatrice scatta come in campo. Si ferma davanti alla porta del day hospital oncologico che sta per essere ristrutturato. Mira un vecchio cartello: gol, con un pensiero speciale. «Voglio dare un messaggio alle donne che saranno curate qui. Continuate a lottare, non perdete mai il sorriso: ne uscirete vincenti». Ventotto anni tra dieci giorni, pochi esami alla laurea in Economia. La prima testimonial sportiva della storia di Specchio dei tempi è una ragazza pinerolese che sta facendo grande il calcio femminile italiano. «Questo nuovo magnifico sport – spiega il presidente della fondazione Lodovico Passerin d’Entreves – rappresenta tenacia, passione e correttezza. Valori vicini alla tradizione dei nostri donatori». Cresciuta nel Torino, passata al Brescia e ora in forza alla Juventus Women, con cui ha conquistato due scudetti e una Coppa Italia, Bonansea vestirà la maglia azzurra ai Mondiali che stanno per cominciare in Francia (dal 7 giugno). «Il momento più difficile della mia carriera? Quando ho dovuto lasciare casa per trasferirmi. Sono diventata calciatrice. Ho imparato che nelle difficoltà si trova sempre qualcosa di buono». L’attaccante ne parla in una campagna video che ha debuttato nelle scorse settimane e nei prossimi mesi sosterrà la raccolta fondi per il Sant’Anna. «Amo Torino, una città fantastica. Credo che un posto come questo debba riprendere vita, per aiutare le persone che vengono qua a curarsi. Come donna mi sento coinvolta e voglio combattere insieme a voi contro il cancro», annuncia Barbara dalle sale abbandonate ormai nel 2016. Una visita nei locali alla vigilia dei lavori, una chiacchierata con i medici che ci lavoreranno, un autografo tra le crepe dei muri. Quando sarà operativo, il day hospital oncologico accoglierà 500 donne all’anno, per la chemioterapia. «A tutte loro, che entreranno qui in un momento di sconforto, vorrei dire di cercare sempre di avere la testa alta. La malattia non ci deve far abbassare lo sguardo, anzi bisogna essere fieri, lottare. Se accadrà ne uscirete forti, belle, raggianti».

Specchio alla WINS school per presentare il progetto in Ruanda

Articolo di Angelo Conti

Specchio dei tempi sarà ospite sabato della World International School di Torino (WINS) dove è in programma la Giornata delle Nazioni, caratterizzata da una serie di momenti ludici e di condivisione. Presenteremo il progetto che abbiamo avviato a Nganzo, in Ruanda, dove sosteniamo la poverissima scuola. La frequentano 744 bambini (132 bambini di scuola materna e 612 di scuola primaria), in costante aumento. La struttura è formata da 13 classi che studiano in ambienti fatiscenti. E, sino alle settimane scorse, era anche priva di un cortile e di uno spazio per i giochi. Specchio dei tempi è intervenuto, grazie al lavoro della torinese Anna Maria Zavagni, ed il cantiere è stato aperto, con la collaborazione di tutti, docenti ed allievi compresi. Appena passato il periodo delle piogge, il lavoro sarà completato. Inoltre provvederemo anche a creare nuovi servizi igienici ed una “girl room” per le ragazze che frequentano la scuola. Una bella cosa, in un Paese lontano, accanto ai bambini più poveri del mondo. Un contatto che non si esaurirà con questo intervento.