Diamo speranza alle donne malate

Articolo di Angelo Conti

Ogni anno in Piemonte vengono diagnosticati 4300 casi di cancro alla mammella. E da quel giorno comincia una battaglia che, pur avendo sempre storie diverse, per almeno 500 donne dovrebbe passare attraverso la chemioterapia del Sant’Anna. Per complessivamente almeno 5000 infusioni di chemio ed almeno 2500 terapie orali. Tutte cure che necessitano di centri specializzati. Oggi, dopo la chiusura del suo Day Hospital, l’ospedale Sant’Anna (oltre 1500 interventi chirurgici oncologici ogni anno) si trova in affanno, costretto a dirottare su altri ospedali tutte le donne malate. Interrompendo così un percorso di cura che si dovrebbe svolgere, per evidenti ragioni, tutto all’interno del Sant’Anna. Ma che, stante l’inagibilità del Day Hospital, oggi viene deviato su percorsi ben più scomodi con difficoltà molto pesanti per donne che attraversano un delicato momento della loro vita.

Alla Fondazione Specchio dei tempi è stato così chiesto di valutare un intervento per ripristinare l’attività del Day Hospital. Sentiti i medici dell’ospedale, le associazione delle donne operate ed i vertici della Città della Salute, non è stato difficile rendersi conto che si trattava di un intervento assolutamente necessario, ma che le finanze pubbliche non potevano sostenere. È così scattata una nuova sfida, quella di tentare l’impresa. È stato esaminato un progetto di massima (architetto Barbara Gerino) che ha subìto, anche grazie alle consulenze degli architetti Fugiglando e Valdemarin, un consistente miglioramento qualitativo. Alla fine le cifre sono parse evidenti: servono 1,2 milioni di euro per ristrutturare oltre 1050 metri quadrati, oggi in condizioni decisamente critiche. Due settimane fa la firma della convezione fra il direttore generale della Città della Salute Silvio Falco ed il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entrèves. E poi subito via al lavoro per il progetto esecutivo a cui seguirà l’assegnazione dei lavori. Il cantiere sarà attivo a giugno con fine lavori intorno a Natale. Il regalo di Specchio e di Torino alle donne che lottano contro il male del secolo. Per farle vincere.

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Chorus Contest, ecco le scuole in gara il 19 maggio

Domenica 19 maggio alle 16 al Teatro Nuovo debutta il Chorus Contest, il primo concorso per i cori delle scuole primarie promosso da Specchio dei tempi. Sono state tante le richieste di partecipazione. Come da regolamento sono state ammesse le prime 8 candidature giunte sull’indirizzo mail della fomdazione.
Si tratta di tre scuole torinesi e di ben cinque di fuori Torino. Eccole:
1. Istituto Nostra Signora delle Grazie – Nizza Monferrato
2. All’i.c. “e. S. Verjus” di Oleggio (NO)
3. Istituto Comprensivo Nichelino III
4. Istituto Comprensivo 1 Asti
5. Istituto Comprensivo “Sandro Pertini” – scuola primaria “Duca degli Abruzzi”, Torino
6. Direzione didattica Emilio Salgari, Torino
7. Direzione didattica “Roberto d’Azeglio” di Torino
8. Scuola primaria paritaria “Immacolata” di Novara
(primo escluso Istituto Comprensivo Gaglianico, Biella)

Una donazione da 100 mila euro apre la raccolta per il Sant'Anna

Articolo di Angelo Conti

Lanciata ieri mattina, la sottoscrizione di Specchio dei tempi a favore del nuovo Day Hospital dell’Ospedale Sant’Anna ha subito trovato la generosità dei torinesi. Numerose le donazioni, piccole e grandi, arrivate in queste primissime ore. Fra tutte spicca l’offerta di 100.000 euro versati da un importante imprenditore torinese che ha voluto mantenere l’anonimato. Oltre, si è detto, a numerose, importantissime e preziose, offerte minori. Ci separano ancora quasi 1,1 milioni di euro dall’obiettivo di raccogliere quanto occorre per il Day Hospital, ma tutti questi slanci dimostrano la generosità della città e la fiducia verso la Fondazione Specchio dei tempi. Una spinta grande per il nostro lavoro e il nostro impegno, a favore delle donne malate di tumore.

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[La Stampa] Sant'Anna, il sogno che vale un milione

Articolo di Alessandro Mondo tratto da La Stampa del 7 marzo 2019

Una sottoscrizione per il Sant’Anna. Avvio dei lavori in estate e consegna della struttura nel prossimo inverno

Un appello alla generosità di tutti, fatta di grandi e piccoli contributi accomunati dalla disponibilità a mettersi in gioco per una buona causa che sopperirà alla carenza delle risorse pubbliche.
Il fronte è quello dell’ospedale Sant’Anna di Torino e del cancro, che segna milioni di persone e contro il quale la Medicina è impegnata in una lotta senza tregua. L’iniziativa rimanda alla Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, che a Torino e non solo è sinonimo di serietà e di trasparenza, impegnata in una nuova sfida: progettare e realizzare il nuovo reparto Day Hospital unificato di Oncologia ginecologica, pelvica e mammaria. Perché? «Perché è indispensabile aprire un nuovo Day Hospital con due grandi sale di infusione e di monitoraggio sanitario per affrontare nel modo più adeguato possibile l’assistenza alle donne colpite da neoplasie femminili all’insegna dell’eccellenza medico sanitaria e dell’umanizzazione.

Nuova sfida

Concetto spiegato da Silvio Falco, direttore generale della Città della Salute, e ribadito da Umberto Ricardi, preside della Facoltà di Medicina. Al loro fianco Lodovico Passerin d’Entrèves, presidente della Fondazione: «Il nuovo progetto per il Sant’Anna rientra in una lunga storia di attenzione al territorio e alle sue esigenze, un impegno costante che ogni volta si arricchisce di nuovi obiettivi».

Presidio di riferimento

Il tutto con la consapevolezza che per le donne la battaglia contro il cancro viene combattuta prevalentemente nell’ospedale universitario su corso Spezia, polo di riferimento per le patologie oncologiche femminili anche per pazienti sovente in arrivo da altre regioni: a proposito di “mobilità attiva”, cioè di donne disposte a spostarsi per scegliere l’eccellenza. Un punto di riferimento importante, che alla pari delle altre strutture della Città della Salute – variamente datate e fonte di costi di manutenzione nell’ordine di decine di milioni l’anno – ha bisogno di interventi per stare al passo con le sfide della Medicina, con le aspettative delle pazienti e degli stessi medici. Perchè se è avviato il percorso verso il nuovo Parco della Salute, della Scienza e dell’Innovazione previsto dalla Regione sull’area ex-Avio-Oval, evidentemente non si può derogare dalla disponibilità nel presente di presidi sanitari all’altezza.

La convenzione firmata tra l’azienda ospedaliera Città della Salute e la Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi Onlus rientra in questo obiettivo. Come si premetteva parliamo della completa ristrutturazione dell’area del Day Hospital al primo piano dell’ospedale: 1.050 metri quadrati, con una spesa prevista di oltre 1,2 milioni. Insomma: un intervento pesante.

Oltretutto, il progetto verrà concretizzato in tempi brevi: avvio dei lavori in estate e consegna della struttura nel prossimo inverno. La Città della Salute provvederà a proprie spese a dotare il nuovo Day Hospital di arredi e strumentazione nuova.

Il territorio al centro

Per centrare anche questo traguardo Specchio dei Tempi lancia una sottoscrizione tra i lettori de La Stampa e tutti coloro che sono sensibili al tema della lotta contro il cancro. Una nuova partita, difficile ma promettente. Emblematico il caso di un imprenditore torinese che si è già fatto vivo dichiarando di voler donare per questa causa 100 mila euro. Ma i progetti della Fondazione camminano anche sulle gambe di tante persone che mettono a disposizione contributi decisamente più ridotti, fiduciosi nel fatto che saranno investiti: e investiti al meglio. Ancora una volta.

Per informazioni: www.specchiodeitempi.org/santanna; specchiodeitempionlus@lastampa.it; 011.6568376

Madri e figli, stamattina la consegna dei buoni alimentari

Articolo di Angelo Conti

Questa mattina, a Casa Santa Luisa, in via Nizza 24, c’è stato il primo incontro del mese di marzo riservato alle donne inserite nel progetto “madri e figli” di Specchio dei tempi, che assiste donne sole con figli. Una quarantina di partecipanti si sono confrontate con Marta Versaci ed Angelo Conti, hanno ricevuto indicazioni sul pagamento di bollette e affitti, hanno ritirato i buoni alimentari di questo mese (del valore di 100 euro ciascuno) e sono state informate sul progetto “Bambini mai in vacanza” che consentirà a molti dei loro bambini di trascorrere gratuitamente, fra giugno e luglio, una settimana al mare in Liguria, ospiti di Specchio dei tempi. L’iniziativa coinvolge attualmente oltre 100 famiglie.

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Madonna di Campagna, l'inclusione più difficile che c'è

Articolo di Angelo Conti

Specchio dei tempi non teme i progetti difficili. Quando tocca a noi, noi ci siamo. “Il villaggio che cresce” portato avanti al Moi, ex Villaggio Olimpico, è la dimostrazione che niente è impossibile quando si mette impegno e passione. Così ci è parso giusto, un anno fa, tentare lo stesso progetto anche a Madonna di Campagna, nell’area dell’associazione sportiva che porta questo nome, in strada Bellacomba 219. Qui esistono giganteschi problemi di convivenza: fra italiani e rom, fra italiani e immigrati nordafricani, fra nordafricani e rom, fra rom di strada Aeroporto e rom di via Germagnano. Fra queste lotte, che hanno portato anche a momenti violenti, Specchio dei tempi si sta impegnando (con Acmos e Lvia) per tracciare una strada verso la legalità, la civile convivenza, la speranza. Per dare un futuro onesto a bambini e ragazzi che potrebbero trovare altro nel loro orizzonte. Così costruiamo, ogni tanto, un tempo di festa, perchè l’integrazione può passare anche dai calci ad un pallone, da un momento di teatro, da una merenda tutti insieme.

Anche la Drovetti è cardioprotetta

Articolo di Angelo Conti

Questa mattina Specchio dei tempi e l’Associazione Lorenzo Greco Onlus hanno consegnato un defibrillatore automatico Samaritan di ultimissima generazione alla scuola secondaria di primo grado Bernardino Drovetti (che fa parte dell’Istituto Comprensivo Racconigi). Nel corso di un incontro è stato anche illustrato ai ragazzi il funzionamento della apparecchiatura e le prime manovre di cardiorianimazione.

I defibrillatori donati da Specchio dei tempi negli ultimi 4 anni sono ben 310.

 
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Grazie Hero e Gabriela, la Pet Therapy di Specchio raccontata da due docenti della Gobetti

Riceviamo e pubblichiamo molto volentieri questa lettera, arrivata questa settimana, che è una testimonianza ma anche un premio per l’attività della fondazione e per coloro che ci sostengono in questo nostro sforzo. Allo splendido Hero, ormai una star per decine e decine di bambini di tre scuole torinesi, una carezza speciale:

“Buona sera, a scrivere siamo due insegnanti della scuola primaria Gobetti di Torino. Oggi si è concluso il percorso di Pet Therapy per Simone, uno dei nostri bambini speciali che ha avuto l’onore di conoscere e lavorare con Antonia, Gabriela e Hero ell’Associazione ASLAN. Simone e Hero, tra giochi e coccole, con il prezioso supporto delle esperte, hanno regalato tante emozioni ai compagni e alle maestre.
Tanti sono stati i risvolti dell’attività sulla vita sociale ed emotiva di Simone… si nota in lui un aumento dell’autostima e fiducia in se stesso! La dolcezza e determinazione di Hero in sinergia con le alte competenze di Antonia e Gabriela hanno contribuito a potenziate l’attenzione di Simone e soprattutto il suo livello di autoregolazione! Simone instaurando con Hero uno speciale rapporto di rispetto e amore è divenuto – come lui stesso si definisce – un ottimo “capitano” per i suoi compagni di classe! UN GRAZIE DI CUORE a SPECCHIO DEI TEMPI PER AVERCI DATO LA POSSIBILITÁ DI VIVERE GRANDI EMOZIONI!? 

Con grande stima… le maestre Chiara Tappero e Rosa Maria Sala❤️GRAZIE HERO, GRAZIE GABRIELA”.

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[Video] Messico, la nostra scuola più forte del vulcano

Articolo di Angelo Conti

Queste immagini sono state riprese l’altro ieri da una telecamera posta accanto alla scuola che Specchio dei tempi ha ricostruito a Santa Catarina di Tochimilco, in Messico, a 14 chilometri dalla bocca del vulcano Popocatepetl. L’eruzione del vulcano è stata accompagnata da una serie di scosse sismiche. La nostra scuola ha resistito benissimo, come ci conferma la preside Angélica Jiménez . Questa struttura è stata inaugurata lo scorso agosto ed ospita oltre 100 bambini, figli di poverissimi campesinos. La convivenza di questa popolazione con il vulcano si dipana da secoli, fra scosse ed eruzioni. Una bella sfida, di gente forte e legata alle proprie radici ed al proprio territorio. Specchio dei tempi è accanto a loro.

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Lloyd a Torino: "Ecco cosa mi lega a questa città e al suo giornale"

«Torino è la città della magia. Torino è la città dei re. Torino è la città della Slam Poetry e del Cinema. Torino è la città in cui lavoratori e studenti si incontrano dando origine a un’energia propulsiva che rende questo cuore di Piemonte pulsante di vita. Non so quantificare quanto ci sia di torinese e piemontese nel maggiordomo Lloyd, il mio immaginario, ma so che l’idea di vivere in una grande magione, in compagnia di un maggiordomo, guardando inverni bianchi di gelo e autunni brumosi mentre intorno il mondo cambia in maniera sempre troppo drastica, arriva da qui. Da Torino. «C’è poi un’altra cosa che mi lega a Torino. Pochi sanno che le mie radici famigliari affondano nell’Alta Valle Stura, in un paese a confine con la Francia che si chiama Pietraporzio. A Pietraporzio, dove ho passato lunghe estati in compagnia dei miei nonni tra passeggiate, tè con i biscotti e interminabili partite a scacchi, non avevamo la televisione. Non avevamo la radio. Il telefono nemmeno a parlarne. Ma avevamo La Stampa, l’unico quotidiano che arrivasse nell’unica edicola del paese. La Stampa per me è stata, per anni, sinonimo di casa. Ancora oggi, nel vedere quel titolo che spunta in edicola, mi ricordo di mio nonno Giglio, un uomo riconosciuto universalmente come buono, che sfogliava quel giornale, umettandosi di tanto in tanto il dito, senza proferire parola che potesse rompere quella quiete sottile come bava di ragno. Essere domani, mercoledì, a La Stampa, a presentare il mio libro a favore di Specchio dei tempi, è per me un orgoglio grande più di quanto si creda perché penso a mio nonno. E penso che lui, oggi, sarebbe molto contento di me».

[TorinoSette] Il maggiordomo Lloyd per Specchio dei tempi

Articolo di Angelo Conti

Dialoghi fra un uomo spaesato e la sua coscienza in livrea. Certamente. Ma soprattutto perle di saggezza e di vita, dispensate da Lloyd, maggiordomo austero e a tratti ingessato, ma depositario di un patrimonio semplice eppure raro, il buonsenso.  Ne sono usciti libri di successo, un successo meritato sia dallo stile e sia anche dal modo, con la massiccia condivisione su Facebook dove Lloyd ha trovato decine di migliaia di fans.

Dopo i grandi successi editoriali di “Vita con Lloyd” e “In viaggio con lloyd”, Simone Tempia torna ora con una nuova selezione dei dialoghi surreali, agrodolci e delicatamente profondi. “Un anno con Lloyd”  (365 giorni in compagnia di un maggiordomo immaginario)  è un libro ricco di inediti che accompagna i suoi lettori giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, regalando una quotidiana pillola di saggezza, talvolta ironica ma talvolta anche profonda sino a far male: sono 365 lampi di genio e dolcezza per riconciliarsi con il mondo, o almeno per tentare di comprenderlo.

Simone Tempia, piemontese di Biella, scrive su Vogue e sul Corriere della Sera. E’ un uomo dai sentimenti profondi, legato alla sua terra, vicino agli ideali di Specchio dei tempi. E così la Fondazione de La Stampa lo ospiterà nell’Auditorium di via Lugaro 15 mercoledì 6 febbraio alle ore 18, per un “Incontro con l’autore” davvero singolare. Simone ci racconterà di lui, dei suoi libri e del maggiordomo. Risponderà alle domande dei suoi lettori. E lascerà anche un tangibile aiuto a Specchio dei tempi, visto che parte del ricavato delle vendite dei libri (gestite da Binaria del Gruppo Adele) verranno destinati alla iniziativa “Madri e figli”, che aiuta 100 famiglie monogenitoriali in gravi difficoltà economiche.

Tempia ci ha anche raccontato di uno speciale legame: “Torino è la città della magia. Torino è la città dei re. Torino è la città della Slam Poetry e del Cinema. Torino è la città in cui lavoratori e studenti si incontrano dando origine a un’energia propulsiva che rende questo cuore di Piemonte pulsante di vita. Non so quantificare quanto ci sia di torinese e piemontese nel mio maggiordomo immaginario, ma so che l’idea di vivere in una grande magione, in compagnia di un maggiordomo, guardando inverni bianchi di gelo e autunni brumosi mentre intorno il mondo cambia in maniera sempre troppo drastica, arriva da qui. Da Torino.  C’è poi un’altra cosa che mi lega a Torino e a questa presentazione. La storia è un po’ lunga, ma non troppo. Pochi sanno che le mie radici famigliari affondano nell’alta Valle Stura, in un paese a confine con la Francia che si chiama Pietraporzio. A Pietraporzio, dove ho passato lunghe estati in compagnia dei miei nonni tra passeggiate, tè con i biscotti  e interminabili partite a scacchi, non avevamo la televisione. Non avevamo la radio. Il telefono nemmeno a parlarne. Ma avevamo La Stampa, l’unico quotidiano che arrivasse nell’unica edicola del paese. La Stampa per me è stata, per anni, sinonimo di casa. Ancora oggi, nel vedere quel titolo che spunta in edicola, mi ricordo di mio nonno Giglio, un uomo riconosciuto universalmente come buono, che sfogliava quel giornale, umettandosi di tanto in tanto il dito, senza proferire parola che potesse rompere quella quiete sottile come bava di ragno. Essere a La Stampa è per me un orgoglio grande più di quanto si creda perché penso a mio nonno. E penso che lui, oggi, sarebbe molto contento di  me”.

[LaStampa] Da “Specchio dei Tempi” altri due defibrillatori alle scuole di Cuneo

Articolo di Angelo Conti

Altri due defibrillatori automatici, donati da “Specchio dei Tempi” (fondazione sostenuta dai lettori de “La Stampa”), sono stati installati oggi (giovedì 24 gennaio) alle scuole Medie di via Bersezio e alle Elementari di viale Angeli a Cuneo. Un evento nell’ambito del progetto “Scuole Cuneo Cardioprotette”, del valore di 42 mila euro, comprensivo dei costi di manutenzione per 8 anni, dei corsi di formazione per gli insegnanti e di due ore di lezione agli alunni, sulle manovre di primo soccorso e utilizzo del defibrillatore (Dae). Entrambi gli strumenti sono stati montati vicino alle palestre degli istituti, frequentate di sera anche dalle società sportive.

-> Clicca qui per continuare a leggere l’articolo di Matteo Borgetto pubblicato oggi (24/01/19) su La Stampa 

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