Articolo di Angelo Conti

Articolo di Angelo Conti
Di Angelo Conti
Undici mesi dopo il sisma che ha colpito il Messico, provocando oltre 360 morti, molti dei quali bimbi che si trovavano in edifici scolastici fatiscenti, Specchio dei tempi ha inaugurato la scuola che ha ricostruito a Santa Catalina di Tochimilco, un piccolo centro abitato da un migliaio di poveri campesinos, a 2500 metri di altezza, sulle pendici dell’attivissimo vulcano Popocatepetl, a circa 100 chilometri da Puebla ed a 200 da Città del Messico. E’ la ventiseiesima scuola ricostruita dalla fondazione nella sua storia di solidarietà: una quindicina in Italia, le altre in pesi lontani (sempre dopo calamità naturali) come India, Sri Lanka, Thailandia, Bangla Desh ed adesso Messico.
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L’intervento di Tochimilco è stato reso possibile da una sottoscrizione popolare fra i lettori de La Stampa, lanciata lo scorso autunno. In questa zona gli edifici gravemente danneggiati erano la grande maggioranza e, fra essi, quasi tutte le scuole. I bambini avevano dovuto interrompere l’anno scolastico ad appena un mese dall’inizio e non erano poi più tornati sui banchi. La decisione di intervenire è maturata anche in considerazione del fatto che il terremoto in Messico aveva coinciso, il settembre scorso, con l’inaugurazione della scuola di Arquata del Tronto. “Ci era parso giusto – ha spiegato Lodovico Passerin d’Entreves, presidente della Fondazione La Stampa Specchio dei tempi – proprio in un momento di gioia per quei bambini italiani, essere anche vicini ai piccoli messicani, posti di fronte ad una durissima prova, per giunta in un paese dalle limitatissime risorse”.
La scelta era così caduta su Santa Catalina Cuilotepec una frazione sperduta, lontana diciassette difficili chilometri da Tochimilco, raggiungibile solo seguendo una viabilità tortuosa ed in più devastata dal terremoto. Nessun segnale, nè telefonico, nè televisivo, niente Internet. Il paese (500 abitanti nel centro, qualche centinaio sparsi per le campagne, agricoltori e piccoli allevatori) è disteso su un altipiano che sale lentamente da 2500 a 3450 metri. La scuola elementare (in Messico sette classi) è frequentata da un centinaio di studenti, fra i 6 ed i 13 anni, ed è composta da due diversi edifici, ad un piano. Il primo edificio, danneggiato ma recuperabile, ha goduto di una radicale ristrutturazione, oltre che di un opportuno consolidamento antisismico. Il secondo edificio, il più grande, del tutto irrecuperabile, è stato prima demolito e poi ricostruito. L’intervento, completamente sostenuto economicamente da Specchio dei tempi, ha avuto come partner tecnici le facoltà di Ingegneria e Architettura della Università BUAP di Puebla (progetto e direzioni lavori) e come partner logistico il GUS, Gruppo Umana Solidarietà di Macerata. Il controllo sul cantiere è stato garantito dagli inviati di Specchio dei tempi, che hanno condotto le trattative per l’affidamento dei lavori alla impresa Benitez. La tempistica del cantiere è stata puntualmente rispettata.
L’inaugurazione, alla presenza della presidente della Regione di Tochimilco, Albertana Calyeca Amelco, è stata una lunga festa popolare, culminata con una rodeo che ha visto scendere in pista giovani locali, impegnati a cavalcare i tori allevati sulle pendici del vulcano. In un mare di musica, riconoscenza e gioia.
Specchio dei tempi continuerà a stare in contatto con questa scuola con l’obiettivo di inserirla nel progetto “Connettiamo i bambini del mondo” che consente agli allievi delle scuole elementari costruite o ristrutturate o comunque assistite dalla fondazione in Italia e in paesi lontani di vedersi, parlarsi, scambiarsi informazioni e colmare curiosità. Abbattendo distanze e confini, creando così piccoli cittadini del mondo.
Articolo di Angelo Conti
Prevedibile e attesa, arriva la notizia del rientro nelle cantine del Moi di una trentina di profughi. In attesa di un ugualmente prevedibile rientro nella palazzina sgomberata, nonostante gli ingressi murati e le scale demolite. Con Specchio dei tempi, chi scrive ha realizzato insieme ad Acmos, Lvia e Istituto Comprensivo Pertini, un intervento di scolarizzazione sull’intera area ex Mercati Generali, il “Villaggio che cresce”, che, ancorché svolto esattamente all’ingresso delle palazzine occupate, non ha mai avuto la minima opposizione e ricevuto soltanto sorrisi. Al punto che Specchio, Acmos e Lvia sono poi passati, con il progetto “il villaggio che lavora”, ad un autentico piano di recupero degli occupanti più volenterosi a cui è stata offerta una sistemazione abitativa onesta e regolare e, da settembre, anche la frequenza gratuita in istituti professionali e, per uno di loro, addirittura quella dell’ultima classe del liceo scientifico. Una integrazione da realizzare attraverso lo studio e l’impegno. Con prospettive solide per il futuro. Partita bene, con numeri forzatamente modesti (noi siamo pur sempre una piccola fondazione) ma con soddisfazione di tutti.
L’esperienza che ho maturato al Moi mi fa dunque pensare che gli sgomberi attraverso la concessioni di decine e decine di alloggi di edilizia popolare o religiosa siano destinati a non risolvere nulla, magari facendo solo crescere la rabbia dei regolari (italiani e stranieri, molti realmente disperati) che da anni sono in lista di attesa per avere una casa. Piuttosto mi pare più percorribile la strada di una graduale integrazione, iniziando una opera di legittimazione delle occupazioni attraverso la proposta di affitti, inizialmente a canoni simbolici, così da trasformare l’illegalità in legalità. Una strada graduale, nemmeno semplice, con qualche incognita, ma che forse varrebbe la pena tentare. Proprio sulla falsariga di quanto Specchio sta attuando con “il viaggio che lavora”. Impegnandosi in umiltà, con attenzione, con lealtà, con trasparenza e senza troppi titoloni sui giornali.
(Per leggere l’articolo di Federico Genta, fai clic sulla foto con il tasto destro del mouse)
Grazie alla televisione nazionale messicana per questo servizio, davvero bello e da vedere.
Orgogliosi di essere stati utili anche lassù, a Santa Catarina, sul vulcano Popocatepetl.
di Angelo Conti
La Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi di Torino ha completato la ricostruzione della scuola primaria di Santa Catalina Cuilotepec, nel comune di Tochimilco, sulle pendici del vulcano Popocatépetl (alto 5500 metri, attivissimo e capace di frequenti eruzioni), a circa 100 chilometri da Puebla ed a 250 da Città del Messico. L’inaugurazione ufficiale è avvenuta ieri, domenica, il giorno prima dell’inizio delle scuole, che in Messico è fissato per oggi, lunedì 20 agosto.
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(Alcune delle immagini dell’inaugurazione di ieri)
L’intervento era stato deciso lo scorso inverno al termine di una serie di sopralluoghi condotti dalla Fondazione Specchio dei tempi in diversi comuni dell’area più colpita dal sisma del 19 settembre 2017, che aveva causato oltre 360 morti. In questa zona gli edifici gravemente danneggiati erano la grande maggioranza e, fra essi, quasi tutte le scuole. I bambini avevano dovuto interrompere l’anno scolastico ad appena un mese dall’inizio e erano più tornati sui banchi.
(Il progetto di Specchio dei tempi)
Santa Catalina Cuilotepec è una frazione sperduta, lontana diciassette terribili chilometri da Tochimilco, seguendo una viabilità tortuosa ed in più devastata dal terremoto. Nessun segnale, nè telefonico, nè televisivo, niente Internet. Il paese (500 abitanti nel centro, qualche centinaio sparsi per le campagne, tutti campesinos, molto poveri) è disteso su un altipiano che sale lentamente da 2500 a 3450 metri. La scuola elementare (in Messico sette classi) è frequentata da un centinaio di studenti, fra i 6 ed i 13 anni, ed è composta da due diversi edifici, ad un piano. Nel primo due aule, nel secondo due aule e la cucina. Il primo edificio, danneggiato ma recuperabile, ha goduto di una radicale ristrutturazione, oltre che di un opportuno consolidamento. Il secondo edificio, irrecuperabile, è stato prima demolito e poi ricostruito.
(Video di maggio, durante i lavori in corso)
L’intervento, completamente sostenuto economicamente da Specchio dei tempi. ha avuto come partner tecnici le facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università di Puebla (progetto e direzioni lavori) e come partner logistico il Gruppo Umana Solidarietà di Macerata. Il controllo sul cantiere è stato garantito dagli inviati di Specchio dei tempi, che hanno condotto le trattative per l’affidamento dei lavori alla impresa Benitez. La tempistica dei lavori, con il termine fin dall’inizio stimato per questo mese di agosto, è stato puntualmente rispettato. Domenica 19 i nostri piccoli amici messicani sono tornati a scuola. Ad attenderli anche noi di Specchio dei tempi, per una piccola festa, lassù sotto il vulcano.
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(La progressione dei lavori di ricostruzione della scuola)
di Angelo Conti
Torno in Messico per la terza volta in un anno. La prima, nell’ottobre scorso, era stata per individuare quale scuola ricostruire, dopo il sisma che il 15 settembre ne aveva distrutte una dozzina. E la scelta era caduta, come amiamo fare noi di Specchio dei tempi, sulla scuola del paese più povero e più difficile da raggiungere. Sotto un vulcano, a 2500 metri di altezza, a 2 ore da Puebla. Una scuola demolita dalle tremende scosse… Subito dopo abbiamo cominciato, con il prezioso e insostituibile contributo logistico del Gruppo Umana Solidarietà di Macerata, a scegliere i nostri partner: l’Università di Puebla per la progettazione e la direzione lavori, l’impresa Benitez per la costruzione. Obiettivamente le migliori soluzioni disponibili. E così a febbraio sono tornato laggiù, con Letizia Bellabarba del Gus, per presentare agli abitanti di Santa Catharina il progetto di quella che doveva diventare la loro scuola. La foto è di quel giorno, con i bambini. Poi sono seguiti centinaia di contatti, mail, planimetrie, fotografie, schizzi, varianti al progetto, sollecitazioni… Ma ora ci siamo: domani mi attende un lungo volo intercontinentale e domenica mattina l’inaugurazione ufficiale. Ce l’abbiamo fatta, nei tempi giusti, senza un giorno di ritardo. Già perché il 20 agosto è, in Messico, il primo giorno di scuola. E anche la nostra scuola sarà quindi pronta, già lunedì mattina, per accogliere i quasi 100 bambini che vivono in questa sperduta comunità, a 14 chilometri dalla bocca del l’attivissimo vulcano Popocateptl. Racconteremo loro dell’affetto e dell’amore di centinaia di italiani, in prevalenza torinesi, che lasceranno anche laggiù un segno indelebile di solidarietà, di condivisione, di affetto. Perché solo così si è davvero cittadini del mondo…
L’inizio dei lavori, il 7 febbraio
⇒ Da Arquata al terremoto del Messico, ecco perché siamo intervenuti
di Angelo Conti
Ci sono progetti e ci sono imprese. Nei primi il più delle volte basta metterci i soldi, nei secondi ci vuole assolutamente il cuore. E la scuola di Specchio dei tempi, ricostruita in 11 mesi dopo il devastante terremoto del 15 settembre scorso, a Santa Catarina di Tochimilco, a 2 ore da Puebla, a 2500 metri di altezza, a 14 chilometri dalla bocca (attivissima) del vulcano Popocateptl, ma soprattutto in una delle zone più povere dell’America Latina, è per noi un orgoglio. Domenica saremo lassù, con le autorità messicane, a celebrare un piccolo miracolo. Ma noi abbiamo sempre saputo che ce l’avremmo fatta. Avevamo vicino chi ci sostiene, e avevamo con noi i lettori de La Stampa, il supporto logistico del Gus di Macerata e la progettualità dell’Università di Puebla. Specchio dei tempi ha aperto la strada, ha messo risorse, passione e entusiasmo. E superato i mille ostacoli di una impresa in un paese difficile, oltre che lontano.
Oggi vi regaliamo e ci regaliamo questa splendida foto di qualche giorno fa, opera di Letizia Bellabarba del Gus: la nostra scuola, il vulcano innevato, il pennacchio di fumo dal cratere, il cantiere ormai alla sua conclusione. C’è tutto, anche per un momento di commozione….
⇒ Da Arquata al terremoto del Messico, ecco perché siamo intervenuti
?? “Che cosa fate per i terremotati del Centro Italia?”
Abbiamo già realizzato la scuola di Arquata, stiamo realizzando la palestra, sarà pronta il 19 settembre:
segui I LAVORI PER LA PALESTRA DI ARQUATA
di Angelo Conti
Nei giorni scorsi Specchio dei tempi ha consegnato 22 tonnellate di aiuti umanitari ai profughi di Kobane e di Afrin. Kobane è la cittadina siriana conquistata tre anni fa dall’Isis e poi faticosamente riconquistata dai peshmerga curdi. Afrin è stata invece, nei mesi scorsi, assaltata e bombardata dall’esercito turco che ha messo in fuga civili e curdi che la difendevano. Moltissimi degli abitanti di questi due centri vivono in campi profughi o in abitazioni di fortuna.
Nello specifico Specchio dei tempi ha loro consegnato:
– 10 tonnellate di riso;
– 500kg di tè;
– 4 tonnellate di lenticchie;
– 2 di zucchero;
– 2000 bottiglie di olio di semi;
– una tonnellata di salsa di pomodoro;
– 1200 pacchi di pasta;
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Le derrate sono state consegnate a Kobane alla Commissione Afrin, che si occupa di prestare soccorso alla popolazione sfollata di Afrin, sia nei campi profughi di Serdem e Berxwedan -nella regione di Shebha-, sia nella città stessa di Kobane.
I generi alimentari sono stati acquistati in Siria, nella regione di Qamishlo, al fine di tenere bassi i costi dell’operazione e di consegnare quindi un maggior numero di tonnellate di aiuti; i generi acquistati sono tutti a lunga conservazione e costituiscono la base delle abitudini alimentari locali.
La popolazione sfollata continua a necessitare di sostegno soprattutto per quel che riguarda il cibo, medicine e assistenza medica. La comunità internazionale non ha ancora dato le risposte necessarie. La maggioranza della popolazione alloggia in condizioni di fortuna e riesce ad andare avanti solo grazie alla solidarietà della comunità, già severamente colpita da lunghi anni di guerra e distruzione.
Grazie al GUS (Gruppo Umana Solidarietà) per la collaborazione logistica.
⇒ Il progetto con cui Specchio dei tempi aiuta i bambini curdi dei campi profughi vicino a Erbil
Articolo di Angelo Conti
In ogni grande impresa ci sono anche i dettagli. E così, eccoci qua a raccontarvi dell’epidemia di pidocchi che ha colpito le nostre bambine del Children Village di Ibbawale, in Sri Lanka. Laggiù non è sempre facile trovare prodotti adatti a disinfestazioni di questo tipo e così Specchio dei tempi ha chiesto aiuto alla Farmacia Sacro Cuore di via Nizza a Torino che ci ha dato una mano, prima con la consulenza, poi con la fornitura gratuita di parte dei prodotti. L’intervento è stato così rapido ed efficace. Nonostante i pidocchi cingalesi siano davvero un po’… speciali. Bello trovare condivisione e solidarietà, anche nelle piccole cose. Nelle foto l’intervento sul campo.
Articolo di Angelo Conti
La palestra di Specchio dei tempi ad Arquata sta diventando sempre più una palestra. Lo dimostrano le immagini di questa mattina: lavori rapidi e precisi. Specchio dei tempi è in campo con i migliori: Wof Haus Vipiteno, Buildings Torino, Impresa Fontana-Quaglia Ascoli Piceno.
Inaugurazione confermatissima il 19 settembre.
Orgogliosi per un lavoro fatto bene.
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di Angelo Conti
Specchio dei tempi, in un progetto condiviso con Acea e Rotary Pinerolo, aprirà uno Specchio Point anche a Pinerolo, dopo quello di Torino (in via Santa Maria 6) operativo dallo scorso novembre. Si tratterà di un locale ove verranno accolte, una volta la settimana, le richieste delle famiglie più in difficoltà. L’obiettivo è quello di intervenire soprattutto nel sostenere il pagamento di utenze ed affitti. La sede di Specchio a Pinerolo sarà in Pazza San Donato 2, cioè nella centralissima Piazza del Duomo. L’inizio dell’attività è previsto entro la fine di settembre. Sarà una location dove verranno programmate anche numerose altre iniziative, utili alla cittadinanza. E dove sarà anche possibile effettuare donazioni a favore della fondazione.
di Angelo Conti
Fra 16 giorni inaugureremo, a Santa Catarina di Tochimilco in Messico, la scuola primaria che la Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi ha ricostruito dopo il terremoto di 11 mesi fa. Orgogliosi di essere riusciti a ridare, in tempi brevi, una scuola sicura e moderna ai cento bambini che vivono lassù, a 2500 metri, sulle pendici dell'(attivissimo) vulcano Popocatepetl, non lontano da Puebla. Questo è il video girato nei giorni scorsi sul cantiere. Come sempre in Messico, si lavora in mezzo a tanta musica. Grazie al Gus, Gruppo Umana Solidarietà, ed all’Università di Puebla, nostri partner in questa avventura. Si può ancora donare con un clic qui!