Stasera tango internazionale per le cliniche mobili in Myanmar

Articolo pubblicato su La Stampa del 7 ottobre 2019

Stasera tango e solidarietà con i ballerini della compagnia colombiana Compañia A Puro Tango che si esibiranno al Teatro Gioiello di via Cristoforo Colombo 31, alle 21. Un evento di beneficenza che ha lo scopo di finanziare le attività di Medacross (di cui Specchio dei tempi è main sponsor) in Myanmar. La compagnia Compañia A Puro Tango arriva in Europa proponendo un percorso emotivo dal tango tradizionale a quello contemporaneo e moderno.

La compagnia di Medellín si esibisce per finanziare l’attività sanitaria di Medacross che opera nel distretto di Kawthaung, un territorio rurale stretto tra il confine con la Thailandia e il mare delle Andamane. Proprio in questa zona Medacross e Specchio dei tempi hanno lanciato nel marzo 2019 il progetto della Clinica Mobile, un fuoristrada adeguatamente attrezzato che consente ora di raggiungere 6 siti rurali lontani dalle strutture mediche.
Negli ultimi mesi è stata assicurata assistenza a oltre 1300 persone.

Lo spettacolo è sold out.

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Stamattina al Regina Margherita per aiutare bambina colpita da leucemia

Di Angelo Conti

Questa mattina, a nome dei nostri donors, Specchio dei tempi è intervenuto al Regina Margherita per incontrare ed aiutare la mamma di una bambina di 11 anni, pinerolese, iscritta alla prima media presso la scuola Silvio Pellico, colpita da una grave forma di leucemia. La bimba, che si chiama Reiana, da ben 78 giorni sta sostenendo un severo ciclo di cure e di chemioterapia che potrebbe essere propedeutica ad un trapianto di midollo. “I medici al momento – spiega la mamma Monica (che si era rivolta allo Specchio Point di Pinerolo) – non si sbilanciano. Parlano di qualche segno di miglioramento, ma siamo stremati da questi 78 giorni di cura. Tutti i giorni dobbiamo spostarci da Pinerolo a Torino e poi tornare. Mio marito, che è un operaio, si è messo in congedo per poterci accompagnare. Inoltre dobbiamo pagare tutti i farmaci in fascia C. Non ho più i soldi per l’affitto e sono rimasta indietro”. L’intervento economico di Specchio dei tempi a favore di questa sfortunata famiglia è stato immediato.

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Il 15 novembre vi raccontiamo di noi

C’è un giorno, ogni anno, in cui Specchio dei tempi si racconta. Racconta le cose che ha fatto, quelle a cui sta lavorando e anche i suoi sogni. E’ il giorno dello “Specchio Day”, che ha come sottotitolo “Le mille storie di Specchio dei tempi”. Quest’anno ve le racconteremo venerdì 15 novembre al Conservatorio di piazza Bodoni, dalle 17,30. Il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves e il direttore de La Stampa Maurizio Molinari ripercorreranno la storia della fondazione più amata dai torinesi, una storia che comincia nel 1890, sulla Gazzetta Piemontese, dove un gruppo di giornalisti solidali si inventò La Carità del Sabato, la sigla antesignana di quella che poi sarebbe diventato lo Specchio dei tempi di oggi, assumendo il nome attuale 65 anni fa. Una storia che parla di tragedie e di dolore a cui la solidarietà ha cercato, sempre, di portare sollievo e speranza. Dal terremoto del Friuli, alla sciagura del Vajont sino al recente terremoto del centro Italia, che ci vede attivissimi ancora oggi.

L’incontro, che una durata prevista di 70 minuti, proporrà una carrellata di video, fotografia ed interviste con protagonisti gli uomini che realizzano tutti gli interventi solidali della fondazione, ed i suoi 64 progetti attivi. Fra gli ospiti anche Barbara Bonansea, la centravanti che è anche testimonial di Specchio dei tempi, da volontaria convinta e appassionata, nella ricostruzione del Day Hospital Oncologico del Sant’Anna, per la quale è tuttora aperta una sottoscrizione popolare.

Venerdì 15 sarà anche il momento della presentazione del calendario 2020 di Specchio dei tempi, uno strumento tradizionale per accompagnare lo scorrere del tempo nel ricordo, mese per mese, delle iniziative solidali. Sarà un regalo per tutti coloro sceglieranno di essere con noi.

L’ingresso è gratuito e libero a tutti.
E’ però necessaria una registrazione allo 0115629708 oppure scrivendo all’indirizzo mail specchiodeitempi@agenziauno.com.

500 bimbi "a casa dei maghi", un progetto per le scuole pensando alle famiglie più sfortunate

Di Angelo Conti

La magia non è fatta di miracoli, ma di arte, abilità, destrezza. Una rilettura delle fantasie di Harry Potter con gli occhi della razionalità, ma senza rinunciare all’emozione, è quanto propongono Specchio dei tempi e il Circolo Amici della Magia a 500 allievi delle quarte e quinte elementari torinesi. E poi, ad un migliaio di spettatori, in un evento, lo “Specchio magico”, che verrà proposto alla fine di aprile in un grande teatro cittadino.
Il progetto “A casa dei maghi” è stato messo a punto, d’intesa con il presidente del Circolo, Marco Aimone, per avvicinare i bambini delle scuole al mondo della magia attraverso un percorso che passa dalla informazione storica, all’evoluzione delle tecniche dell’illusionismo sino alla condivisione di alcuni semplici trucchi, per divertire e stupire mamme e amici, una volta tornati a casa. Ovviamente a titolo completamente gratuito per le scuole partecipanti.

L’evento conclusivo, e cioè lo spettacolo teatrale, avrà come obiettivo, attraverso il piccolo costo del biglietto di ingresso, la raccolta fondi per il progetto “Madri e figli in difficoltà” di Specchio dei tempi, che aiuta ogni giorno 100 mamme sole ed i loro circa 170 bambini. Con una serie di iniziative che vanno dai buoni spesa alla formazione professionale, ai corsi di avviamento al lavoro, all’assistenza domestica, sino alle consulenze sul tema della casa e della genitorialità. Da qualche settimana sono anche iniziati, nei locali di Lombroso16, gli intrattenimenti per i bambini, per dare anche ai piccoli più sfortunati l’occasione di vivere momenti sereni.
Il programma si svilupperà fra febbraio e metà aprile per le visite alla “casa dei maghi”, mentre lo spettacolo conclusivo di magia è previsto nell’ultima quindicina di aprile.

Presto tutti i dettagli e le informazioni per le scuole interessate ad aderire al programma di visite al circolo (che è ovviamente un regalo di Specchio dei tempi, e quindi gratuito).

 

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Incontri con Specchio e con i nuovi modi di fare giornalismo

Di Angelo Conti

Specchio dei tempi, su richiesta e a titolo gratuito, offre a scuole, associazioni, sedi di università popolari e della Terza Età, la possibilità di organizzare incontri sui temi della solidarietà e del giornalismo.
Gli incontri, durata massima 2 ore, vengono condotti da un giornalista de La Stampa. Può essere, su richiesta, un cronista, un inviato, un inviato di guerra, un esperto del “politico”, il curatore della rubrica delle lettere “Specchio dei tempi”. E’ anche possibile incontrare un giornalista esperto nella comunicazione digitale, con approfondimenti sull’utilizzo dei social media. Disponibile anche un giornalista videomaker, per un confronto sui contenuti e sulle tecniche dei vidoreportage.
Ogni evento comprende la proiezione di video e di contenuti multimediali.
Tutti gli incontri prevedono anche una introduzione di 10 minuti sulle attività della Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi.
Info: specchiotempi@lastampa.it

Tredicesime, la storia di Mirella: "Cacciata dalla Libia ho affrontato una vita difficile"

Di Beppe Minello
Pubblicato su La Stampa il 24 ottobre 2018

Mirella ha 71 anni, 4 figli che, dice, «vede regolarmente» ma che hanno i loro problemi («Non tutti hanno un lavoro»), che le hanno dato «8 nipoti!». In lei s’intuisce una bellezza ormai sfiorita. Non deve avere avuto una vita facile, Mirella. Ricorda quando si è sposata («Il 16 luglio 1966, avevo 18 anni») ma il marito «Non lavorava, beveva,mi…» e con la mano fa il gesto delle percosse. Come abbia tirato avanti e cresciuto 4 figli è cosa che lei non vuole approfondire.

La realtà è che oggi Mirella sopravvive, è il caso di dirlo, con «la Sociale», come dice lei. Che significa non concedersi mai nulla, rinviare cure e interventi necessari per la sua cervicale dolorante. Il suo rifugio è la piccola casa popolare dove vive da sempre e dov’è arrivata adolescente con i genitori e i tre fratelli cacciati dalla Libia di Gheddafi. Dove l’unico tesoroè la tv, con «i tanti film, soprattutto d’amore».  La Tredicesima è una voce importante del suo bilancio di fine anno, un piccolo momento di serenità.

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Di Angelo Conti
Nella foto la piccola Maria Diana Lauri

Il CdA di Specchio dei tempi ha deciso di aiutare, anche concretamente, il ritorno alla vita di Arquata del Tronto donando un assegno di 2000 euro ai genitori di tutti i bambini nati in famiglie residenti nel comune terremotato. Dopo aver consegnato, un mese fa, il primo “dono” a Maria Diana Lauri, subito dopo sono nati altri tre bambini: Beatrice Ciampanella, Francesco Paci e Mario Lauri. In queste ore stanno partendo i nostri bonifici anche per i loro genitori.
Contenti di sostenere la ripresa di Arquata del Tronto, comune che ha dovuto contare 51 morti nel terremoto di tre anni fa, a suo tempo completamente evacuato. Specchio dei tempi ha già donato al comune marchigiano l’intero plesso scolastico e la palestra.

 

 

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Tredicesime dell'Amicizia, da quest'anno anche in provincia di Savona

Articolo pubblicato su La Stampa il 17 ottobre 2019

Le Tredicesime dell’Amicizia, da quest’anno, verranno distribuite anche a Savona. Rappresentano il più consolidato ed amato tra i tanti progetti della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi: nate 44 fa a Torino, per volontà di un giornalista de La Stampa, Marco Marello, e suor Pierana, volevano rappresentare un aiuto concreto agli anziani più poveri, piuù deboli e indifesi, soprattutto sotto Natale quando bisogna fare i conti col freddo, i costi del riscaldamento, le malattie, la solitudine, le paure. Inizialmente i beneficiari furono 30, ma pian piano il numero è salito, fino agli attuali 2.000. Come è salito l’assegno che viene loro donato: oggi 500 euro.

Le condizioni sono che i beneficiari abbiano superato il 65 anni, godano di pensione minima e vivano soli. Le richieste devono essere corredate da ISEE in corso di validità, documento di identità, numero di telefono, documento attestante la residenza (una qualsiasi bolletta recente non pagata o il contratto di affitto). Da quest’anno l’iniziativa di Specchio dei tempi si rivolgerà anche alle province piemontesi ed a quella di Savona, tradizionalmente molto vicina ai torinesi. In ognuna di essere verranno distribuite almeno 50 tredicesime (per una spesa da parte di Specchio dei tempi di 25.000 euro ciascuna) che potranno salire di numero in base agli esiti della sottoscrizione popolare associata all’iniziativa.

Specchio dei tempi sarà presente nella Redazione di Savona de La Stampa oggi, giovedì 17 ottobre, dalle 17,30 alle 19, a disposizione di privati oppure enti ed associazioni benefiche che volessero conoscere le modalità di erogazione degli aiuti. Eventuali contatti saranno, in questo orario, possibili anche via telefono, al numero della redazione di Savona.

Come Donare?

Per aderire alla sottoscrizione è possibile utilizzare uno di questi canali, indirizzando le donazioni con la causale: Fondo 500. E’ possibile contribuire con un bonifico sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, IBAN IT67 L0306909 6061 0000 0117 200. Oppure tramite conto corrente postale numero 1035683943 intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi. O ancora agli sportelli La Stampa in via Lugaro 21 dalle 9,30 alle 13 e dalle 14 alle 17 (sabato e domenica chiuso). È possibile versare anche presso lo Specchio point di via Santa Maria 6, aperto dal lunedì al sabato e presso l’Agenzia Torino Castello di Reale Mutua in piazza Castello 113 (8,30-12,30; 14,45-18). Oppure, con carte di credito, qui sul sito o utilizzando l’applicazione Satispay.

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L'impegno sociale di Acmos, "i giovani in prima linea"

Articolo di Angelo Conti

Ci sono 200 ragazzi di Torino che hanno scelto l’impegno sociale per cercare di cambiare un po’ il mondo, un po’ la città, un po’ il futuro di tutti. E lo fanno nelle scuole e nelle strade, con slancio crescente, nonostante i tagli delle risorse pubbliche e nonostante la sempre maggior complessità del tessuto sociale. Sono i ragazzi di Acmos. Nata vent’anni fa, l’associazione celebra in questi giorni il suo compleanno, anche con una tre giorni (da martedì a giovedì in corso Trapani 91, al Gruppo Abele) di riflessione, di confronto e di studio.  Con interventi prestigiosi: da don Luigi Ciotti a Paolo Bianchini, da Laura Boldrini a Maria Teresa Martinengo.

“Abbiamo scelto – spiega il presidente di Acmos, Diego Montemagno – di non trasformare questa ricorrenza in qualcosa di immobile, una sorta di museo fatto solo per ricordare, ma in un momento per confrontarci e costruire. Interrogandoci sulle nuove frontiere di un impegno come il nostro. Partendo dai mali di questi anni, a cominciare dalla rinuncia alla vita e dalla dilagante depressione.  Purtroppo malesseri diffusi anche nella generazione più giovane, quella che ormai vede il futuro come una minaccia, non più come una promessa.”.

E da lì il passo verso la scuola: “L’assenza di speranza è il principale motivo della dispersione scolastica, un fenomeno che noi abbiamo sempre messo in primo piano. Anche con i progetti ideati e realizzati con Fondazione Specchio dei tempi nell’area dell’ex Moi, di Madonna di Campagna e di Barriera di Milano. E con quelli nostri più tradizionali, soprattutto nelle scuole superiori. Vogliamo dare motivi ai ragazzi per studiare, per crescere. Ci rendiamo conto del loro disorientamento verso un mondo ancora permeato dall’ascesa per relazioni, dalla cultura mafiosa, dall’impiego su raccomandazione. Dobbiamo costruire e mostrare una strada diversa”.

Acmos ha scelto fin dai primi anni di vita l’antimafia sociale come ambito d’impegno: ”Per questo aderiamo e sosteniamo Libera in Piemonte, facciamo percorsi di educazione alla legalità nelle scuole e gestiamo tre beni confiscati alle mafie: Cascina “Carla e Bruno Caccia” a San Sebastiano da Po, dove c’è una comunità di giovani e una produzione agricola, Cascina “Arzilla” a Volvera, polo educativo, il Performing Media Lab in Via Salgari 7 a Torino, ex officina ora spazio espositivo per artisti e polo creativo”.

L’azione di Acmos passa attraverso un lavoro condiviso: “Abbiamo molto insistito, in questi 20 anni, sull’organizzazione delle persone in collettivi, i cosiddetti gruppi intermedi della società.  Abbiamo scommesso sulla convinzione che sia più facile trovare persino la felicità, se la si rincorre insieme. Facendo politica sì, ma lontano dai partiti.  Sempre con spirito critico, ma cercando la partecipazione.  Con posizioni a volte anche non scontate. Un esempio quella sul fenomeno dei Fridays for Future. Dove notiamo che ci sono i ragazzi della base, quelli dei cortei, e poi c’è Greta che parla all’Onu. In mezzo non c’è niente, non c’è organizzazione. Il risultato è che ne esce danneggiata la democrazia”.

Quale sarà il domani di Acmos? “Continuerà ad esistere sino a quando l’analisi dei mali sarà condivisa, sino a quando sarà uno strumento per aggregare giovani. Oggi siamo in 200, con un presidente, un consiglio direttivo giovanissimo (età media di poco sopra i 25 anni), un comitato etico. Siamo strutturati in quattro ambiti di azione, che si ritrovano ogni settimana per realizzare una formazione permanente.  Gli ambiti si occupano del Movimento, della Scuola, del DAI (Diventare Adulti Insieme) e del Meridiano d’Europa (per connettere la nostra realtà a quelle analoghe di altri paesi)”.

Per chiudere una considerazione sulle attività con la fondazione dei lettori de La Stampa: “Siamo contenti – conclude Diego Montemagno – dei tanti progetti, alcuni non semplici,  sviluppati negli ultimi quattro anni con Specchio dei tempi. Siamo orgogliosi che altri, apparentemente lontani dal nostro mondo, abbiano messo a fuoco il ruolo di Acmos, la nostra utilità e la nostra capacità nel perseguire obiettivi. Realtà difficili, come quella in cui ci muoviamo a Torino, hanno bisogno di condivisione. Di risorse, ma anche di stimoli, di dialogo, di voglia di conoscersi e di crescere insieme. E’ quanto ci lega a Specchio dei tempi”.

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Tornano le Tredicesime dell'Amicizia, Specchio aiuta gli anziani in difficoltà

Articolo di Angelo Conti pubblicato su La Stampa il 14 ottobre 2019

Cominceremo già la settimana prossima, a distribuire le Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi, ripetendo così una iniziativa che conta 43 edizioni, oltre 71.495 aiuti consegnati, una raccolta pari a quasi 28 milioni di euro. Nata nel 1976 da una richiesta della leggendaria suor Pierina, ancora attiva nei quartieri più degradati, da allora è stato un appuntamento che Specchio dei tempi ha riproposto ogni anno. La prossima sarà l’edizione numero 44.
Sottoscrizione che ha maggiore valore e maggior peso soprattutto negli anni difficili, in cui la crisi colpisce i più deboli, innanzitutto gli anziani. Persone che si trovano, spesso, con una pensione minima, inadeguata di fronte alle maggiori spese. In più sono “senza voce”: non riescono né a protestare, né a lamentarsi. Spesso dissimulano grandi povertà con tratti di orgoglio.

Molte richieste sono già arrivate, altre le seguiranno (è possibile consegnarle, tutte le mattine dalle 9 alle 13, anche allo Specchio Point di via Santa Maria 6). Richieste a volte espresse con frasi disperate, altre volte con la ritrosia di chi non avrebbe mai voluto chiedere. Sull’altro piatto della bilancia ecco l’affetto della città e dei lettori de “La Stampa”.

Il primo assegno fu, nel 1976, di 30.000 lire, versato a trenta anziani. Una cifra che oggi pari piccolissima ma che allora consentiva di acquistare il carbone per tutto l’inverno. L’assegno fu portato a 50.000 lire, poi a 100 e crebbe fino alle 700 mila lire del ’98. Con l’avvento dell’euro la cifra divenne 360 euro, sino al 2003 quando fu elevata a 400 euro. Oggi il contributo è salito a 500 euro. Con il passare del tempo, il numero degli anziani beneficiati ha raggiunto quota 2000. Quest’anno allargheremo il nostro raggio d’azione alle altre province piemontesi.

Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia è in programma anche il Concerto di Natale, il 12 dicembre all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto. Sul palco ci sarà Ezio Bosso, i biglietti sono in vendita su ticketone.

Come donare?

Per aderire alla sottoscrizione è possibile utilizzare uno di questi canali, indirizzando le donazioni con la causale: Fondo 500. E’ possibile contribuire con un bonifico sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, IBAN IT67 L0306909 6061 0000 0117 200. Oppure tramite conto corrente postale numero 1035683943 intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi. O ancora agli sportelli La Stampa in via Lugaro 21 dalle 9,30 alle 13 e dalle 14 alle 17 (sabato e domenica chiuso). È possibile versare anche presso lo Specchio point di via Santa Maria 6, aperto dal lunedì al sabato e presso l’Agenzia Torino Castello di Reale Mutua in piazza Castello 113 (8,30-12,30; 14,45-18). Oppure, con carte di credito, qui sul sito o utilizzando l’applicazione Satispay.

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Le lettura per anziani di Specchio affidate a Binaria/Gruppo Abele

Di Angelo Conti

Il prossimo Consiglio di Amministrazione di Specchio dei tempi esaminerà il progetto che abbiamo messo a punto stamattina con Binaria per riproporre anche nel 2020 il programma di letture rivolte agli anziani delle case di riposo. Agli anziani proporremo la lettura di libri tradizionali, di titoli appena usciti e, novità per il prossimo anno, anche le lettere di Specchio dei tempi ed articoli di giornale.

A scuola con Daisy, tra biscotti e carezze: la pet therapy di Specchio alla Andersen

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 10 ottobre 2019

“Benvenuta Daisy”. Ieri mattina, alla scuola dell’infanzia Andersen, la scritta campeggiava nell’androne della scuola. Lei, Daisy, 6 anni, immacolata golden retriever, sarà la protagonista del primo ciclo di pet therapy che parte, in questo anno scolastico, in 15 scuole torinesi: dovrà aiutare un bambino di 5 anni, fortemente ipovedente, a trovare un legame più forte con i suoi compagni. L’iniziativa, finanziata da Specchio dei tempi, è rivolta ai bambini con problemi che frequentano le scuole d’infanzia e primaria della città: quest’anno scolastico verrà compiuto anche un test su allievi delle scuole superiori. Alla Andersen, ad accogliere Daisy e Specchio dei tempi, c’era la dirigente scolastica Maria Antonietta Roma, entusiasta del progetto: «Sono una neo preside ma ho lavorato a lungo, da docente, quando ero al Liceo Cavour, con Specchio dei tempi, nel settore dell’alternanza scolastica. Sono felice che quanto fatto di bello allora, possa continuare in questa nuova iniziativa».

Il progetto è realizzato dall’Associazione Aslan, la cui presidente è Antonia Tarantini, pedagogista: «Le richieste erano state molte di più, ma abbiamo dovuto scegliere, anche in relazione al tipo di disabilità che presentavano i bambini ed i ragazzi da aiutare. Ogni ciclo prevede 8 incontri della durata di 1 ora. I vari cicli si svilupperemo gradualmente da ottobre a giugno». Alla Andersen seguiranno la Gobetti (primaria, da oggi, 10 ottobre), il Colombatto (secondaria, dal 16 ottobre), la Scalarandi (primaria, dal 16 ottobre). Poi la Kennedy (primaria), la Salgari (primaria), la Berta (primaria), la Walt Disney (infanzia), Freinet Rivoli (primaria), Regina Margherita (superiore), Padre Gemelli (primaria), Margherita di Savoia (primaria), Torino II (primaria), San Mauro (primaria), Chiovini (primaria).

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(Foto di Daniele Solavaggione)

«Nel progetto sono coinvolti pedagogisti, psicologi, veterinari, coadiutori ed otto magnifici cani”. Intanto il piccolo M., 5 anni, ipovedente, ieri ha incontrato Daisy per la prima volta, gli ha offerto i “doni” preparati da tutte le sezioni della scuola d’infanzia, biscotti per cani compresi. Con lei e la sua conduttrice, Vivienne Fantone, ha cominciato un percorso che lo porterà a presentare il “suo” cane a tutta la classe. La sua maestra, Mary Zufolino, ieri lo ha accompagnato nei primi passi di questa avventura.

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