In ogni grande impresa ci sono anche i dettagli. E così, eccoci qua a raccontarvi dell’epidemia di pidocchi che ha colpito le nostre bambine del Children Village di Ibbawale, in Sri Lanka. Laggiù non è sempre facile trovare prodotti adatti a disinfestazioni di questo tipo e così Specchio dei tempi ha chiesto aiuto alla Farmacia Sacro Cuore di via Nizza a Torino che ci ha dato una mano, prima con la consulenza, poi con la fornitura gratuita di parte dei prodotti. L’intervento è stato così rapido ed efficace. Nonostante i pidocchi cingalesi siano davvero un po’… speciali. Bello trovare condivisione e solidarietà, anche nelle piccole cose. Nelle foto l’intervento sul campo.
Dall’ambulatorio in Myanmar alla scuola sotto il vulcano Popocatépetl in Messico, dal villaggio per le bambine abusate dello Sri Lanka alle aule nei campi profughi in Kurdistan, per dare una speranza ai bimbi curdi scampati all’Isis. Specchio dei tempi impiega il 90% delle donazioni a Torino e in Italia ma è presente in otto paesi del mondo, con progetti dedicati in modo particolare ai più piccoli. L’ultimo sogno è ampliare l’ospedale pediatrico di Hargheisa, in Somalia, che la fondazione de “La Stampa” ha inaugurato nel 2013. Da allora sono stati curati 55 mila bambini, ma tante altre vite si sarebbero potute salvare se ci fosse stata anche una neonatologia. “Specchio” ha deciso di costruirla e di proseguire la sua attività nel paese almeno fino al 2021.
Si può sostenere il progetto con un clic VAI ALLA CAMPAGNADONA ORA
? Servizi di Lucia Caretti e Angelo Conti.
? Immagini di Daniele Solavaggione (Reporters) e Punto Rec.
Questo servizio è stato realizzato in occasione dello “Specchio Day” del 23 maggio, a Torino. Qui il racconto della serata.
Sbarcando a Malpensa, mi è difficile non tornare alle emozioni di questi giorni in Sri Lanka . E vorrei condividere con i lettori de La Stampa, a cui Specchio dei tempi deve le risorse per tutti i suoi interventi anche laggiù, il sorriso di Kumari e la serenità di Ouadini. Due delle bimbe che assistiamo nel nostro villaggio di Ibbawale. Insieme, voi lettori e noi di Specchio, facciamo cose bellissime e la vostra fiducia merita tutto il nostro impegno e la nostra dedizione. La fatica, di fronte a questi volti, non sarà mai una opzione. Grazie.
I monaci buddhisti sono partner e garanti di fronte ai tribunali cingalesi dell’intervento a favore delle bambine più sfortunate che Specchio dei tempi e Gus svolgono in Sri Lanka da otto anni. Così è stato normale incontrare, ieri a Matara, il monaco Ratanasare, l’autorità religiosa di questa provincia cingalese, per pianificare insieme il futuro del progetto anche nell’ottica di un aumento del numero delle piccole assistite. È stata anche l’occasione per una breve cerimonia volta a cementare la nostra forte amicizia con la condivisione di qualcuno dei miei sogni.
Dall’ambulatorio in Myanmar alla scuola sotto il vulcano Popocatépetl in Messico, dal villaggio per le bambine abusate dello Sri Lanka alle aule nei campi profughi in Kurdistan, per dare una speranza ai bimbi curdi scampati all’Isis. Specchio dei tempi impiega il 90% delle donazioni a Torino e in Italia ma è presente in otto paesi del mondo, con progetti dedicati in modo particolare ai più piccoli. L’ultimo sogno è ampliare l’ospedale pediatrico di Hargheisa, in Somalia, che la fondazione de “La Stampa” ha inaugurato nel 2013. Da allora sono stati curati 55 mila bambini, ma tante altre vite si sarebbero potute salvare se ci fosse stata anche una neonatologia. “Specchio” ha deciso di costruirla e di proseguire la sua attività nel paese almeno fino al 2021. Il reparto sarà pronto per la prossima estate.
Oltre 50 milioni di euro raccolti in 63 anni, 25 scuole ricostruite in tutto il mondo, 2000 anziani soli aiutati ogni Natale, 12 famiglie aiutate ogni mattina nel nuovo sportello di via Santa Maria 6/h. E poi quattro reparti ristrutturati all’ospedale Regina Margherita, 300 defibrillatori donati, 500 over 60 formati con i corsi di smartphone per combattere l’esclusione digitale. È impossibile citare tutti i numeri di Specchio dei tempi: con oltre 70 progetti attivi e finanziati grazie alla generosità dei lettori, la fondazione de La Stampa è una macchina della solidarietà che opera in tutti gli ambiti del disagio sociale con efficienza e trasparenza. Per spiegare come vengono impiegate le offerte, Specchio ha voluto raccontare ai torinesi le sue «mille storie», con una serata al Piccolo Regio. Ecco un video che le riassume.
Ci sono coincidenze belle, che riempiono il cuore. Come quella di aver trovato, questa mattina, aprendo il pc qui alla Fondazione Specchio dei tempi (non stupitevi troppo… noi lavoriamo anche a Pasqua), una mail del Gruppo Umana Solidarietà con le foto scattate ieri a Dhuok, nel Kurdistan iracheno, dove Specchio ha attrezzato (con il Gus partner logistico)due strutture ludico-educative, frequentate da decine di piccoli curdi yazidi, sfuggiti l’anno scorso ai soprusi ed alle violenze dell’Isis nella zona di Mosul. Con questi bambini è in corso un programma di recupero dopo il pesante indottrinamento subìto. Difficile per i maschi, a cui era stato insegnato anche a fare la guerra, ma non meno semplice con le bambine, considerato che fra loro ci sono le vittime di inaudite violenze. Noi lavoriamo qui anche oggi, che non è ovviamente una festività in Kurdistan. Siamo vicini ai curdi, da sempre, soprattutto alle coraggiosissime donne, straordinarie nella vita e anche in battaglia.
Oggi è la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne. E oggi troverete media e social colmi di riflessioni, notizie, dichiarazioni di intenti. Oggi tutti contro la violenza. E domani? Dopodomani? Fra un mese?
Un impegno vero è per sempre. E noi della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi lo sappiamo benissimo. Così, da 6 anni, ospitiamo decine di bambine e ragazze vittime di violenze nel nostro villaggio di Ibbawale in Sri Lanka. Cinque case famiglie, capacità sino a 50 letti, in otto edifici costruiti in mezzo ad una piantagione di cannella, all’estremo sud del Paese.
Questo villaggio era nato subito dopo lo tsunami, dodici anni fa, per ospitare i malati di dengue. Ha avuto finalità sanitarie per cinque anni, poi è stato riconvertito in una struttura assistenziale per le bambine e le ragazze che vengono allontanate dalle famiglie, dopo essere state vittime di abusi, dai tribunali del sud di quel Paese. Noi, insieme ai monaci buddisti ed ovviamente insieme al Gruppo Umana Solidarietà (nostro partner logistico sin dal primo intervento in Sri Lanka), garantiamo a queste sfortunate ragazze una casa, il vitto, l’istruzione, una formazione scolastica e professionale. Ogni giorno, tutti i giorni.
In questo villaggio sono passate e ci sono bambine piccolissime, alcune di appena 5 anni. Una parte di loro viene gradatamente poi reinserita nella loro comunità (magari affidata a parenti), ma una parte cospicua resta con noi per molto tempo. Sono quelle ragazze che accompagneremo sino ai 18 anni, per poi cercare di inserirle in modo corretto nel mondo del lavoro. Anche attraverso accordi con aziende e catene alberghiere.
Un intervento assolutamente concreto che Specchio dei tempi segue con grande attenzione, assumendosi gli oneri e partecipando a tutte le scelte necessarie alla conduzione di una comunità complessa e delicata, nella quale lavorano una decina di dipendenti locali e un gruppetto di volontarie italiane, in questo momento tre. Qui, negli anni passati, abbiamo goduto del contributo anche di giovane volontarie del Servizio Civile, che torneranno la prossima primavera.
“Crediamo – ha spiegato il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves – che questo intervento sia un fiore all’occhiello per la nostra fondazione. Ci mettiamo affetto, amore, esperienza, serietà. Insomma, ci mettiamo il cuore. Quello dei lettori de La Stampa”.
Paolo, Letizia ed io stasera siamo proprio sfatti. In pratica non dormiamo da 40 ore… Ma oggi, nostro primo giorno in Sri Lanka, l’abbiamo passato prima facendo il punto con il nostro rappresentante quaggiù, Anil, e poi incontrando nel pomeriggio il reverendo Ratanasare, il capo dei monaci buddhisti di questa zona del paese. Insieme abbiamo studiato alcuni correttivi alla gestione del villaggio delle bambine dove Specchio dei tempi (con il Gus di Macerata ed i monaci buddhisti) ospita una trentina di bambine abusate o vittime di abbandoni, che il tribunale di Matara ha deciso di allontanare da famiglie troppo violente. Domani mattina e poi anche dopodomani, saremo invece proprio al villaggio, sulle colline di Ibbawale.
LUNEDI’ 30. GIORNATA DI RICORDI, CONTI E PROGETTI
Oggi Specchio dei tempi ha lavorato, insieme al Gus, in Sri Lanka. Come sapete qui esistono tre scuole costruite da Specchio dopo lo tsumani ma c’è soprattutto il Villaggio delle Bambine, che ospita una trentina di bambine che i tribunali cingalesi hanno allontanato dalle famiglie dopo episodi di violenza o di abbandono. Questa mattina, nella sala riunioni di una dei cinque edifici che fanno parte del villaggio, gli amici cingalesi ci hanno fatto anche trovare alcune immagini scattate il 18 maggio 2006, cioè oltre 11 anni fa, quando Paolo Bernabucci (presidente Gus) ed io posammo la prima pietra di questa struttura. Insieme ad una foto di un giovanissimo reverendo Ratanasare, oggi capo dei monaci del sud dello Sri Lanka, allora presente alla cerimonia. Per il resto è stata una giornata di conti, di budget e di progetti. Una giornata molto amministrativa… Domattina alle 9 abbracceremo invece le nostre bambine, durante la celebrazione della Giornata del Fanciullo, nel nostro villaggio, cominciando alle 9 locali, quando in Italia saranno le 4 e mezza del mattino.
MARTEDì 31, UNA FESTA PER IL VILLAGGIO
Oggi ad Ibbawale è un giorno di festa! Poco fa l’alzabandiera nel villaggio delle bambine fondato undici anni fa (e sostenuto ancora oggi) da Specchio dei tempi. Con il Gus di Macerata. Fieri di portare qui il nostro Tricolore in un progetto di pace e di amore.
Fare del bene vuol dire anche fare festa insieme. Questa mattina la comunità agricola di Ibbawale, con tutti i loro bambini, si è stretta intorno alle nostre bambine più piccole (quelle con il grembiule azzurro e il colletto blu) nella festa che si è svolta sul grande prato del Villaggio di Specchio dei tempi. Momenti intensi e commoventi, ma anche di grande gioia. Come potete vedere….
MERCOLEDì 1 NOVEMBRE, IL PATTO COL MONACO
Questa mattina ultimo incontro con il reverendo Ratanasare, il capo dei monaci buddhisti del sud Sri Lanka. Insieme con il Gus, abbiamo definito il programma di interventi futuri a sostegno del Villaggio delle Bambine e dell’Orphanage di Matara. E concordato alcune migliorie nella gestione. Alla fine anche l’impegno formale, mano sulla mano.
Parto con le nostre bambine nel cuore. Ecco la loro bella esibizione di ieri al Villaggio di Ibbawale. Bambine serene, nonostante i drammi del loro passato, grazie a Specchio dei tempi, ai lettori de La Stampa, al Gus… Un ricordo che resterà indelebile.
Specchio dei tempi è il principale finanziatore, da molti anni, del Progetto Sunflower che viene gestito in Sri Lanka insieme al Gus di Macerata. Il progetto è finalizzato alla assistenza alle bambine (attualmente una trentina) che, vittime di abusi ed abbandoni, vengono sottratte dai tribunali cingalesi alle famiglie. Specchio e Gus, d’intesa con i monaci buddhisti della SouthernProvince, si occupano del loro mantenimento, dei loro studi, della loro educazione ed anche del loro inserimento nel mondo del lavoro. In questo progetto lavorano anche volontarie del Servizio Civile. Ci piacerebbe che, l’anno prossimo, ci fossero anche ragazze torinesi… A sottolineare questo intervento che è sostenuto da tanti torinesi con le loro offerte.
Oggi è la Giornata Mondiale delle Bambine. Una giornata che noi, di Specchio dei tempi, celebriamo ogni giorno dell’anno. Tutti i giorni, infatti, la fondazione de La Stampa garantisce vitto, alloggio ed istruzione alle bambine del nostro Children Village di Ibbawale, nel sud dello Sri Lanka. Bambine che abbracciamo idealmente anche in questa particolare giornata, con tutto il nostro affetto.
Qui, in cinque case famiglia, costruite in mezzo ad una suggestiva piantagione di cannella, vivono 25 ragazze e bambine che i tribunali cingalesi hanno sottratto alle famiglie dopo episodi di abbandono o, più spesso, di violenza sessuale interfamigliare. Storie triste e difficili. A cui Specchio risponde con concretezza, d’intesa con le autorità locali, con il Gus di Macerata (che cura la logistica) e soprattutto con i monaci buddhisti della Southern Province, splendidi compagni di questa avventura. Con l’orgoglio di essere l’unica fondazione italiana che, concretamente, è accanto ogni giorno alle bambine vittime di violenza. Molto più delle scarpette rosse….
Aiutare le bimbe vittime di violenza è sempre possibile. Basta un click qui per donare online. Oppure qui trovate tutte le altre modalità: scegliete il fondo 500 e indicate nella causale del versamento “Per le bambine dello Sri Lanka”.
Oggi pomeriggio siamo stati ad Ibbawale dove da diversi anni Specchio dei Tempi finanzia le speranze ed i sogni delle bimbe cingalesi sottratte dai Tribunali dello Sri Lanka alle famiglie dopo abbandoni, violenze od abusi. Abbiamo incontrato le 25 bambine più piccole ( da 5 a 12 anni) e Benedetta ha consegnato a ciascuna di loro un dono, anzi due: ci hanno mostrato le case in cui vivono, i loro dormitori, le aule di disegno e di cucito e quella informatica. Ho poi incontrato i nostri referenti in loco (il progetto è sostenuto economicamente quasi del tutto da Specchio dei Tempi mentre il Gus si occupa della logistica e dei rapporti con i magistrati e con i monaci buddhisti, responsabili di un corretto lavoro con le bambine). Giovedì altri incontri operativi in vista di un aumento del numero delle bimbe assistite: bello impegnarsi per dare loro un futuro.