Arriva Patèle, il nuovo gioco che aiuta Specchio

Di Angelo Conti

La squadra di TorinoXXL! è tornata e non intende lasciarvi tranquilli nemmeno questo Natale. La novità è che stavolta non dovrete conquistare la nostra amata Torino con la vostra astuzia finanziaria e il provvidenziale aiuto dei dadi: con Patèle, il nuovo gioco targato TorinoFactory, stavolta si menano le mani, anche se solo sul tabellone. Scegliete la vostra banda, quella che più vi assomiglia e più vi diverte, prendete le carte e iniziate a dar battaglia agli altri per impossessarvi della città quartiere dopo quartiere, scontro dopo scontro, fino all’ultimo uomo. E preparatevi per la grande battaglia finale che ha come obiettivo la conquista del centro! Ma attenti, perché il cammino sarà pieno di intoppi…

“Patèle” è un termine piemontese usato per indicare botte e percosse, ma sempre con una punta di levità, di ironia, di allegoria. Ecco perché non è mai un termine realmente violento, piuttosto molto colorito…

Patèle sarà in vendita presso lo SPECCHIO POINT di via Santa Maria 6 TUTTI I SABATI DI DICEMBRE dalle 10 alle 18. Una parte dell’incasso verrà devoluto dallo staff di Patèle alle Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi.

[wds id=”109″]

 

Dice lo scrittore Giuseppe Culicchia…
“Avete presente Arancia Meccanica? Vi siete mai imbattuti ne I guerrieri della notte? Avete amato This is England? Vi siete mai presi il tram numero 4 da un capolinea all’altro, da Falchera a Mirafiori e ritorno?…. ricordate di quando, complice il successo del primo album dei Police, tra i ragazzi delle periferie torinesi si diffuse la moda dei capelli tinti di biondo e con tanto di permanente?… Avete mai notato dalle parti di Palazzo Paravia un assembramento di ragazzi piuttosto distinti raccolti intorno a un grumo cromato e super-accessoriato di Vespa e Lambretta? Di sicuro, non siete così longevi da aver visto Salgari e altri scapigliati darsi appuntamento al numero 10 di via Bligny… Ebbene: quello che ora vi trovate tra le mani è un gioco che a partire da queste e altre suggestioni riesce a tenere assieme le tante sottoculture giovanili che nel corso del tempo si sono stratificate nell’immaginario dei torinesi”.

VAI ALLA CAMPAGNA DONA ORA

Una Memoriosa in dono per donazioni sopra i 10 euro

di Angelo Conti

Chi verserà almeno 10 euro per la sottoscrizione per le Tredicesime dell’Amicizia, presso gli sportelli dello Specchio Point di via Santa Maria 6h e presso l’ufficio abbonamenti de La Stampa in via Lugaro 21, riceverà una splendida agenda settimanale Memoriosa 2020, l'”agenda degli aforismi”… Grazie ad Adnav Edizioni ed a Wanda Ferrero per il sostegno alle Tredicesime. Grazie anche a tutti coloro che, approfittando di questa opportunità, vorranno fare una donazione a favore degli anziani più poveri e più soli.

Tredicesime, in pieno svolgimento raccolta e consegne aiuti

Di Angelo Conti

Mentre sale la cifra raccolta nella tradizionale sottoscrizione di Specchio dei tempi, in parallelo procede la distribuzione delle Tredicesime dell’Amicizia agli anziani più poveri e più soli. Alla cassa della fondazione risultano arrivati, ad oggi, circa 635 mila euro ed il ritmo delle donazioni è fra 10 e 15 mila euro giornalieri. Trend che fa sperare che posa essere centrato, anche quest’anno, l’obiettivo finale che è quello di raccogliere 1 milione di euro prima di Natale, così da concretare 2000 aiuti ad altrettanti anziani. Se questa cifra dovesse essere superata, la somma in eccesso verrà destinata ad aiutare le famiglie in difficoltà che si rivolgono, ogni giorno, allo Specchio Point di via Santa Maria.

Sabato scorso proprio allo Specchio point è stata effettuata la prima distribuzione su Torino, con un centinaio di anziani beneficiati, mentre continua l’attività dei giornalisti di Specchio dei tempi che stanno consegnando gli aiuti direttamente al domicilio dei beneficiati, in questo caso in contanti. Spesso si tratta di persone con ridotta mobilità o con handicap, che avrebbero difficoltà a raggiungere uno sportello bancario per trasformare in denaro liquido il voucher che viene loro consegnato. Nei prossimi giorni verranno effettuate altre consegne: ad esempio presso la sede di Anteas e poi in alcune parrocchie e poi ancora a Pinerolo (giovedì) dove saranno una quarantine gli anziani che accoglieremo nel nostro Specchio Point Pinerolo, sotto i portici, proprio dietro il Duomo. Lunedì 9, allo Specchio Point, sarà invece la volta di un primo gruppo di enti (fra cui spiccano la San Vincenzo ed i Servizi Anziani delle Circoscrizioni) a cui consegneremo alcune centinaia di aiuti da recapitare ai loro assistiti. Nei giorni successivi sarà la volta di Cuneo ed Asti perchè, come promesso, quest’anno abbiamo allargato la distribuzione a tutto il Piemonte.

Per fare tutto questo abbiamo bisogno di aiuto. E tutti possono darci una mano.
Ecco come:
versamento a Specchio dei tempi a favore delle Tredicesime dell’Amicizia in via Santa Maria 6H a Torino presso lo Specchio Point, tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 (anche con bancomat e carta di credito). Lo Specchio Point resterà aperto anche i prossimi sabati e domeniche di dicembre con orario 10-18;
bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione – La Stampa Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, CODICE IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo;
conto corrente postale numero 1035683943, intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi;
– agli sportelli presso l’Ufficio Abbonamenti de La Stampa in via Lugaro 21 a Torino (anche con carta di credito o bancomat) n via Lugaro 15 dal lunedì al venerdì ore 9.30-13.00 ; 14.00-17.00 (sabato e domenica chiuso);
– in orario di ufficio è possibile versare anche negli uffici di Reale Mutua, Agenzia Principale Torino Castello, Piazza Castello 111/113. Anche con bancomat e carta di credito;
con carta di credito oppure Paypal per donazioni online sul sito www.specchiodeitempi.org dove è possibile trovare notizie su tutti i nostri progetti con aggiornamenti quotidiani

VAI ALLA CAMPAGNA DONA ORA

Tutti i versamenti (esclusi quelli in contanti) sono fiscalmente deducibili.

A favore delle Tredicesime andranno anche gli utili del Concerto di Natale di Specchio dei tempi, in programma il 12 dicembre all’Auditorium del Lingotto, con sul palco Ezio Bosso e la Europa Philarmonic Orchestra (biglietti su ticketone).

Intervista a Ezio Bosso: "La musica serve per vivere meglio"

Il 12 dicembre Ezio Bosso dirigerà al Lingotto di Torino la Europe Philarmonic Orchestra in un concerto per Specchio dei Tempi, il cui ricavato sarà destinato alle «Tredicesime dell’amicizia» per gli anziani poveri e soli.

GIOVEDÌ 12 DICEMBRE ALLE 20.30

AUDITORIUM LINGOTTO
TORINO

COMPRA ORA SU TICKET ONE

Di Alessandra Comazzi
Pubblicato su La Stampa il 29 novembre 2019

Maestro Bosso, che cosa significa per lei beneficenza?
«La beneficenza va fatta in anonimato. Credo che gli eventi pubblici possano creare attenzione su temi sensibili e dare così visibilità a cause importanti, che altrimenti resterebbero invisibili».

Ha già pensato al programma?
«Mi è stato chiesto, purtroppo per me che non amo eseguire me stesso, di presentare anche qualche composizione mia, e quindi credo che faremo la mia seconda sinfonia “Under the trees’ voice”, il percorso di un abete che si sacrifica per divenire strumento. Quindi seguirà la meravigliosa Serenata per archi op. 48 di Ciaikovskji, il compositore che più ha amato il Natale, dove trovava conforto dai suoi demoni. Non mi dispiacerebbe però dirigere anche il Concerto Grosso n. 8 op. 6 di Corelli: il travaglio come simbolo del Natale». 

Il 9 giugno 2019 un evento ha scosso la tv: la Quinta e la Settima di Beethoven in prima serata, su Rai3, con lei che dirigeva l’Europa Filarmonica, con ottimi ascolti. Quando torna dunque in tv? Sempre alla Rai?
«Spero presto e sempre con la Rai: ma l’importante è averlo fatto. Dimostrando che tante persone desiderano ascoltare quella musica e parteciparvi, senza sentirsi inadeguate. Che la televisione può essere fatta con sinfonie intere senza compromessi in musica: non c’è solo una tv di grida e lustrini». 

Ma quanto è faticoso per lei fare televisione? Più che dirigere?
«Mille volte più faticoso, non è il mio habitat. La tv mi ha sempre fatto paura, cerco sempre di farne il meno possibile. Credo che la cosa più importante sia che il 9 giugno scorso, con noi su Rai3 e La Scala su Rai5 in contemporanea, la tv italiana è stata per una sera la più bella del mondo, una televisione di cui essere fieri».

La musica serve davvero a vivere meglio?
«Sotto ogni aspetto possibile della nostra esistenza, da quello biologico a quello psicologico».

Suonare si dice come giocare, in tante lingue del mondo: che ne pensa?
«Sottolineo che una variante è “toccare”, come si dice in spagnolo, dove si ricorda che nella musica “bisogna metterci le mani”. Il gioco è parte fondamentale per il processo di crescita di tutti. Ma qui si parla del gioco più serio che esista, quello dei bambini che diventano il gioco stesso. Ecco, un musicista gioca a quel tipo di gioco e non a quello degli adulti: diventa il gioco stesso. Uno dei risultati è quello di rendersi conto che si cresce sempre. Che non basta mai. Un musicista vero non finisce mai né di studiare né di “giocare”».

Che cos’è per lei la condivisione musicale?
«È accompagnarci l’un l’altro, partecipando con le  diverse competenze, ed essere parte del tutto: stare sotto lo stesso tetto protettivo o lo stesso fuoco illuminante che chiamiamo musica. Anche il pubblico è parte integrante dell’evento musicale, coi suoi respiri, col suo silenzio, con la scelta di dimenticare il cellulare».

Come nasce la Europa Filarmonica?
«Col pensiero di unire vecchi e nuovi amici creando una vera e propria comunità. Con l’obiettivo della ricerca continua dentro la partitura che si va ad affrontare. L’ideale del crescere insieme. Dandoci regole nuove eppure naturali al di fuori di schemi obsoleti. Lavorare, studiare insieme felicemente e senza risparmio. Tutto questo è nato prima con la Stradivari e poi con il concerto del 26 gennaio scorso “Grazie Claudio”, organizzato da Alessandra Abbado e Mozart14. Lì è come se si fosse illuminato il cammino. Come se ci fosse ancora lui a dirmi e dirci cosa provare a fare».

Quali rapporti ha con Claudio Abbado e la sua memoria?
«Mi manca, ci manca. Il pensiero va sempre a lui, ad ogni concerto. Continuo a studiare il suo approccio e approfondire i suoi segni. Stima e affetto. Seguire con Alessandra i progetti di Mozart14 e lottare insieme seguendo e sperando di migliorare i suoi insegnamenti preziosi sul valore e l’accesso alla musica». 

Lei ha sempre pensato di fare della musica una professione?
«Sì, fin da bambino. Credo che mi abbia scelto lei perché ne avevo bisogno più degli altri: ne sono sicuro, non è tanto per dire». 

Chi la segue in teatro, chi l’ha vista in tv, conosce bene la sua grande capacità di coinvolgimento: comunicare, in questo caso la musica, è importante tanto quanto eseguirla? Di più, di meno?
«Se si decide di comunicare, bisogna alzare ulteriormente l’asta dell’impegno di esecuzione. Perché prima di tutto viene la qualità musicale. Non esiste compromesso. Non posso scendere di livello per avvicinare un pubblico più ampio, anzi è esattamente il contrario. Perciò chi deve comunicare deve proprio stare ancora più attento alla qualità dell’esecuzione. Altrimenti si ottiene l’effetto opposto e le persone si allontanano».

Un sogno nel cassetto?
«Trovare una casa e i fondi necessari per dare casa alla Europe Philarmonic: ora viviamo come una comunità nomade, andiamo dove ci chiamano, ma è molto faticoso. Sogno un teatro o un auditorio dove lavorare costantemente sul nostro suono, sui progetti e sui nostri ideali. Un teatro con le porte sempre aperte dove le persone possano venire a trovarci senza appuntamento. Dove fare concerti in tournée diventi un di più e non l’unico modo per sopravvivere. Insomma il sogno è uno spazio dove vivere davvero insieme: con o senza telecamere».

MAGGIORI INFO COMPRA ORA

Tredicesime, la storia di Eleonora: "Vivo con gli scarti raccolti a Porta Palazzo"

Di Beppe Minello
Pubblicato su La Stampa il 29 novembre 2019

La signora Eleonora ha 71 anni. La gran parte della sua pensione minima se la mangia l’affitto. Per sopravvivere, raccoglie gli scarti del mercato di Porta Palazzo e s’ingegna ad arricchire, si fa per dire, il menù quotidiano con i pacchi alimentari che di quando in quando le arrivano. Eleonora è quasi sorda e il suo apparecchio acustico funziona poco e male. Sentendo con difficoltà,«Smettila di urlare, mi dicono tutti. E allora io sto zitta, non parlo con nessuno” dice con un velo di tristezza. Ma è l’unico momento di tristezza di questa donna ancora piena di energia che al cronista di Specchio dei tempi, arrivato a consegnarle la Tredicesima dell’Amicizia, dice: «Grazie, apprezzo tanto questo gesto. Ma so di essere fortunata. In qualche modo riesco a cavarmela. Ma conosco tanti giovani che si ritrovano con me a Porta Palazzo per raccogliere gli scarti di fine giornata: datela a loro…».

La signora Eleonora, rimasta vedova ad appena 34 anni, è riuscita a tirare avanti e a crescere due figli facendo, raccomandata dalle suore, la cameriera in molte case blasonate di Torino. Sempre in nero e fino a quando le è arrivata la pensione di reversibilità del marito. Eleonora non ha molti motivi di essere allegra. Eppure, sentirla raccontare i suoi silenziosi viaggi in tram è uno spasso, per i tanti aneddoti che urla all’interlocutore e la profonda conoscenza che ha sviluppato sul variegato popolo che utilizza i mezzi pubblici che neanche Gtt. Eleonora sorride quando racconta che le basta dire «Ci sono i controllori» per trovare posto a sedere: «Sapesse quanti scappano…». E’ un miniera di curiosità: ha imparato a riconoscere i borseggiatori e, se può, disturba il loro lavoro «tanto che una volta ho rischiato di essere picchiata». Ed è un’attenta osservatrice. Sorride quando racconta della mamma “con il velo” che accompagna sempre la figlia, pure lei velata ma che, una volta sola, «si toglie veli e sottanoni e rimane in pantaloni e top con i quali va incontro, felice, al suo ragazzo». Quando si chiude in casa ama guardare la tv e il suo programma preferito «è quello che racconta di quegli evasi che vengono beccati quasi sempre due o tre anni dopo l’evasione e sempre per colpa di qualche donna» ride. Leggere è la sua grande passione, le piacciono Dacia Maraini e Sveva Casati Modignani. Ma i libri costano e a Eleonora non resta che rileggere le stesse opere: «Tanto li dimentico presto» dice rassegnata.

VAI ALLA CAMPAGNA DONA ORA

[LaStampa] Insieme verso il traguardo delle duemila Tredicesime

Raggiunti finora 626.000 euro, dobbiamo arrivare al milione

 

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 29 novembre 2019

Comincia il mese più intenso per la sottoscrizione di Specchio dei tempi a favore delle Tredicesime dell’Amicizia. Da qui a Natale dobbiamo raggiungere quota 1 milione di euro, così da garantire la consegna di 2000 aiuti da 500 euro ad altrettanti anziani poveri e soli. L’impresa è possibile anche quest’anno, perché la raccolta è in linea con le passate edizioni, quando il target è stato sempre raggiunto. Attualmente sono stati infatti raccolti poco più di 626.000 euro. Ne restano 374.000 per i quali chiediamo la collaborazione di chi, tradizionalmente, ci è stato sempre vicino. Intanto lo spoglio delle richieste è stato completato e l’elenco finale, appunto di 2000 nomi, è pronto. Si tratterà soltanto di procedere alle consegne. Consegne peraltro già iniziate a Torino con le prime distribuzioni effettuate dai giornalisti de La Stampa. La scorsa settimana sono stati visitati molti singoli, con grande attenzione ai più anziani, mentre domani allo Specchio point di Via Santa Maria 6H verranno ricevuti un centinaio di anziani, convocati per la consegna del voucher che sarà poi possibile trasformare in contante in qualsiasi sportello di Intesa Sanpaolo.

Quest’anno il progetto delle Tredicesime si è ulteriormente allargato. Specchio dei tempi ha visitato le redazioni locali delle province piemontesi più quella di Savona per sostenere l’iniziativa. Dalle province sono così giunte sia richieste e sia donazioni. Una particolare attenzione è stata posta a Pinerolo dove, un anno fa, è stato aperto lo Specchio Point, proprio alle spalle del Duomo. Qui abbiamo ricevuto domande e giovedì 5 dicembre alle 15 effettueremo la distribuzione di 36 aiuti, in collaborazione con il Rotary Club e Acea. Il numero delle richieste che giungono dagli anziani resta sempre molto alto. Ogni domanda, che è corredata anche dall’Isee, viene attentamente verificato. Una parte dei beneficiati viene poi visitata dai giornalisti e dai volontari di Specchio che ne verificano “de visu” la situazione economica. La maggioranza delle richieste arriva comunque da associazioni qualificate (in primis la San Vincenzo), una garanzia di situazioni realmente difficili.


(Ludovico Einaudi durante il concerto di Natale 2017 per Specchio dei tempi a favore delle Tredicesime dell’amicizia)

Le Tredicesime dell’Amicizia rappresentano la più antica sottoscrizione annuale indetta a Torino: «Sappiamo di contare – ha spiegato Lodovico Passerin d’Entreves, presidente della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi – su un gran numero di sostenitori. Persone che considerano un versamento per gli anziani più poveri e più soli come una consolidata abitudine, sovente tramandata da padre in figlio. Negli anni abbiamo dovuto adeguare l’assegno di Natale all’inflazione ed anche alle mutate esigenze degli anziani. Ma lo slancio di chi dona non è mutato mai, è rimasto sempre lo stesso… ». E se si riuscisse a superare il milione di euro? «Il denaro eventualmente raccolto in più verrà impiegato allo Specchio Point di via Santa Maria per aiutare in modo più consistente le famiglie indigenti. Ne accogliamo 12 ogni giorno e, nei due anni di apertura, ne abbiamo aiutate quasi 3000.».

Quest’anno il concerto sarà con Ezio Bosso

COMPRA ORA

 

Specchio Point compie due anni

Due anni accanto a chi è in difficoltà:
3584 famiglie accolte, 2537 aiutate, 353.328 euro erogati, 2974 bollette pagate.

Di Angelo Conti

 Lo Specchio Point di via Santa Maria 6 compie due anni. Il “posto avanzato” di Specchio dei tempi nel cuore di Torino, pensato per contrastare in modo diretto, rapido ed efficace la povertà, era stato inaugurato nel novembre di due anni fa. La sua attività, completamente finanziata dalla Fondazione Specchio dei tempi e resa possibile anche dalla collaborazione con Atc, è caratterizzata da sei giorni di apertura settimanali (dal lunedì al sabato compreso) con tre sportelli aperti per accogliere le famiglie in difficoltà (che si devono prenotare). Ogni giorno ne vengono ricevute 12 per una valutazione di eventuali interventi.

Nel corso dei primi due anni di attività si sono presentate 3584 famiglie. Terminata l’istruttoria, 2537 sono state aiutate con una spesa approvata di 353.328 euro. La stragrande maggioranza degli interventi riguarda le bollette e gli affitti: lo Specchio Point ne ha pagati direttamente (il denaro non transita mai nelle mani dei beneficiati) ben 2974, numero superiore a quello delle famiglia aiutate perché spesso vengono pagate più bollette insieme, al fine di risolvere complesse situazioni debitorie. Più nel dettaglio 1161 interventi hanno riguardato affitti, 902 bollette relative a fornitura di energia elettrica, 578 forniture di gas, 173 rate di riscaldamento. In 111 casi si è intervenuti per pagare la mensa scolastica dei bambini, in situazioni in cui il pasto domestico era impossibile. Alcuni interventi hanno infine riguardato riparazioni domestiche (soprattutto idrauliche) e spese relative a farmaci a pagamento. Circa 1000 richieste sono state invece respinte in quanto non sussistevano i previsti requisiti di indigenza.

Lo Specchio Point è anche un terminale per la ricezione di donazioni (che possono essere effettuate sia in contanti che attraverso pagamenti elettronici come bancomat e carte di credito): in via Santa Maria si sono presentati 518 donatori che hanno versato, in due anni, 105.103 euro.
Specchio Point è inoltre la sede pomeridiana degli sportelli di Specchio dei tempi sui temi della gestione del denaro, della genitorialità e dei problemi della casa. Qui i consulenti della fondazione ricevono persone che si trovano di fronte a problemi più specifici, che vengono affrontati insieme. La maggioranza di questi interventi sono a favore delle famiglie monogenitoriali che vengono assistite nel contesto del progetto “Madri e figli”.

Lodovico Passerin d’Entreves, presidente di Specchio dei tempi, ha sottolineato la validità dell’iniziativa: “Le oltre 3500 famiglie in difficoltà ricevute rappresentano la dimensione di un impegno continuo, attento ed anche difficile. Chi riceve queste persone si trova spesso ad affrontare la disperazione di chi è davvero all’ultima spiaggia. Nella grande maggioranza dei casi l’aiuto è rapido, così da scongiurare sfratti o rimediare a tagli della luce o dell’erogazione del gas. D’inverno il nostro intervento vuol dire spesso una casa nuovamente calda, dopo giorni passati al freddo”. Anastasia Sironi della Cooperativa Nanà, che si occupa per conto di Specchio dei tempi dell’accoglienza di chi si presenta allo sportello, ha posto l’accento sulla delicatezza di questo lavoro: “Davanti a noi scorre una città disperata, che cerca un aiuto economico e spesso anche una parola di condivisione. Lavoriamo per questo: il pagamento di una bolletta del gas o della luce spesso significa anche dare speranza a qualcuno”.

 

Le Tredicesime dell'Amicizia quest'anno anche a Pinerolo

di Angelo Conti

Le Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi, da quest’anno, verranno distribuite anche a Pinerolo. La consegna avverrà nel pomeriggio di giovedì 5 dicembre, dalle 15 alle 17, presso lo Specchio Point di piazza San Donato 2. Gli anziani del Pinerolese che riceveranno l’assegno da 500 euro saranno 36, per complessivi 18.000 euro. Le Tredicesime dell’Amicizia rappresentano il più consolidato ed amato fra i tanti progetti della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi: nate 44 anni fa per volontà di un giornalista de La Stampa, Marco Marello, e di una suora di periferia, suor Pierina, volevano rappresentare un aiuto concreto agli anziani più poveri, più deboli e indifesi, soprattutto sotto Natale quando bisogna fare i conti col freddo, i costi del riscaldamento, le malattie, la solitudine, le paure.

Inizialmente i beneficiari furono 30, ma pian piano il loro numero è salito, sino agli attuali 2000. Come è salito l’assegno che viene loro donato: oggi 500 euro. Le condizioni sono che i beneficiati abbiano superato i 65 anni, godano di pensione minima e vivano soli.

Da un anno Specchio dei tempi e il Rotary Pinerolo, con il sostegno di Acea, hanno aperto anche un desk a Pinerolo. Qui, ogni mercoledì, vengono ricevute famiglie in difficoltà che vengono aiutate con contributi per il pagamento di affitti e bollette. Nel primo anno di attività a Pinerolo sono stati erogati circa 30 mila euro a 160 famiglie in difficoltà.

Tutti possono comunque darci una mano. E’ infatti possibile fare un versamento a Specchio dei tempi in piazza San Donato 2 a Pinerolo (il mercoledì mattina dalle 9 alle 13) presso lo Specchio Point Pinerolo, in via Santa Maria 6H a Torino presso lo Specchio Point, tutte le mattine, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 (anche con bancomat e carta di credito). Oppure con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione – La Stampa Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, CODICE IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo. Oppure tramite conto corrente postale numero 1035683943, intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi. E’ possibile utilizzare la carta di credito per donazioni online, cliccando qui. Tutti i versamenti (esclusi quelli in contanti) sono fiscalmente deducibili.

A favore delle Tredicesime andranno anche gli utili del Concerto di Natale di Specchio dei tempi, in programma il 12 dicembre all’Auditorium del Lingotto di Torino, con sul palco Ezio Bosso e la Europa Philarmonic Orchestra (biglietti qui). Per informazioni specchiotempi@lastampa.it; 011.6568376.

Scuola, partito il progetto "Alternanza & Comunicazione"

UNA CLASSE DEL LICEO REGINA MARGHERITA
STUDIERÀ’ LE DINAMICHE DI SPECCHIO DEI TEMPI

di Angelo Conti

L’Alternanza è un buon strumento per far conoscere agli allievi del penultimo anno delle superiori il mondo del lavoro. Anche quello della Fondazione La Stampa- Specchio dei tempi. Così, stamattina, è partito un progetto che coinvolge una classe del “Casana” (che è una succursale del Regina Margherita). Lucia Gallo (fundraising) e Marta Versace (progettazione sociale) hanno svolto le prime due lezioni. Lunedì toccherà ad Angelo Conti (le regole del giornalismo), Beppe Minello (tecniche di scrittura), Lucia Caretti (new media), Alessandra Petito (gestione social).

I ragazzi effettueranno quindi visite ad una serie di progetti di Specchio a Torino (colazioni dei poveri, cantiere day hospital oncologico Sant’Anna, madri & figli in difficoltà, stella popolare, villaggio che cresce, tredicesime dell’amicizia, specchio point, ambulatorio mobile Ambuspecchio…). Poi ogni gruppo di lavoro elaborerà una proposta di comunicazione da tenere come base di una campagna promozionale. La migliore verrà successivamente realizzata. Un bel modo per scambiarsi informazioni, impressioni, valutazioni e strategie. Nel nome della solidarietà. Grazie anche alla dirigente del Regina Margherita Francesca Di Liberti.

Festa a Natale per la nascita del terzo Caffè Alzheimer

di Angelo Conti

Non è un Natale qualsiasi per Specchio dei tempi e per Asvad (Associazione Solidarietà Volontariato A Domicilio) che lavora per aiutare i malati di Alzheimer e le loro famiglie. Stiamo infatti lavorando per aprire il terzo Caffè Alzheimer. Dopo via Rubino e via Luserna di Rorà, apriremo a gennaio la sede di corso Vercelli. Un importante impegno per Specchio dei tempi che confermerà il suo sostegno economico almeno sino al 2022. Assistenza, formazione, sostegno famigliare, centro diurno e pet therapy verranno replicate anche a Barriera di Milano… Vicini ai malati di Alzheimer e ancor più vicini alle loro famiglie.


 

[LaStampa] Quattro risate a quattro zampe, la trovatella Dulse porta i cani sul palcoscenico del Tangram

Sabato e domenica per Specchio dei tempi

Di Alessandra Comazzi
Pubblicato su La Stampa il 18/11/2019

I cani dovrebbero vedere bene soltanto due colori, il giallo e il blu. Niente prati verdi, quindi, ma grigini. Di sicuro, la vista non è il senso più importante: il senso che fa loro conoscere il mondo, le persone, i compagni di gioco, gli amici e i nemici, i pericoli e la pappa, è l’olfatto. È tutta questione di naso. Attraverso ilnaso passano odori e pure colori.
E il naso a colori della trovatella Dulse è il filo conduttore di un piccolo viaggio canino in scena al Tangram di via Don Orione, sabato 23 novembre alle 19,30 e domenica alle 18. «Un naso a colori»: due sere di teatro, parole e musica dedicate a cani e umani, al loro rapporto, al loro affetto.

Posto unico, 15 euro, incassi interamente devoluti a Specchio dei Tempi per il «Progetto Pet Therapy» (Fondo 607) realizzato attraverso l’Associazione Aslan. «Un naso a colori» nasce da un’idea di Giorgio Scianca, architetto e fidanzato ufficiale della Dulse, ex randagina di origini catanesi. Si portano in scena le tante testimonianze raccolte, tradotte dai loro umani, di cagnolini che mostrano i temperamenti più vari, il timido e il protervo, lo sbruffone, il vanitoso, il saccente, il petulante, e c’è persino l’ex «okupa» catalano. Tutto rigorosamente vero.
Un catalogo di affetto incondizionato. Poi Ivana Ferri ha legato il tutto e lo ha inquadrato in uno scritto di Konrad Lorenz, l’etologo, premio Nobel per la medicina nel 1973. Bruno Maria Ferraro fa tutte le parti tranne Dulse, e dovete sentire come, al solito suo, canta, e dà vita a questi personaggi a quattro zampe che girano per la città accanto a noi. Talvolta girano anche da soli, talvolta non girano proprio perché stanno chiusi da qualche parte, e allora che tristezza.

Ma sabato e domenica non vogliamo essere tristi: vogliamo comunicare la bellezza del rapporto con gli animali. E anche il suo lato buffo. Un esempio per tutti: c’è Baldo, di Valentina, e Valentina aveva un papà che si chiamava Gipo, di cognome Farassino. Gipo sapeva interpretare molto bene i pensieri del cane, e una volta che vanno in centro tutti insieme, lui, Baldo, pensa bene di fare pipì davanti a una bella vetrina, poi dice, tutto tronfio: «A l’an purtame a pissé da Baratti». Questa con la voce l’aveva detta Gipo, ma certo, con il cuore, era il pensiero di Baldo, facile immaginare la sovrapposizione tra i due.

Tutto il bene che possono fare i cani lo dimostrano i professionisti della pet therapy, una disciplina che coinvolge gli animali domestici ed è rivolta prevalentemente a persone con disturbi della sfera fisica, neuromotoria, psichica: ma la pet therapy serve a tutti. Dice Antonia Tarantini, direttore di Aslan, l’associazione che collabora con Specchio dei Tempi: «La carta vincente è la relazione affettiva che si crea tra il paziente e l’animale, un rapporto autentiautentico che porta sostegno, serenità e sollievo, che aiuta a reagire davanti alle difficoltà della vita». È tutto vero, provare per credere. Sabato e domenica al Tangram.

BIGLIETTI  DONA ORA