Il nostro terzo doposcuola torinese, attivo nel quartiere Madonna di Campagna

Angelo Conti

Specchio dei tempi ha ben chiaro che il recupero dei quartieri più difficili della città passa attraverso la vicinanza verso i ragazzi. Una vicinanza che comincia dai doposcuola gratuiti, primo passo verso una formazione migliore ed una maggior consapevolezza civica. Forte di questa convinzione, da anni Specchio sostiene i doposcuola di via Pio VII (Lingotto, area ex Moi) e di via Cimarosa (Barriera di Milano).

Ora tocca a Madonna di Campagna, più precisamente a via Quincinetto 11, nei locali dell’Oratorio della Parrocchia Sant’Antonio Abate. Destinatari dell’offerta i bambini delle scuole primarie del territorio (soprattutto scuole Parri, Nosengo e Vian). L’attività estiva si concluderà questo fine settimana per riprendere martedì 29 agosto, tre volte la settimana sino all’inizio delle scuole, poi tutti i giorni. In collaborazione con la cooperativa Equilibrismi.

“La Stampa è con voi”: tra ospiti e dibattiti di martedì alle Ogr ci saremo anche noi

Bernardo Basilici Menini,
La Stampa, 21/03/23

“La Stampa è con voi”, dopo un tour attraverso tutte le province del Piemonte, approda a Torino per la sua ultima tappa. Un’intera giornata di confronto e incontro con i lettori che da oltre 150 anni sfogliano le pagine del giornale per sapere (e capire) cosa succede nel mondo. Tra sei giorni, martedì 27 giugno, il tour sbarca con un doppio appuntamento al Binario 3 delle Ogr di corso Castelfidardo, alle 10, 30 e alle 17: un’intera giornata per approfondire e confrontarsi sui temi del momento con il direttore Massimo Giannini, che dialogherà con il pubblico e risponderà alle domande dei lettori. Previsto un lungo panel di interventi, con le interviste dei vice direttori Andrea Malaguti, Federico Monga e Marco Zatterin, che dialogheranno con i protagonisti del territorio e le firme del giornale.

Ci saranno Alberto Cirio, presidente della Regione, e Stefano Lo Russo, sindaco di Torino che parteciperanno a un faccia a faccia in cui si parlerà dei principali temi che riguardano il territorio. Sempre guardando alla sfera politica e istituzionale, prevista anche la presenza di Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente. E poi figure di primissimo piano del mondo economico-finanziario, sempre legate al territorio: come Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, e Fabrizio Palenzona, presidente della Fondazione Crt che si incontreranno anche loro in un faccia a faccia; e poi il numero uno di Iren Luca Dal Fabbro, e di Massimo Tononi, presidente di Banco Bpm.

Il palcoscenico sarà anche degli editorialisti del giornale, da Elsa Fornero (ex ministra, professoressa di Economia), ad Alessandra Paola Ghisleri, direttrice di Euromedia Research fino ad Antonella Viola, biologa e divulgatrice. Infine Piero Chiambretti, uno dei volti torinesi dello spettacolo e della televisione più noti nel panorama italiano.

Noi di Specchio dei tempi, fondazione del quotidiano torinese, saremo presenti alla kermesse con un banchetto dove vi racconteremo dei nostri progetti e raccoglieremo eventuali donazioni.

La partecipazione per il pubblico è libera e gratuita fino ad esaurimento posti, previa registrazione. Per iscriversi bisogna utilizzare il link https://eventi-live.gedidigital.it/

In aiuto di Giuseppina che assiste il marito dimenticato dall’Asl

Beppe Minello,
La Stampa. 14/05/23

Se avete un anziano non autosufficiente in casa vi riconoscerete nel calvario di Giuseppina Fabrizio. Sei anni fa, il marito Salvatore Giuffrida, è entrato nel tunnel prima del Parkinson e quindi dell’Alzheimer. Oggi, ottantaduenne, non è più in grado di fare nulla. Lui, che per tutta la vita è stato un apprezzato artigiano tappezziere conosciuto da tutti nella casa all’inizio di corso Palermo, dev’essere accudito come un bambino. Un dramma che la signora Giuseppina, 70 anni, affronta, se mai è possibile, con il sorriso sulle labbra. Che la tiene, ogni notte, sveglia fino alle 5 del mattino («Non posso lasciarlo bagnato nel letto e, verso le 2, lo lavo e lo cambio») e che le scansiona il resto delle giornate sempre uguali: in piedi alle 9, un caffè, e via in bagno per rilavare e vestire l’uomo con il quale ha condiviso gli ultimi 50 anni di vita. Poi è il momento delle medicine, della colazione e, con un occhio all’amato Salvatore, della preparazione del pranzo. E poi c’è la visita al gabinetto, particolarmente laboriosa e che porta via un’altra ora. Un riposino e se la fortuna assiste e porta il figlio Riccardo o Paola, l’altra figlia, in corso Palermo, ci scappa una passeggiata in carrozzella che solo il robusto Riccardo riesce a far entrare nell’ascensore e a spingere in modo da superare i tanti ostacoli lungo la Dora e all’ombra della «Nuvola» Lavazza.

Una carrozzella comprata usata perché quella fornita dall’Asl è arrivata mesi dopo la richiesta ed è, essendosi aggravate le condizioni di Salvatore e aumentate le sue esigenze, ormai superata. Così com’è inadeguato il letto, pure quello fornito dall’Asl (in ritardo, ovvio), che da mesi dev’essere sostituito con un modello azionato elettricamente dimodoché Giuseppina non si debba spaccare
la schiena («Veramente, ho già la sciatica…») ogni volta che aiuta il marito a sollevarsi per appoggiarlo sulla carrozzina. In casa Giuffrida si attende anche un sollevatore per aiutare Salvatore a scendere dal letto: è latitante anche lui da mesi. L’assistenza pubblica, che in teoria è un genio e pensa a tutto, prevede, in questi casi, anche l’invio, per alcune ore a casa del nonno non autosufficiente, di assistenti in grado di aiutare l’infermo e pure i suoi parenti nel disbrigo delle faccende di casa. Ottimo. Ma come spesso accade, tra la teoria e la pratica c’è un abisso. E così, dopo la carrozzina, il letto e il sollevatore, concessi ma mai arrivati, anche gli assistenti sodali sono rimasti sulla carta.

La signora Giuseppina che non vuole nemmeno sentire parlare di RSA, versione moderna dell’ospizio, non ha potuto e saputo fare di meglio che attingere ai magri risparmi e, come già accaduto con la carrozzina, pagarsi lei, ogni tanto, qualcuno in grado di aiutarla con Salvatore. E poi, chiedere aiuto. Specchio dei Tempi le ha consegnato un immediato aiuto economico ed ha subito inserito Salvatore nel progetto «Forza Nonni», per dare un sostegno continuativo alla vita famigliare: borse della spesa, colf, disponibilità per interventi di emergenza. Il paradosso è che il call center al quale si rivolgono per sollecitare letti, carrozzine, sollevatori è lo stesso call center che li rimprovera, minacciando di azzerare la pratica la qual cosa li obbligherebbe a rifare tutto da capo, perché non hanno ancora restituito il letto e la carrozzina vecchi: «Ma come faccio a ridarli indietro? Dove lo metto Salvatore?». E gli assistenti? «Sollecitiamo anche lì, ma solo una volta sono riuscita a parlare con un essere umano». E com’è andata? «A inizio gennaio abbiamo telefonato e ci è stato risposto: “Abbiamo chiuso dicembre e ora iniziamo gennaio”. Abbiamo allora chiesto quando avremmo dovuto ancora attendere. Ci hanno risposto che non ci siamo solo noi…».

Come donare per gli anziani come Salvatore

Tutti possono sostenere “Forza Nonni”. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Forza Nonni”.

Dona ora

 

Adolescenti, è emergenza alcol “Cocktail e vino per sentirsi grandi”

Irene Famà,
La Stampa, 15/05/23

Alice, 15 anni, beve per sentirsi grande. «Con uno spritz in mano è più facile fare conoscenza». Marco,14 anni, le bottiglie di liquore le ha nascoste sotto il letto del collegio. A decine. Una sfida al sistema, «un modo per essere accettato dagli amici». O almeno così ha spiegato agli insegnanti che l’hanno scoperto. Francesco, 19 anni, guidava ubriaco. Ha demolito due auto, è salvo per miracolo. Maria, 13 anni, ha iniziato a comprarsi le birre da sola durante la pandemia. Da lì non ha più smesso. «Mi aiutano a interagire con le persone. Mi sento più bella, più interessante», ha confessato ai terapeuti che l’hanno seguita nel percorso di disintossicazione. E poi c’è quel tredicenne che l’altra sera, fuori dalla discoteca Moya, è svenuto, in coma etilico, dopo una festa a base di cocktail di ogni genere.

L’abuso di alcol tra i giovani assume sempre più i contorni di un’emergenza. «Abusatori periodici», così li definiscono gli esperti. Bevono per superare la timidezza, per sfida, per esibizione. Per farsi vedere. Soprattutto le ragazze, spiega Ivana De Micheli, la presidente di Acat Torino Centro. «Da anni andiamo nelle scuole a spiegare le gravi conseguenze del consumo di alcol, eppure nemmeno vi immaginate quanti giovani arrivano nei pronto soccorso della città in coma etilico». Con loro i genitori, «che invece di chiedere aiuto, spesso negano l’evidenza». In Italia, ogni anno, ci sono circa 800mi1a persone che accusano «disturbi dall’uso di alcol» e, nelle strutture specializzate per affrontare le dipendenze ne arriva appena il 10 per cento. «In questo momento noi abbiamo una settantina di persone in terapia, seguite da cinque gruppi di sostegno», continua De Micheli. Adulti e giovani. Le regole ci sono: vietato vendere alcol a chi ha meno di sedici anni. Eppure in pochissimi, dal bancone, chiedono i documenti prima di servire un cocktail. «Le norme dovrebbero essere più stringenti – è l’appello degli esperti – Gli alcolici dovrebbero essere vietati sino ai 21 anni perché distruggono le cellule cerebrali innescando una sessantina di patologie collegate». La questura, nell’ultimo anno, ha denunciato quattro titolari dei locali e chiuso due discoteche perché somministravano cocktail e birre e vino ai più piccoli.

Il camper di Specchio dei tempi, insieme ai carabinieri, si ritrova nelle zone della movida, dove ci sono gli “spritz comunitari”, dieci a quindici euro, per fornire alcol test gratuiti e prevenire le stragi del sabato sera. Tra gli adolescenti, il lockdown ha peggiorato le cose: i ragazzi che hanno iniziato a bere a casa, di nascosto, per passare il tempo. Anche per questo al Mauriziano, un anno fa, è stato inaugurato il primo Centro Alcologico di Torino. Un day hospital dedicato a persone con Disturbo da Uso di Alcol (DUA). In Piemonte sono stati 185 ingressi in pronto soccorso di minori sotto i 17 anni. Adolescenti, con diagnosi attribuibili all’alcol. E in 350, trai 18 e i 24 anni, sono arrivati in evidente stato di intossicazione alcolica. L’équipe medica del Centro è coordinata da Fabrizio Bert professore di Igiene e vice presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, dove, lo scorso anno, è stato inserito il corso di Alcologia: «L’obiettivo è quello di formare dei professionisti che intercettino subito le potenziali situazioni a rischio e le prendano in carico perché, ora come ora, questa figura è carente».

Simone Tempia ed il maggiordomo Lloyd il 5 maggio ospiti di Specchio

Ines Mastrogiacomo

Simone Tempia è uno scrittore che deve la sua popolarità alle considerazioni del maggiordomo Lloyd che oramai da diversi anni, ogni mattina, “comunica” a centinaia di migliaia di followers. E’ un amico e sostenitore di Specchio dei tempi con cui condivide valori e spirito solidale. Sarà a Torino venerdì 5 maggio alle 18.30 all’Auditorium Talent Garden Fondazione Agnelli, in via Giacosa 38, con ingresso libero. Ci racconterà cosa lui intende per solidarietà e ci racconterà le storie e le esperienze che sono alla base di tutti i suoi libri. Simone Tempia, piemontese di Borgosesia, ha scritto su diverse testate nazionali e partecipato a svariate trasmissioni televisive.

Nel 2014, crea la pagina Facebook “La Vita con Lloyd” in cui, attraverso il dialogo immaginario fra Sir e il suo maggiordomo Lloyd, risponde a dilemmi quotidiani, offrendo spunti di riflessione mai banali. Il maggiordomo Lloyd è voce della coscienza, della ragione capace di dare consigli e farci meditare sul senso profondo delle cose, ma è anche un amico che si prende cura di noi nel momento del bisogno.

Con umorismo ed estrema sensibilità, Simone Tempia affronta argomenti come l’amore, il passare degli anni, la paura e la ricerca della felicità. La pagina social, che conta 750.000 followers, ha ispirato i libri “La Vita con Lloyd”, “Un anno con Lloyd”, “Una Nuova vita con Lloyd”. Nel 2020, l’autore ha anche pubblicato “Storie per genitori appena nati” nel quale riflette sul tema della genitorialità con dolcezza e un pizzico di ironia.

Nell’incontro del 5 maggio, Simone Tempia ci parlerà del suo libro più recente “Il Piero” con protagonista un precario alla ricerca della felicità. Sarà un’occasione per dialogare con lo scrittore e un ulteriore invito a riflettere su noi stessi e su ciò che ci circonda.

L’ingresso è gratuito, ma gradita la prenotazione. Riserva il tuo posto qui!

 

Continuano le tappe degli alcool test gratuiti sul nostro Specchiobus

Massimiliano Peggio,
La Stampa, 17/04/2023

«Qui fanno gli Spritz comunitari: 10 per 15 euro. Un affare per chi studia in trasferta e non ha soldi da sprecare». La lingua scivola, gli occhi si fanno piccoli e i movimenti più lenti. Stefano arringa gli amici, non controlla il volume della voce ma snocciola discorsi impegnati, da studente del Politecnico. «Il ponte sullo Stretto? Sarà un gioiello a livello mondiale, un capolavoro di ingegneria, con stralli e campate – spiega – Lo diceva l’altro giorno il mio professore. E chi crede che la mafia lucrerà sui lavori, non capisce una minchia. La mafia sta già lucrando sui collegamenti». Sottoponendosi all’alcol test di Specchio dei tempi ha sfoggiato un eloquio esilarante. «Dottore ho esagerato, ne sono consapevole». Risultato? Tasso di 1,8: bocciato all’esame di sobrietà.

Specchiobus sabato sera ha fatto tappa a Borgo Rossini, tra via Catania e via Reggio. Nel quartiere degli Spritz: ritrovo per lo più di universitari, alcuni provenienti da mezza Europa, altri dal Sud Italia, altri da pochi isolati. Sì, in questo angolo di città si beve. Eccome. Il progetto di Specchio dei Tempi «Un soffio ti può salvare la vita» in tandem con i carabinieri del comando provinciale, campagna di prevenzione contro le stragi del sabato sera, sta diventando una cartina tornasole della movida torinese.

A Borgo Rossini si tocca quasi un primato in questo viaggio esplorativo tra i quartieri dello sballo: un ragazzo, tra i primi l’altra sera a sottoporsi volontariamente ai test, alle 22 aveva già un tasso in corpo di 3,9. «Se vai avanti così rischi un coma etilico» gli ha detto il dottore di Specchio, invitandolo a moderarsi. In quattro ore di sosta, nel camper mobile sono stati fatti 1200 test con l’etilometro, e distribuiti 1800 kit monouso. Tanti si sono messi in coda a chiedere consigli, cogliendo lo spirito dell’iniziativa in collaborazione con l’Arma: persuadere i giovani a consumare in modo consapevole i drink.

E l’occasione del test gratuito effettuato dallo staff medico di Specchio è diventato anche il pretesto per improvvisare giochi «alcolici» e sfide all’ultima goccia tra amici, per scoprire come reagisce il proprio corpo. «Dai, beviamo lo Spritz tutto d’un fiato e proviamo a fare l’etilometro. Vediamo chi regge di più». Così un gruppo di ragazzi si è presentato di fronte al camper ambulatorio con i bicchieri in mano, per un esame collettivo. Esito: 1,18; 0,96; 0,85; 1; 1,50. «Chi non ha bevuto, guida». Proteggere la vita senza rinunciare al divertimento. Ecco il messaggio che vuole diffondere il progetto nelle sue varie tappe. Perché l’alcol è subdolo: si può bere la stessa quantità di vino o di Spritz e ritrovarsi con tassi differenti.

«Abbiamo bevuto due drink a testa, lui ha 0,50 e io più di uno» dice una ragazza, guardando contrariata il fidanzato. Contano le differenze di corporatura, le caratteristiche metaboliche individuali. Tante variabili possono influire sugli effetti di una bevuta. Basta poco per superare i limiti e violare la legge. «Urca ho 4,35», dice, o meglio biascica uno studente, poco prima delle 2. «Torno a casa in taxi». 

Prossimi appuntamenti:
6 maggio in san salvario
13 maggio in P.zza Santa Giulia
27 maggio in P.zza Vittorio

Seconda tappa del progetto “Un soffio ti può salvare la vita”

Massimiliano Peggio
La Stampa, 20/03/2023

Mille alcoltest in quattro ore, così la movida è prevenzione. In mezzo alla folla di piazza Santa Giulia “soffiare diventa un gioco”.

Anche un alcoltest può diventare un gioco. Se non si rischia una denuncia. Né la patente. «Chi ha il tasso più alto paga da bere» dice una ragazza entrando nel laboratorio mobile di Specchiobus. Tre amiche, studentesse in trasferta. «Abbiamo bevuto tutt’e tre le stesse cose. Due negroni e un amaro». La prima ha 0,80; la seconda 0,96, la terza 1,20. «Sì, mi sento un po’ brilla» ammette l’ultima, uscendo sorridendo dal camper. «Va bene amiche, l’ultimo giro lo pago io».

Piazza Santa Giulia, quattro ore di test in mezzo alla movida: seconda tappa, l’altra sera, dalle 22.00 alle 2.00, della campagna di prevenzione organizzata dalla Fondazione Specchio dei tempi in collaborazione con il comando provinciale dei carabinieri. L’iniziativa, chiamata «Un soffio ti può salvare la vita», ha un
obiettivo amichevole: promuovere la prevenzione tra i giovani per evitare le stragi del sabato sera. Bere in allegria ma in modo consapevole.

Guidare con troppo alcol in corpo è una sfida con il destino. Per sé e per gli altri. I carabinieri danno consigli, illustrano le regole del codice della strada, invitano a confrontarsi con l’etilometro. «Se avete bevuto e volete sapere il vostro tasso alcolico, soffiate. Bastano pochi secondi».

E mentre gli addetti di Specchio distribuiscono i test «fa da te», c’è anche spazio per scherzare. «Davvero non fate multe questa sera? Ma siete veri carabinieri? Che figata». No nessuna multa. Solo buoni consigli salvavita. Così si forma la coda di fronte allo Specchiobus. Tutti in fila a soffiare. Per molti è la prima volta. «Non ho mai fatto il test, anzi non ho nemmeno la patente». Un ragazzo dall’aria stralunata soffia nel beccuccio dell’etilometro e si sorprende del risultato. «Zero? Eppure ho appena bevuto. Pensavo di essere già brillo. Sono un po’ ipocondriaco. Vorrei fare più volte il test: posso? Vorrei capire come si comporta il mio corpo con l’alcol». Il medico ascolta e sorride. «Allora vai a bere e poi torna a soffiare».

Alla fine della serata ecco il bilancio dell’attività: mille test effettuati sullo Specchiobus e 600 kit rapidi distribuiti. Il livello più alto è stato toccato da una ragazza che festeggiava con un gruppo di amici: 2,24. «Urca ho davvero esagerato» ha detto, camminando a zig zag di fronte al camper di Specchio dei tempi. Un’intera comitiva, dopo una festa di laurea organizzata in piazza tra brindisi e sfottò, si è sottoposta al test.

Prossimi appuntamenti:
25 marzo a San Salvario
1 aprile in via Carlo Bossoli, di fronte all’Hiroshima Mon Amour
8 aprile a Sauze d’Oulx
15 aprile a Le Panche
22 aprile in Piazza Castello
6 maggio in san salvario
27 maggio in P.zza Vittorio
10 giugno in Santa Giulia
17 giugno al Valentino

Borello salva le Colazioni dei poveri di Specchio dei tempi

Angelo Conti

Cresce ogni giorno il numero dei poveri e dei senza fissa dimora che si presentano alle Colazioni dei Poveri di Specchio dei tempi a Casa Santa Luisa, in via Nizza 24.

Alle 7 del mattino spesso c’è già la coda, in attesa dell’apertura del servizio. Nonostante la cambusa sia tenuta sempre rifornita, si possono creare anche situazioni di emergenza. Come ieri, quando la forte richiesta ha azzerato le riserve di latte. Ma è bastata una telefonata, da Specchio dei tempi a Fiorenzo Borello, per trovare un’immediata risposta. Centinaia di litri di latte sono stati immediatamente donati dai Borello Supermercati e l’emergenza è stata tamponata.

Anche stamattina latte e cappuccini erano pronti ad accogliere chi fatica a vivere.

Grazie a suor Cristina e grazie a Borello.

Da dodici anni, Specchio dei tempi sostiene le Colazioni dei poveri. Potete aiutarci tutti qui.

«Specchio Nord», lo sportello per mamme e bimbi in Barriera a Torino

Leonardo Di Paco,
La Stampa, 03/03/23

Specchio dei tempi trova una nuova casa in Barriera di Milano, quartiere simbolo delle periferie, epicentro del meltin pot di Torino, area in perenne trasformazione dal punto di vista urbanistico e anche custode di problemi di integrazione, criminalità e descolarizzazione. L’impegno di «Specchio Nord», il quarto sportello in città, aperto in via Cimarosa 26 all’interno di locali messi a disposizione dall’Atc, l’ente delle case popolari, si concentrerà soprattutto su quest’ultimo aspetto.

In questi locali a due passi da via Bologna, con scorcio in lontananza del palazzone dimenticato ex Poste di via Monteverdi, il fulcro dell’attività sarà rappresentato dal progetto “Forza bimbi!”. Si tratta di un percorso rivolto ai più giovani offrendo attività formative nel tempo libero dalla scuola, per evitare frequentazioni di altro tipo, e il progetto “Forza Mamme!” che sostiene 100 donne sole capofamiglia e i loro 198 bambini.

Il centro sarà aperto in concomitanza delle attività. Cioè tutti i pomeriggi della settimana e il sabato mattina per i doposcuola mentre diverse mattine la settimana per gli incontri di Forza Mamme. A partire da aprile il centro sarà aperto anche la domenica: ospiterà una serie di laboratori dedicati ai ragazzi.

Ieri mattina il presidente della fondazione, Lodovico Passerin d’Entreves, assieme al direttore de La Stampa Massimo Giannini ha presentato i locali al prefetto Raffaele Ruberto, al sindaco Stefano Lo Russo, al comandante provinciale dei carabinieri, il generale Claudio Lunardo, e all’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca. «Le sfide di Specchio si stanno ampliando sempre di più – ha spiegato Passerin e crescono di pari passo con un contesto sociale sempre più sofferente, stretto fra i rincari del costo della vita. C’è sempre più solitudine, anche da un punto di vista civile. Siamo venuti in Barriera perché è uno dei quartieri dove la nostra rete ha raccolto più richieste di aiuto e qui metteremo in campo due interventi decisivi dedicati a due grandi sfide per il futuro delle nuove generazioni e per la crescita civile della nostra città».

Concetti ripresi anche dal sindaco di Torino: «Questa zona della città, proprio per la sua complessità, è terreno fertile per la nascita di luoghi e progetti che possano aiutare a sostenere la crescita del quartiere e migliorarne la vivibilità» ha detto Lo Russo, che parlando delle trasformazioni urbanistiche di Barriera di Milano ha indicato i12023 come l’anno della svolta per la nuova linea della metropolitana con l’arrivo dei primi bandi. «Il rilancio della zona Nord – ha aggiunto il primo cittadino – è uno degli obiettivi della nostra amministrazione e passa anche attraverso i fondi legati al Pnrr (oltre 800 milioni per la Città, ndr) che per il 60% riguarderanno progetti legati all’inclusione sociale e alla sicurezza per aumentare la qualità della vita di chi vive e lavora in questo tipo di quartieri».

Su questo tema il direttore de La Stampa, Massimo Giannini, ha parlato della riscoperta «anche da una parte della politica della lotta alle disuguaglianze e questa non può che essere una buona notizia perché le periferie possono diventare luoghi per ripartire. Quello che ancora manca, a volte, è la presenza di strutture che consentano a chi vive ai margini di poter avere dei luoghi dove riconnettere una trama solidale interrotta».

 

Apre l’Info Specchio in via Madama Cristina 35 a Torino

Angelo Conti

A un passo da corso Marconi, a due passi dal Mercato di via Madama, a tre passi dal Valentino ed in pieno quartiere San Salvario, è nato “Infospecchio”, il nuovo punto di incontro fra Specchio dei tempi e la città.

Vi aspettiamo per quattro chiacchiere, un aggiornamento sui nostri progetti, magari per una donazione per le Tredicesime dell’Amicizia. Ad ottobre sarà aperto dalle 10 alle 13, tutte le mattine dal lunedì al venerdì. Poi a novembre e dicembre gli orari saranno più dilatati.

La gestione della nostra “vetrina” sulla città sarà affidata anche ai tanti volontari di Specchio dei tempi, sempre preziosi ed entusiasti in questa avventura solidale che viviamo insieme, fra mille progetti, stimoli ed idee.

Le colazioni dei poveri distribuite anche a Ferragosto

Angelo Conti

Anche stamattina a Casa Santa Luisa in via Nizza 22 sono state servite le Colazioni dei Poveri, un progetto che Specchio dei tempi finanzia ormai da oltre 10 anni. Il consueto staff di suor Cristina era aiutato dagli scout del Bologna 5 che hanno voluto unire, alla visita di Torino, anche una mattinata di volontariato.

Oltre 100 le colazioni servite con l’aggiunta di pizza ed anguria, per celebrare il Ferragosto.

Tornano le “Colazioni dei poveri” a Casa Santa Luisa

Angelo Conti

“Sentirsi a casa è non essere lasciati soli, è sentirsi valorizzati, è sapersi attesi, curati e accompagnati…” racconta sempre suor Cristina. Sono riprese questa mattina, 1° agosto, dopo la pausa di luglio necessaria anche per alcune sistemazioni logistiche, i nostri servizi per gli amici senza dimora: colazione, doccia e taglio capelli, ambulatorio, biblioteca… Una bella notizia fra le tante molto tristi, disumane, di questi giorni.

Specchio dei tempi sostiene l’attività di Casa Santa Luisa dal 2011, quindi da 11 anni: in questo lasso di tempo sono state distribuite oltre 400.000 colazioni ai poveri della città di Torino. E, ovviamente, andiamo avanti.

Grazie se ci darete una mano!<