Angela sorride quando apre la busta che racchiude la tredicesima della solidarietà, quella che grazie ai lettori de “La Stampa” la Fondazione Specchio dei tempi consegna. Tira un lungo sospiro di sollievo e dice: «Bene, ora potrò dare un anticipo al dentista e pagare una rata del riscaldamento, qui ora inizia a fare freddo».
Vive a Pinerolo in un monolocale al secondo piano di una casa dell’Atc. Uno spazio piccolo dove ogni cosa ha il suo posto, dove neanche i Ris troverebbero una traccia di polvere. Alle pareti le foto incorCome donare:
niciate che raccontano l’affetto che una nonna ha per i nipoti. Lei vive da sola, le basta un piccolo tavolo per pranzare, dove al centro ha messo un vaso e un vassoio con tre cioccolatini per gli ospiti, una vecchia poltrona comoda dove riposare, alle spalle una parete in cartongesso la separa dalla zona notte. Lì dentro dimora la dignità. E anche lei ci tiene a presentarsi sempre in ordine: indossa una maglia grigia con degli arabeschi e una sciarpa scozzese. I capelli in ordine.
«E’ veramente un aiuto importante, un bel regalo, ricevere la tredicesima di Specchio dei tempi, per me 500 euro hanno un grande valore», dice Angela, prima di aprire il cuore e raccontare le pagine della sua vita. Un libro letto al contrario, parte dall’ultimo capitolo, certamente importante perché a tutti insegna che si può sempre fare qualcosa per gli altri.
Quando era ancora bambina con i genitori aveva lasciato la Calabria, il papà aveva trovato lavoro in una fabbrica di mattoni a Piscina, la mamma era casalinga. Quattro figli, tre ragazze e un maschio. «Avevo 24 anni quando mia mamma è morta, mi sono sposata e ho avuto un figlio. Mi ero però innamorata dell’uomo sbagliato, era prepotente». Lascia intendere di più Angela, che ha chiuso quel rapporto, ma un dettaglio lo aggiunge: «Lavoravo da qualche anno come operaia in una fabbrica di Airasca, lui mi ha costretto a licenziarmi per intascarsi la mia liquidazione».
Angela è sempre stata una donna forte, capace di guardare oltre le crisi . «Molti lavori erano saltuari e così la pensione è rimasta piccola, che assolutamente mi impone di guardare ogni euro che spendo. Sto ancora pagando i debiti che ho fatto per sistemare la casa». I conti delle spese li ha ben chiari in testa per non tralasciare nessuna rata e dice: «Ora è arrivata la tassa rifiuti, poi ho la bolletta della luce e del riscaldamento e quella dell’affitto». Soldi che escono e allora ecco che nella busta della spesa il pesce e la carne non entrano mai.
Come donare:
Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia è possibile donare qui
Oppure tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.
O ancora, Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Tredicesime dell’Amicizia”.
È infine possibile versare di persona all’InfoSpecchio:
- Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
- Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
- Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (lun-ven 8.30-12.30/14.45 -17.30);
- Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).
Eventi organizzati per raccogliere fondi da destinare alle Tredicesime sono anche:
- Il concerto di Stefano Bollani all’Auditorium del Lingotto (16 dicembre)