Consegnate le Tredicesime anche ai nonni di Cuneo

La Stampa, 13/12/22

«Specchio dei tempi è una Fondazione unica in Italia, per la sua serietà e per il modo in cui porta aiuto a chi, come me, ne ha bisogno». Lo ha detto Vincenzo ritirando il voucher da 500 euro che ha ricevuto da Specchio dei tempi come Tredicesima dell’amicizia. Vincenzo è uno dei diciassette abitanti a Cuneo inclusi dalla Fondazione de La Stampa nel progetto «Forza Nonni» per sostenere anziani Over 80 in difficoltà che hanno bisogno non solo di un contributo economico, ma anche di assistenza continuativa: ricevono la spesa gratuita due volte al mese e una collaboratrice domestica li aiuta nelle pulizie per 4 ore. L’iniziativa, nata dopo la pandemia, dall’anno scorso assiste 25 persone in tutta la provincia. Come Vincenzo, altri anziani sono stati invitati a ritirare la Tredicesima nella redazione di Cuneo del quotidiano.

«Attendevamo una sessantina di persone, ma come sempre molti non riescono a venire di persona e delegano un parente al ritiro. Se non si presenta nessuno, spediamo il voucher per posta – spiega Angelo Conti, vicepresidente della Fondazione che, con la collega Anastasia Sironi, ha accolto tutti con un sorriso, un incoraggiamento, un augurio. Riprende Conti: «Complessivamente in tutta la provincia distribuiamo 160 Tredicesime: i 500 euro sono un aiuto per le spese di riscaldamento. I fondi vengono coperti da grandi donatori, che vogliono restare anonimi, e dai lettori de La Stampa con versamenti che vengono raccolti tra settembre e dicembre. Le persone che le ricevono ci vengono segnalate perlopiù da associazioni come il Consorzio Monviso Solidale che già seguono il loro caso, ma c’è anche chi chiede direttamente un aiuto. In questo caso organizziamo un incontro per valutare la situazione, anche ambientale, in cui l’anziano di trova».

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Ogni assistito porta con sé una storia di sofferenza e spesso di solitudine. C’è chi, come Vincenzo, è stato per molto tempo un importante manager, benestante e riconosciuto. Poi i rovesci della vita lo hanno colpito. «Ho preso una pasticca di morfina per venire fin qui, perché ho forti dolori che non mi abbandonano mai, ma devo camminare perché se mi fermo non riuscirò più a farlo» ha raccontato con la dignità di chi è deciso a non farsi piegare dalla malasorte e neppure dalla malattia. Rosa, Nicoletta, Teresa, Ivana, Matilde, Claudio, Carmela: ogni nome una storia diversa, ma un pensiero condiviso, quello espresso da Vincenzo: «Specchio dei tempi è un grande amico». Perché offre un conforto tangibile che non è carità, ma solidarietà verso persone meno fortunate, da parte di chi invece lo è e sa di esserlo.

Le donazioni che arrivano per la Tredicesime dell’amicizia a volte sono piccole, ma sommate raggiungono cifre importanti. «Specchio fa una cosa bellissima, abbiamo una bolletta pesante da pagare: è un grande aiuto», dice Filippa, figlia di Carmela, che l’ha delegata a ritirare la sua Tredicesima e fa parte del progetto «Forza Nonni». «È stato anche un regalo per il suo ottantacinquesimo compleanno: il 13 dicembre», aggiunge. Carmela ha avuto una vita molto dura, ha fatto tanti mestieri, ha perso un figlio di 19 anni ed è malata: è stata segnalata a Specchio dall’assistente sociale che va a trovarla tre volte a settimana. «Con questo importo continuo la mia battaglia per poterla tenere a casa, tra le sue cose – conclude Filippa -: ne ha viste tante, cerco di darle un po’ di serenità».

Come donare per le Tredicesime

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Germana: “Con la Tredicesima pagherò il riscaldamento”

La Stampa, 13/12/22

«Non ho mai ricevuto con tanto piacere l’assegno di Specchio dei tempi. Siete davvero arrivati al momento giusto. Sono in ritardo nel pagamento del riscaldamento e l’amministratore mi ha sollecitato più volte. Adesso sono finalmente più tranquilla».

Nel dire tutto questo Germana ci pone sotto gli occhi l’ultimo estratto conto della banca. Non c’è alcun bisogno di fare calcoli complicati, la matematica evidenzia la drammaticità della situazione: la sola pensione di reversibilità del marito non raggiunge 680 euro, quasi annullata dal costo dell’affitto di 420 euro.

«Ho sempre vissuto per la mia famiglia che adoravo e per la quale mi sono sempre spesa in tutto e per tutto, ma non ho potuto lavorare con continuità a causa nella mia salute instabile».

Una salute minata dal duro e usurante lavoro di mondina. «Sono nata a Ferrara, ma prima di trasferirmi a Torino ho vissuto a Vercelli con i miei genitori, dove ho fatto la mondina per diversi anni. Era davvero dura in primavera seminare il riso nell’acqua a piedi nudi e la schiena curva, aspettando di raccoglierlo in autunno. L’umidità e il freddo della risaia mi hanno provocato una forte artrosi che da allora non mi dà tregua. Sono anche caduta in casa e per un pelo non sono rimasta paralizzata: ora devo far ricorso a tante medicine».

Fino all’ultimo momento le è stato vicino il marito, che ha perso 13 anni fa. «Come era bello cucinare per lui e tutta la famiglia i cappelletti ferraresi… Ora il mondo è cambiato: ma tutti i parenti, nonostante gli impegni, fanno il possibile per tenermi compagnia. Sono grata a loro ma anche a chi dona un contributo, piccolo o grande che sia, a Specchio dei tempi per gli anziani. È grazie al loro gesto, alla loro volontà di dare un aiuto totalmente disinteressato, che riesco a guardare ancora il futuro con speranza».

Come donare per le Tredicesime

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Le aperture di InfoSpecchio e SpecchioGazebo

Angelo Conti
La Stampa, 07/12/2022

Il nostro InfoSpecchio, in via Madama Cristina 35 a Torino, osserverà degli orari speciali in questo ponte dell’Immacolata.

  • Mercoledì 7 dicembre ore 10-13
  • Giovedì 8 dicembre ore 10-13
  • Venerdì 9 dicembre ore 10-13
  • Sabato 10 dicembre ore 10-13 / 15-18
  • Domenica 11 dicembre ore 15-18

Inoltre, giovedì 8 dicembre, sabato 10 dicembre e domenica 11 dicembre dalle 11 alle 18 sarà aperto lo SpecchioGazebo in via Roma 80, nei pressi dell’Apple Store.

Sia presso l’InfoSpecchio e sia presso lo SpecchioGazebo è possibile versare per le Tredicesime dell’Amicizia e ricevere gadget, bulbi di tulipani e l’agenda memoriosa oltre che ritirare gratuitamente il Calendario 2023, chiedere informazioni su tutti i progetti di Specchio dei tempi e di Specchio d’Italia.

Domani consegneremo 38 Tredicesime a Pinerolo

La Stampa, 02/12/2022

Domani, sabato 3 dicembre, la Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi organizza a Pinerolo un pomeriggio che avrà come momenti centrali la distribuzione delle “Tredicesime dell’Amicizia” a 38 anziani residenti nel Pinerolese e un approfondimento sul tema del cambiamento climatico nel Pinerolese e nelle sue vallate.

Sarà anche possibile visitare la mostra “La Terra vista dal cielo” (in 133 spettacolari scatti del fotografo ambientalista Yann-Arthus-Bertrand) presso la Cavallerizza Caprilli. Subito dopo allo Specchio Point Pinerolo, in via del Pino 70, si procederà alla distribuzione delle Tredicesime dell’Amicizia agli anziani che, oltre all’assegno da 500 euro, donato da Specchio dei tempi, riceveranno un panettone offerto da Galup.

Successivamente verranno brevemente illustrati i progetti nel campo della protezione e della sensibilizzazione ambientale attuati del Rotary Club (Sergio Gasca, Vicepresidente Rotary Club Pinerolo). Sarà poi la volta del dottor Silvio Falco, (nel soccorso alpino dal 2000, medico, ex direttore generale della Città della Salute e della Scienza di Torino “Ospedale Molinette”, Ospedale Mauriziano “Torino” e As14 Liguria, Imperia e Sanremo) che illustrerà dati ed esperienze sul cambiamento climatico nel Pinerolese e nelle vallate piemontesi.

Chiuderà l’incontro, il saluto di Angelo Conti (Senior Vice President Fondazione La Stampa Specchio dei Tempi). Seguirà l’aperitivo dell’arrivederci a cui è invitata tutta la cittadinanza.

Già consegnate oltre 550 Tredicesime dell’Amicizia

Angelo Conti
La Stampa, 02/12/2022

Ogni giorno, tutti i giorni, Specchio dei tempi distribuisce Tredicesime dell’Amicizia. Ne abbiamo già consegnate quasi 600, con l’intenzione di arrivare a 2000 entro Natale, se la raccolta dei fondi ce lo consentirà. L’obiettivo di ricevere donazioni per almeno 1 milione di euro, così da garantire almeno 2000 aiuti, è stato sempre raggiunto nelle ultime edizioni. Ciascuno da 500 euro, ad anziani poveri e soli di Piemonte, Val d’Aosta e Liguria.

La grande maggioranza degli aiuti, circa 1700, viene distribuito a Torino e nel suo hinterland. Il resto nelle altre province piemontesi e, da qualche anno, anche nella Liguria di Ponente.

Come donare per le Tredicesime

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Il concerto di Ludovico Einaudi per le Tredicesime dell’Amicizia

Video Daniele Solavaggione
La Stampa, 30/11/2022

Auditorium del Lingotto sold out per il concerto di Ludovico Einaudi organizzato da Specchio Dei Tempi. Come da tradizione, la fondazione organizza il concerto di Natale il cui ricavato andrà per le tredicesime degli anziani. Il maestro Einaudi si esibisce per la quarta volta per Specchio, tra gli altri ricordiamo Bollani, Allevi e il compianto Ezio Bosso.

Due ore di concerto in cui il maestro ha eseguito brani dal suo ultimo album “Underwater” più altri suoi famosi brani accompagnato da altri tre musicisti: un violino, un violoncello e delle percussioni.

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Bruno, l’artista che vive tra i ricordi: “Ora potrò accendere i termosifoni”

La Stampa, 30/11/2022

Gentile, sensibile. Bruno, come si dice, è un buono. Buono come il pane. Ha 69 anni. Il suo aspetto dichiara una vita non facile, di combattimenti spesso perduti, la cura di sé trascurata. La sua casa, in borgo Aurora, impressiona tanto è straripante di vecchi oggetti, quadri, giocattoli, libri, cartoline. Sono ovunque, fino al soffitto. Bruno ha raccolto tutto questo nel tempo e ancora raccoglie. Quando ha l’occasione, magari in un caffè, vende per pochi euro uno dei suoi tesori, oppure lo scambia. Ha un animo d’artista che esprime dipingendo delicati paesaggi.

Bruno vive con la pensione sociale. Ha lavorato come meccanico ed è stato, per quindici anni, responsabile di una centrale idroelettrica in montagna, ma i suoi contributi si sono fermati al servizio militare. Cose che succedevano e succedono ancora. Un brutto giorno quel lavoro lo ha perso, è tornato in città e niente è più stato come prima. Le sue sorelle lo aiutano come possono, ma devono fare i conti con pensioni nelle quali ogni euro ha un valore.

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Quel poco che ha, Bruno spesso lo divide con chi ritiene stia peggio di lui. Come l’altro giorno, quando ha sentito una bambina, in mezzo alla strada, chiedere alla mamma di comperarle un panino e la mamma ha rispunto “I soldi non li ho”. Bruno ha tirato fuori i pochi euro che aveva in tasca e li ha messi in mano alla bambina. Lo scorso inverno l’ha passato al freddo. Aveva accumulato bollette anche a causa dei venditori che lo avevano convinto a firmare contratti con vari gestori. Senza pietà. II debito è arrivato a 400 euro.

Quando hanno potuto, le sorelle si sono divise la spesa e adesso le cose sono in ordine. Ma il riscaldamento resterà spento per la maggior parte della giornata. “Chi lo sa che bollette arriveranno quest’anno, con gli aumenti”, dice Bruno. E quando apre la busta con la tredicesima di Specchio sorride: “L’anno scorso sono stato al freddo e al buio, questa volta non succederà”.

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Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Suor Pierina, la “mamma” delle Tredicesime dell’Amicizia

Inventò nel ‘76, con il cronista de La Stampa Marco Marello, quella che è diventata la più antica sottoscrizione italiana: ogni Natale 2.300 anziani vengono aiutati grazie alla sua intuizione.

Continua a vivere nel centro storico di Torino, accanto alla chiesa del Corpus Domini, suor Pierina Righetti delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, la religiosa che nel 1976, con il giornalista Marco Marello, diede il via all’iniziativa natalizia delle Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi. Erano una suora e un cronista che, ognuno nel proprio ruolo, salivano le scale dei vecchi palazzi intorno al Municipio su su fino alle soffitte: lei per visitare le persone anziane, sole, povere, lui per fare il proprio mestiere e raccontare la città più nascosta e sofferente.

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Nel quartiere suor Pierina è arrivata a trent’anni, nel 1970, e da allora ha osservato i cambiamenti e accompagnato gli abitanti in difficoltà condividendo quel che arrivava. Oggi i palazzi scrostati di allora sono diventati abitazioni di lusso, ma restano le case popolari con i loro problemi. Porta Palazzo è vicina e chiede aiuto. Dei primi anni 70, nella Torino dei cartelli “non si affitta ai meridionali”, la suora ricorda le famiglie numerose, le donne che ne portavano il carico, bambini (per loro avviò un doposcuola che oggi prosegue, con splendidi volontari, per i figli delle famiglie di origine straniera). E ricorda la drammatica solitudine degli anziani. “A Marello, una persona eccezionale per sensibilità, dicevo che era necessario fare qualcosa per aiutarli. Allora gli anziani erano la popolazione più povera, più abbandonata, con la salute precaria, difficoltà a scaldarsi, cibo insufficiente. In quelle soffitte c’era una grande desolazione. Le Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi – sottolinea suor Pierina -sono state una risposta”.

Ancora: “Il primo Natale la distribuzione avvenne nel salone di via Porta Palatina, dove facevamo l’oratorio. Le tredicesime fecero versare tante lacrime di gioia. Per quelle donne e quegli uomini erano un grande dono. Sapere che tutto questo si ripete, da 47 anni, ogni Natale mi commuove e mi fa apprezzare profondamente il grande spirito solidale di questa città”.

(MM)

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Ida: “Grazie per la Tredicesima, è difficile vivere con tante medicine da comprare”

Beppe Minello,
La Stampa, 18/11/2022

La signora Ida sopravvive con la pensione minima, peraltro “aumentata, pensi un po’, di 20 euro da questo mese’, che deve bastare a pagare affitto, spese e riscaldamento (“Bollette che, tutte insieme, si portano via oltre la metà dei 670 euro dell’Inps”) e quei 48 euro di medicine (“Non posso nemmeno risparmiare con i generici perché il mio fisico non li accetta”) che scandiscono, ogni due ore, la sua esistenza minacciata, fin dall’infanzia, da un cuore ribelle.

Già quattro volte sono finita sotto i ferri del chirurgo, l’ultima volta, poco più di un mese fa“, racconta Ida, 73 anni ma che, a dispetto dell’età e dei guai fisici, dimostra una vitalità sorprendente. Una lotta quotidiana, la sua, per far quadrare il pranzo con la cena e non pesare sull’unica figlia e i due nipoti già grandi. La sua esistenza è la fotocopia di migliaia di anziani che, pur avendo lavorato tutta la vita, non sono riusciti a maturare più della “minima”.

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“Facevo la commessa – ricorda Ida – e sapesse quanti anni ho lavorato pagata in nero: non uno straccio di contributo. Ma funzionava così”. Separata dopo pochi anni di matrimonio, ha comunque allevato, e bene, una figlia e il suo cruccio odierno sono i nipoti “studiosi e bravi – dice nell’unico momento di evidente tristezza – ma che non riescono a trovare un lavoro come piacerebbe a loro”.

Chissà quanti nonni si riconosceranno leggendo la sua storia. La Tredicesima dell’Amicizia della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi che le abbiamo consegnato in questi giorni non risolverà tutti i suoi problemi, ma le ha regalato un momento di serenità. Un sorriso. “Sto sempre attenta a ogni spesa – ricorda, improvvisamente scura in volto – ma questa estate me la sono vista brutta. Da poco vivo in questa casa dell’Atc dove mi hanno proposto di trasferirmi per liberare l’alloggio che occupavo in corso Racconigi. Non ho fatto bene i conti e quando mi è  arrivato un conguaglio di 685 euro delle spese mi sono sentita morire. Non mi sono arresa, ho chiesto un prestito che sapevo non sarei riuscita a pagare. Come ho fatto per rimediare? Ho chiesto la carità”.

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Consegnata la Tredicesima dell’Amicizia anche a Francesca

Giancarlo Zattoni,
La Stampa, 05/11/2022

“Sono sola al mondo, ma sono abituata a lottare. Tutti mi hanno deluso e lasciato, ma la voglia di vivere non mi abbandona. Però devo dire grazie a Specchio dei Tempi e ai suoi donatori che mi permettono di ricevere l’assegno delle Tredicesime dell’Amicizia. E’ un grosso aiuto: la mia pensione è di 600 euro, ma ne devo pagare 460 di affitto e di spese. Come si fa a vivere?”. Francesca è nata a Trana, 82 anni fa. Ricorda la sorella e il cognato, ora deceduti, nel cui negozio di panetteria, nel quartiere San Salvario a Torino, ha lavorato per lunghi anni come commessa.

“Sono sempre stata allegra e amavo comunicare con le persone. Purtroppo, i miei parenti per anni non mi hanno versato i contributi e quando me ne sono accorta, mi sono ritrovata senza sicurezza economica. In quegli anni, devo dire, non ero molto attenta ai soldi, anche perché pensavo che l’uomo che amavo mi avrebbe sposato per donarmi una vita dignitosa. Ma la persona su cui avevo riposto la mia fiducia un bel giorno mi ha lasciato e sono crollati i miei sogni.”

Francesca cerca di riprendersi grazie al lavoro e seguendo una nuova forte passione: camminare in montagna in compagnia di gente nuova. Escursione dopo escursione Francesca trova nuova voglia di vivere e di stare in compagnia riscoprendo le bellezze naturalistiche vicine alla sua Trana, soprattutto le montagne della Val Susa. Ma è una vecchiaia difficile: muore la sorella, muore il cognato, una notte si spegne anche la nipote di 29 anni, fulminata da un aneurisma.

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“Mi sono ritrovata assolutamente sola. Oltre che in gravi difficoltà economiche”. Francesca trova però i volontari e lo staff del progetto Forza Nonni di Specchio dei Tempi: “Ricevo la spesa gratuita, due volte al mese, e sempre due volte al mese viene una colf a sistemarmi la casa. Ho una psicologa a disposizione ed ho soprattutto la volontaria Antonella che mi telefona spesso e con la quale condivido le mie pene”.

Ora sta lottando con un’ernia e con un ginocchio fuori uso: “Quello che mi sta mettendo davvero al tappeto è la protesi al ginocchio destro che mi è stata impiantata alcuni mesi fa e che di notte mi provoca dolori lancinanti. Quando ho male penso alle mie montagne, all’aria frizzante delle vette, all’azzurro del cielo dove perdevo il mio sguardo. E anche il dolore si allenta.

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Torna Ludovico Einaudi per il concerto di Natale

Angelo Conti

A Maria Teresa la prima Tredicesima, “una solidarietà che fa bene al cuore”

Giancarlo Zattoni,
La Stampa, 29/10/22

La prima tredicesime dell’Amicizia 2022 è stata consegnata l’altro giorno da Specchio dei tempi a Maria Teresa, 83 anni, di Iglesias, ma da molti anni residente a Torino, a Barriera di Milano. Una donna che, da moglie e da madre, ha avuto una vita tormentata e difficile, costellata da mille malanni e da ben 8 interventi chirurgici.

La sua casa popolare è molto piccola, ma curata e piena di peluche. “Scusate se vi accolgo con il girello ma sono caduta nel cucinino, mi sono ferita alla testa e ho battuto il bacino che ancora mi duole. Nella mia vita ho attraversato tante malattie ed ora a 83 anni sono diventata magra e smilza come un uccellino. I miei figli vivono lontani ma ogni tano mi vengono a trovare. Con loro è bellissimo tornare al mercato. Da sola non ce la farei”.

Teresa ricorda il primo amore: “Si chiamava John, era un giovanissimo americano che, con la sua divisione, era stato mandato in una base in Sardegna. Iniziai a provare affetto per lui. Un giorno, però, John partì all’improvviso e non ne ho saputo più nulla.

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Qualche tempo dopo Maria Teresa si sposa, ha tre figli e una nuova vita a Roma. Per caso scopre che il marito, travolto dalla ludopatia, la inganna e si sta rovinando. Sono anni difficili. “Nei momenti di sconforto la mia forza sono sempre stati i miei tre figli, anche quando eravamo veramente poveri e non avevamo nulla. Spesso i bambini erano malati e in quei momenti mi sentivo il mondo crollare addosso. In quel periodo per guadagnare lavoravo fino alle 3 di notte in una trattoria nei pressi dell’Appia Antica, dove aiutavo anche in cucina”.

Per questo ancora adesso Maria Teresa ama seguire i programmi di cucina in televisione: “per me sono una compagnia e quando vedo che si parla di piatti sardi come culurgiones e seadas provo sempre tanta nostalgia per la mia isola”.

Dopo il trasferimento a Torino e la morte del marito nel 1998, la donna combatte ancora per tenere la barra della sua vita dritta e sostenere i suoi figli, ma è in agguato un altro dolore: “Nel 2015 un grave tumore mi ha portato via uno dei figli: ora è un angioletto che mi protegge dal cielo”.

Nel ricevere l’assegno di 500 euro della Tredicesima dell’Amicizia da parte della Fondazione Specchio dei Tempi la signora Maria Teresa si commuove e ringrazia tutti i donatori: “In annate come queste, in cui i soldi sono sempre meno e tutto appare più difficile, questa solidarietà fa bene al portafoglio troppo vuoto, ma fa soprattutto bene al cuore”.

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