Paola Scola,
La Stampa, 14/04/23
A far conoscere la storia di Mirabel e della mamma Giulia, un mese fa, era stato Franco Graglia, il vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte. Che aveva incontrato la famiglia in una stanza del «Regina Margherita», l’ospedale infantile di Torino dove tanti bimbi lottano come leoni per vedersi restituire alla vita. Mirabel, 5 anni, di Dronero, è una di loro. «Fantastica, gioiosa, amorevole, generosa, tenera, ma con una forma rara di tumore al cervello – aveva raccontato Graglia -. Giulia, una super mamma, forte, determinata, convinta, è sempre con il sorriso, nonostante tutto». Cioè la fatica immensa di assistere alla malattia della figlia, riuscendo a regalarle forza, pazienza, un po’ di gioia e tutto il suo tempo. Per rimanere con Mirabel, infatti, Giulia ha rinunciato a qualsiasi lavoro. E questo, in una famiglia con l’unico stipendio del papà operaio e altri due fratellini, non rende certo facile la quotidianità.
Un problema che si è sovrapposto a quello delle cure in ospedale a Torino, dove un anno fa (era il 6 aprile 2022) la giovane coppia ha dovuto affrontare lo choc della diagnosi terribile. E dove Mirabel viene sottoposta a una cura sperimentale. «Con la speranza – ha sottolineato mamma Giulia – di aiutare altri bambini in futuro con una malattia così rara. Facciamo parte di uno studio randomizzato per la radioterapia, unica soluzione per combattere il mostro, che però ha un limite: non si sa ancora la modalità migliore di irradiazione. Insieme, ci sono la chemioterapia e un altro farmaco sperimentale».
Specchio dei tempi – con la generosità dei lettori de La Stampa – ha voluto essere vicino a mamma Giulia e alla sua Mirabel, destinandole subito un sostegno di 1000 euro. E ieri ha comunicato la notizia alla giovane donna, coraggiosa e tenace come la bimba dagli occhi grandi di cui si prende cura.
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