Arrivati a Vallecrosia i primi ragazzi del progetto “Bambini mai in vacanza”

Beppe Minello

Sono arrivati nel cortile dove li attendeva il bus che li avrebbe portati al mare, alcuni per la prima volta, con un sorriso timoroso sulle labbra. Le mamme in chador a incoraggiarli, a spingerli verso gli altri compagni di avventura. Il signor Wang trascinando una improbabile fat-bike con i suoi due ragazzini, Davide e Nico, quasi in divisa: maglietta e pantaloncini camouflage con finti gradi militari sulle spalle. Si sono messi in disparte, in silenzio, a studiare la situazione. Nicholas e Alex, gemelli di 9 anni, orfani di padre, sembravano quelli più a loro agio. D’altra parte, con altri tre fratelli e sorelle, sono abituati cavarsela perché hanno capito da tempo che la mamma, da sola, non ce la può fare. Yelizaveta, 8 anni, un sorriso dolce e gli occhi svegli sotto due treccine che le solcano il viso, ha subito individuato in Daniel, zazzera riccia e bionda, rifugiato ucraino con la sua famiglia, quello più simile a lei e non si sono più lasciati. Come Yujia, 8 anni, un visino dolcissimo compreso tra orecchie clamorosamente a sventola, tutta un fiocchetto dalle scarpe al vestitino bianco e blu, che ha arpionato la mano di Youtong, di appena due anni più vecchia ma già consapevole del suo ruolo di sorella-mamma, e l’ha lasciata praticamente solo a Vallecrosia, tra Bordighera e Ventimiglia.

Lì, nella casa salesiana a pochi minuti a piedi dal mare, si stanno consumando le due settimane di vacanza pagate dalla Fondazione Specchio dei tempi ai bambini di quelle famiglie che non se le sarebbero mai potute permettere. La generosità dei lettori de La Stampa e gli amici di Specchio hanno permesso di allargare un po’ il numero dei partecipanti – sono una sessantina in totale – ma purtroppo non è stato possibile accontentare tutti.

Dona ora

L’ansia dei genitori ha seguito la partenza dei loro bambini fin nelle strade attorno al Valdocco. Sventolar di mani e baci lanciati al vento hanno accompagnato il bus per via Rovigo e via Cigna. Una banda colorata e multietnica – nei due diversi  periodi di vacanza ci sono bambini di ben 12 nazionalità diverse – affidata alle cure di Antonio, religioso salesiano che si è appassionato alle avventure di Garfield il gatto, saggiamente mandato a manetta sugli schermi della tv interna del bus per distrarre i piccoli viaggiatori, quanto e più dei ragazzini. Con lui tre giovani animatrici, Vittoria, Valeria e Paola che hanno avuto subito il loro daffare ad arginare il mal d’autobus che, implacabile, ha colpito 2 o 3 bambini quando ancora non s’era superato il casello di Carmagnola. E non si sono ripresi fino a Savona. Poco male, la sosta nel primo autogrill incontrato sull’Autofiori, ha permesso di tirare il fiato e mescolare le carte.

Le battute da un sedile all’altro, gli scherzetti, i sorrisi, le urla hanno lasciato il posto a un contatto più fisico e coinvolgente per tutti. Amir (“per gli amici Mohamed” ci tiene a precisare) 9 anni, ne ha approfittato per raccontare a tutti di essere “caduto dal balcone”. Stupore generale. “Ma ero al primo piano!”. Ah be’. Come tanti, segue la dieta musulmana, ma la mamma ha aggiunto che è “allergico al pesce e che prima di fare ogni sforzo ha bisogno di inalare il Ventolin”.

Dona ora

Come capita fra i ragazzini, l’imbarazzo di non aver mai fatto o visto qualcosa, li ammutolisce quando chiedi loro se sono mai stati al mare. Amir sta zitto. Alfa, 7 anni, un bellissimo bambino ivoriano che il papà ha fotografato in mille pose prima della partenza, tergiversa e fa sorridere tutto il bus per cambiare discorso. Anche la sosta all’autogrill è una novità per molti di loro. I gemelli, Alex e Nicholas, sono rimasti affascinati dal rubinetto che si apre a pressione e, soprattutto, dai soffioni di aria calda per asciugare le mani che si sono lavate tre volte.  Un gioco a quiz sulle avventure del gatto Garfield con premio finale un ghiacciolo da ritirare in colonia, ha consumato l’ultima ora di viaggio.

La vista di campi da calcio, basket e pallavolo, tutti incastrati uno nell’altro alla moda delle strutture salesiane, ha scatenato l’entusiasmo di tutti i maschietti, già eccitati dall’idea delle sfide che di lì a poco avrebbero affrontato con i tanti ragazzini che frequentano l’Estate ragazzi dell’oratorio e con la testa già al giorno in cui faranno la gita al parco acquatico “Le Caravelle” di Ceriale. L’ultima fatica, prima di correre in spiaggia, è stata quella di farsi il letto, distinguere lenzuola e federe, il telo mare dall’asciugamano. Per alcuni un’impresa mai affrontata.

Dona ora

Prima vacanza al mare per 60 bambini che avverano il loro sogno

Beppe Minello,
La Stampa Torino, 25/06/2023

Non sono mai andati al mare in vacanza e qualcuno nemmeno l’ha mai visto. Sono la sessantina di bambini, tutti delle Elementari e prima Media, che partiranno il 3 luglio – i primi 30 – e il 10 luglio gli altri, per un soggiorno di una settimana a Vallecrosia, in provincia di Imperia, ospiti di Specchio dei tempi che coprirà tutte le spese. Sono bambini con genitori di sette nazionalità che, fino all’anno scorso, erano parte del progetto “Forza Mamme” rivolto, appunto, a donne rimaste sole e in difficoltà economiche che mai avrebbero avuto la possibilità di concedere, a loro e ai loro bambini, una piccola vacanza. Quest’anno, l’invito è stato rivolto a tutte le famiglie in qualche modo seguite e aiutate da Specchio dei tempi. Le richieste di partecipazione sono state tantissime ed è stato doloroso non poterle accogliere tutte, anche se nuove donazioni potrebbero consentire un ulteriore turno a fine agosto.

Dona ora

Un’importante realtà come quella delle colonie, così come le hanno conosciute gli “anta”, è ormai un retaggio del passato, sostituito da Centri estivi, come Estate ragazzi del Comune di Torino che accoglie oltre 4 mila bambini, che però si tengono nei luoghi di residenza, o qualche soggiorno in luoghi ameni, ma a pagamento, organizzati da grandi aziende. Ma l’esigenza per migliaia di famiglie di permettere ai propri figli una vacanza nella quale godere di un po’ di aria buona del mare o della montagna e regalare ai ragazzini quella che, almeno un tempo, rappresentava, e rappresenterebbe ancora, la prima avventura via da casa, lontani da papà e mamma, resta tutta.

Ogni estate, un tempo, sulle pagine della Cronaca de La Stampa compariva, immancabile, un trafiletto con il quale la Fiat – proprietaria del giornale – avvisava i genitori dipendenti dell’azienda automobilistica che i loro figli erano arrivati nelle colonie al mare o in montagna. Poche righe, sempre le stesse: “I bambini sono arrivati”. Un fatto che, un’estate, suscitò anche qualche polemica politica contro un’iniziativa giudicata di stampo paternalistico. Polemica stroncata sul nascere dal Manifesto, quotidiano mai tenero con la Fiat, che rispose ai critici affermando, in buona sostanza, «avercene di colonie!».

Dona ora

Restano, in ogni caso, importanti realtà come quella, completamente finanziata da Specchio dei tempi che da anni organizza “Bambini mai in vacanza”, un progetto pensato per sostenere le famiglie più fragili. L’organizzazione logistica è dei salesiani. Destinazione Vallecrosia, edificio a 5 minuti dal mare. Qui ci saranno a seguirli tre educatori professionali e due educatrici. Un incontro preparatorio al soggiorno estivo con le famiglie e i loro bambini, tenutosi nello Specchio Point di Torino Nord in via Cimarosa, ha permesso di chiarire dubbi e soddisfare le curiosità di genitori accomunati però dalla gioia di poter concedere una vacanza vera ai loro figli. E così, a tutti è stato spiegato che a ciabatte, costumi, teli mare e crema solare provvederà Specchio dei tempi; che i ragazzi dormiranno in camerette da 3 e 4 letti; che tra gli animatori c’è anche un bagnino certificato; che il giovedì ci sarà una gita al parco acquatico “Le Caravelle” di Ceriale. Per gestire i sicuri attacchi di mammite acuta sarà creato un gruppo WhatsApp «ché i cellulari dei singoli è meglio se restano a casa» e la sera una passeggiata sul lungomare, magari arricchita da un gelato, sarà garantita. In spiaggia, grandi gazebo faranno le veci degli ombrelloni. «Per il resto – spiega don Alberto Goia – potranno giocare nel vicino oratorio». L’unica cosa che i ragazzini dovranno portare sono pantaloncini e magliette per una settimana: «Purtroppo non siamo in grado di garantire un servizio di lavatrici» spiega Antonio, il coordinatore di animatori ed educatrici. Un particolare soffocato dalle urla di gioia dei bambini già in modalità vacanza e da una sorridente alzata di spalle dei genitori. Si parte lunedì della prossima settimana, con il primo turno.

Dona ora

 

 

Scopri “Bambini mai in vacanza”

Angelo Conti
DA CINQUE ANNI SPECCHIO PROPONE BAMBINI MAI IN VACANZA un progetto pensato per offrire una settimana al mare ai bambini delle famiglie che non se lo possono permettere.
Quest’anno saranno almeno cinquanta i piccoli, fra i 6 ed i 12 anni, che andranno a Vallecrosia, in una struttura salesiana, per trascorrere sette giorni di vacanza e di allegria. L’iniziativa, completamente finanziata da Specchio dei tempi, è una appendice del progetto Forza Mamme che ha l’obiettivo di sostenere le mamme sole.
Quest’anno i bambini partecipanti sono di sette diverse nazionalità: si tratterà dunque anche di un momento di inclusione concreta, fra un tuffo in mare ed una gita al parco acquatico. Eventuali nuove donazioni ci aiuteranno ad aumentare il numero dei bambini beneficiati (abbiamo anche una fitta lista d’attesa), in una possibile replica dell’iniziativa a fine estate.
Ieri sera abbiamo incontrato le mamme dei partecipanti ai primi due turni (partenze 3 e 10 luglio) presso lo Specchio Nord, la struttura della nostra fondazione in via Cimarosa.
Fra tante domande e tanta gioia.
Puoi donare qui.

“Bambini mai in vacanza”: partito il primo pullman per la Liguria

Elisabetta Rosso

“Il mare è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare” scriveva Verga. Non sempre. Nicole, Hilary e Noemi hanno otto anni e non hanno mai visto o sentito il mare. “Me lo immagino grande, salato e frizzante”, dice Nicole. “Fa tipo shhhh, un suono così”, aggiunge Noemi. “Io non vedo l’ora di toccare la sabbia”, sussurra Hilary sfregando i polpastrelli. Sono le nove e in piazza Sassari si ferma il pullman grigio diretto a Vallecrosia, in provincia di Imperia. Parte da qui “Bambini mai in vacanza”, il progetto completamente finanziato dalla fondazione Specchio dei tempi e realizzato con la logistica dei salesiani: una settimana al mare per i bambini di famiglie che non se lo possono permettere.

Nel cortile le grosse valigie colorate corrono sul selciato, trascinate dai bambini impazienti. Le mamme sistemano le felpe legate ai fianchi e rincorrono i figli con le ultime raccomandazioni: “chiama”, “non andare in mare senza braccioli”, “fa quello che ti dicono”. È l’inquietudine bella, quella che morde lo stomaco di fronte alle prime volte. C’è chi corre sul pullman, come Youssef e Israa, che prendono i posti in prima fila e si sussurrano qualcosa all’orecchio ridendo. Josue invece è attaccato al ginocchio della mamma con il viso nascosto tra le pieghe della gonna, “sta piangendo, non è mai andato via senza di me”, dice piano la madre. Di fianco c’è Marco che continua a chiedere a Don Matteo se può rimanere al mare due settimane invece che una, “non vede l’ora di tornarci, non è stato tante volte al mare ma gli piace tantissimo, starebbe tutto il giorno in acqua”, spiega la mamma.

Il progetto, nato nel 2018, si inserisce nel lungo percorso attivato da Specchio dei Tempi per aiutare le famiglie e in particolare le madri in difficoltà. Il programma è semplice, “mare, mare e mare” spiega don Matteo, “organizzeremo giochi, passeggiate, e anche una gita al parco acquatico le Caravelle.”

Il pullman comincia a riempirsi, Josue ha la mano appiccicata al finestrino e guarda la mamma con gli occhi grandi e umidi, Samuele abbraccia forte il papà, la madre di Sama emozionata grida “ci vediamo tra una settimana, ti voglio bene”. Noemi mentre carica lo zainetto in spalla dice “spero di fare anche colazione vedendo il mare, voglio vederlo sempre così poi me lo ricordo per bene.” Lei, il mare, lo conosce solo grazie alle descrizioni degli amici e non vede l’ora di poterlo raccontare con le sue parole.

Torna “Bambini mai in vacanza”, per loro una settimana al mare

Angelo Conti

Con l’incontro illustrativo con i genitori dei 50 bimbi prescelti (svoltosi ieri a Casa Santa Luisa), è entrato nel vivo il progetto “Bambini mai in vacanza” di Specchio dei tempi.

L’iniziativa, che è alla terza edizione e che riprende dopo una pausa di due anni dovuta alla pandemia, vuole offrire una settimana di vacanza al mare a bambini appartenenti a famiglie particolarmente disagiate. Bambini che non hanno possibilità di andare in altro modo in vacanza.

Il primo gruppo di 25 bambini partirà lunedì 11 luglio ed il secondo lunedì 18 luglio. Destinazione Vallecrosia, in Liguria.