di Angelo Conti
Oggi è la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne. E oggi troverete media e social colmi di riflessioni, notizie, dichiarazioni di intenti. Oggi tutti contro la violenza. E domani? Dopodomani? Fra un mese?
Un impegno vero è per sempre. E noi della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi lo sappiamo benissimo. Così, da 6 anni, ospitiamo decine di bambine e ragazze vittime di violenze nel nostro villaggio di Ibbawale in Sri Lanka. Cinque case famiglie, capacità sino a 50 letti, in otto edifici costruiti in mezzo ad una piantagione di cannella, all’estremo sud del Paese.
Angelo Conti in Sri Lanka un mese fa (clicca qui per leggere il reportage)
Questo villaggio era nato subito dopo lo tsunami, dodici anni fa, per ospitare i malati di dengue. Ha avuto finalità sanitarie per cinque anni, poi è stato riconvertito in una struttura assistenziale per le bambine e le ragazze che vengono allontanate dalle famiglie, dopo essere state vittime di abusi, dai tribunali del sud di quel Paese. Noi, insieme ai monaci buddisti ed ovviamente insieme al Gruppo Umana Solidarietà (nostro partner logistico sin dal primo intervento in Sri Lanka), garantiamo a queste sfortunate ragazze una casa, il vitto, l’istruzione, una formazione scolastica e professionale. Ogni giorno, tutti i giorni.
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In questo villaggio sono passate e ci sono bambine piccolissime, alcune di appena 5 anni. Una parte di loro viene gradatamente poi reinserita nella loro comunità (magari affidata a parenti), ma una parte cospicua resta con noi per molto tempo. Sono quelle ragazze che accompagneremo sino ai 18 anni, per poi cercare di inserirle in modo corretto nel mondo del lavoro. Anche attraverso accordi con aziende e catene alberghiere.
Un intervento assolutamente concreto che Specchio dei tempi segue con grande attenzione, assumendosi gli oneri e partecipando a tutte le scelte necessarie alla conduzione di una comunità complessa e delicata, nella quale lavorano una decina di dipendenti locali e un gruppetto di volontarie italiane, in questo momento tre. Qui, negli anni passati, abbiamo goduto del contributo anche di giovane volontarie del Servizio Civile, che torneranno la prossima primavera.
“Crediamo – ha spiegato il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves – che questo intervento sia un fiore all’occhiello per la nostra fondazione. Ci mettiamo affetto, amore, esperienza, serietà. Insomma, ci mettiamo il cuore. Quello dei lettori de La Stampa”.