Migliaia le offerte di lettori, anche da Shanghai e Sud America. In via Roma a Torino i bambini hanno consegnato la paghetta: «Portatela ai nostri amici in difficoltà»
ANGELO CONTI
Accanto ai bimbi d’Abruzzo che si rincorrono nelle tendopoli, primo segnale della vita che riprende, ecco i bimbi di Torino che hanno voluto personalmente consegnare le loro “paghette” agli sportelli di Specchio dei tempi, in via Roma 80. Qualche altro ha semplicemente rinunciato all’uovo di Pasqua, aggiungendo un disegno. Gloria, Federico, Stefano, Alessia B. hanno pensato ai loro amici di laggiù, bimbi che non conosceranno mai, ma ai quali si sentono legati, di fronte ad un evento che a quell’età non si capisce, ma lo si immagina (giustamente) popolato da orchi e da streghe.
Seicentoquarantamila euro sono entrati nelle casse di Specchio dei tempi, in meno di quattro giorni. Ormai i record non si contano: è stato uno slancio incredibile, immediato, spontaneo. Che continua. Tanti i versamenti tradizionali (via bonifico, conto postale oppure ai nostri sportelli) ma tantissimi quelli telematici, utilizzando le carte di credito. Sistema che ha abbattuto distanze immani: c’è chi ha versato da Shanghai, chi da Buenos Aires, chi dal Sud Africa. Lettori de La Stampa che, sparpagliati per il mondo, hanno trovato al strada per essere presenti, tangibilmente, in questa sfida.
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