Specchio dei tempi Terremoto Turchia: aiuti ai villaggi della Mesopotamia
2 Settembre 2024

Terremoto Turchia: aiuti ai villaggi della Mesopotamia

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Angelo Conti

Harran, sul confine con la Siria: la comunità delle case di argilla dimenticata dopo il terremoto

La Siria è a due passi, solo qualche chilometro fuori dal centro abitato: ogni tanto si vede un soldato turco armato sino ai denti ma le tensioni politiche fra i due paesi sembrano davvero lontane.

Siamo ad Harran, poco più di 5.000 anime, l’ultimo paese della Turchia, proprio accanto all’Eufrate. La sua povera economia affonda le radici nelle attività agricole tipiche della Mesopotamia e nelle modeste attrattive turistiche delle sue case in argilla, che somigliano tanto ai nostri trulli.

Il terremoto del febbraio 2023 l’ha colpito duramente, rendendo inagibili la metà delle abitazioni e interrompendo anche le vie di comunicazione verso Antiochia. La sua posizione marginale (è la zona della Turchia più lontana dalla capitale Istanbul) non ha consentito, sino ad oggi, interventi radicali e così la situazione è, soprattutto nelle frazioni sparse per le campagne, ancora decisamente critica.

A 18 mesi dal sisma si vive sotto le tende, in condizioni igieniche precarie, con sostegni limitati da parte del governo centrale. Qui Specchio dei tempi e Remar Sos sono intervenuti a più riprese, già dalle settimane successive al sisma, con distribuzioni di pacchi viveri e generi di prima necessità alle famiglie. Distribuzioni che continuano ancora in questi giorni, stante la situazione che è resa ancor più grave dalle altissime temperature: vivere in tenda, con 40 gradi, diventa un tormento fisico, anche per la scarsa utilità dei condizionatori.

Le distribuzioni di aiuti continueranno anche nelle prossime settimane.

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