Francesco Munafò
Un gruppo di ragazzi che balla, un robot che serve un cocktail accanto a un aperitivo, gli occhi profondi di un anziano.
Sono alcuni degli istanti che raccontano Torino e la sua gente, catturati dalla macchina fotografica dei tre vincitori per le categorie singole della Torino Photo Marathon, annunciati ieri negli spazi di Camera in via delle Rosine.
La manifestazione, organizzata dall’associazione Reflex Tribe e giunta alla sua dodicesima edizione, è partita lo scorso 6 ottobre, con l’annuncio dei nove temi di gara a gruppi di tre ogni tre ore, partendo dalle 10 di mattina.
I partecipanti hanno così scattato le loro foto (tassativamente dentro i confini cittadini) e le hanno consegnate prima della mezzanotte. Gli scatti sono poi passati al vaglio degli esperti.
Il ricavato a Specchio dei tempi
“L’evento vorrebbe invogliare i torinesi a fare foto e chi viene da fuori a scoprire la nostra città” spiega Guido Fassio, vicepresidente di Reflex Tribe. E poi c’è un terzo obiettivo: la beneficienza.
Dall’anno scorso la manifestazione è organizzata con Specchio dei tempi. Le quote che i partecipanti alla maratona fotografica hanno versato sono state donate a Specchio per il progetto Tredicesime dell’Amicizia, nato nel 1976 per sostenere ogni anno circa 2mila anziani bisognosi tra Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, con un assegno da 500 euro sotto Natale.
“In 49 edizioni del progetto abbiamo consegnato 82mila sussidi, per un totale di 33milioni” – spiega Andrea Gavosto, consigliere delegato della Fondazione. “Anche quest’anno vogliamo fare un dono ad almeno 2mila persone a Torino e nel Nord Ovest”.