Specchio dei tempi Tredicesime dell’Amicizia: intervista a Massimo Bolognese
3 Gennaio 2025

Tredicesime dell’Amicizia: intervista a Massimo Bolognese

Massimo stringe tra le mani robuste la Tredicesima dell’Amicizia, l’assegno di 500 euro ricevuto da Specchio dei Tempi grazie al contributo di solidarietà raccolto da tanti benefattori.

“Sono nato a Torino nel 1957 e ho svolto l’attività di artigiano per tutta la vita. Percepisco una pensione di 430 euro. L’aiuto di Specchio è un dono enorme: lo userò per mangiare e forse per qualche regalo in vista del Natale.”

Dopo la guerra, la famiglia di Massimo si trasferisce nel quartiere di Valdocco: “Mio padre, originario della Puglia, era artigiano del legno e io ne ho ereditato il mestiere. Avevamo il laboratorio nei pressi del cimitero di San Pietro in Vincoli.”

Si sposa e cerca di conciliare il duro lavoro con le esigenze di una famiglia che nel tempo si è arricchita di tre figli. Fino a che la crisi economica lo mette con le spalle al muro.

Ho commesso molti sbagli e gli sbagli si pagano. Non ne voglio parlare. Forse mi sono fidato delle persone sbagliate: ho anticipato lavori che non mi sono stati pagati. Sono andato in sofferenza: quello che mettevo da parte spariva con le spese e l’affitto. Dovetti smettere di versare i contributi.”

Nel frattempo, i rapporti con la moglie si deteriorano e i due decidono di separarsi consensualmente.

Non ho rimpianti e nel distacco non giudico più. Sono senza mezzi e vivo di lavoretti. Mi ospita una compagna, talvolta degli amici. L’importante è la salute.”

Nel congedarci osserva nuovamente l’assegno. Cinquecento euro non risolveranno la sua situazione né lo renderanno agiato, ma gli daranno speranza e un po’ di sollievo in questi tempi di crisi.

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