Di Beppe Minello
Pubblicato su La Stampa il 24 ottobre 2018
Mirella ha 71 anni, 4 figli che, dice, «vede regolarmente» ma che hanno i loro problemi («Non tutti hanno un lavoro»), che le hanno dato «8 nipoti!». In lei s’intuisce una bellezza ormai sfiorita. Non deve avere avuto una vita facile, Mirella. Ricorda quando si è sposata («Il 16 luglio 1966, avevo 18 anni») ma il marito «Non lavorava, beveva,mi…» e con la mano fa il gesto delle percosse. Come abbia tirato avanti e cresciuto 4 figli è cosa che lei non vuole approfondire.
La realtà è che oggi Mirella sopravvive, è il caso di dirlo, con «la Sociale», come dice lei. Che significa non concedersi mai nulla, rinviare cure e interventi necessari per la sua cervicale dolorante. Il suo rifugio è la piccola casa popolare dove vive da sempre e dov’è arrivata adolescente con i genitori e i tre fratelli cacciati dalla Libia di Gheddafi. Dove l’unico tesoroè la tv, con «i tanti film, soprattutto d’amore». La Tredicesima è una voce importante del suo bilancio di fine anno, un piccolo momento di serenità.