A metà strada. La sottoscrizione di Specchio dei tempi per le Tredicesime dell’Amicizia ha superato sabato scorso i 500.000 euro. Con questa somma sono già state avviati alla distribuzione un migliaio di assegni da 500 euro, mentre altri partiranno presto, seguendo il ritmo della raccolta. Nei prossimi 15 giorni, sulla base dell’esperienza degli anni passati, crediamo di poter distribuire circa 75 aiuti ogni giorno, con una stima di un incasso medio quotidiano di circa 35.000. I giorni che vanno dal 10 al 25 dicembre sono da sempre i più importanti per una sottoscrizione che pensa soprattutto al Natale, quel giorno in cui gli anziani poveri e soli avvertono più nettamente il peso della disperazione e dell’indigenza.
Ma i torinesi, lettori de La Stampa ma non soltanto quelli, avvertono da 42 anni l’esigenza di essere vicini ai più deboli, a chi ha meno voce, agli anziani spesso dimenticati in case popolari, di fronte a pensioni minime sempre uguali, ogni anno un po’ più povere. L’assegno di Natale è una boccata d’ossigeno per tanti, per troppi anche l’opportunità di tornare ad accendere il riscaldamento, in case drammaticamente gelide, con rischi importanti per la salute di chi è spesso davvero molto anziano.
Le Tredicesime dell’Amicizia sono questo. Uno slancio d’affetto sotto l’albero, un pensiero delicato per chi è comunque condannato ad un Natale di solitudine e di privazioni. Noi, di Specchio dei tempi, consegniamo quasi sempre personalmente questo aiuto (attraverso i giornalisti o attraverso i volontari delle associazioni che collaborano con noi, a cominciare dalla San Vincenzo) per offrire anche un momento di dialogo e di condivisione, un lampo di presenza vera in esistenze tristi.
A chi ci legge chiediamo, come sempre, di darci una mano. Noi ci mettiamo impegno, passione, attenzione, rapidità. Chi ci versa anche solo un euro deve sapere che verrà utilizzato il giorno dopo, immediatamente trasformato in solidarietà vera, autentica, palpabile. Il denaro versato a Specchio non viene mai accantonato per fini lontani, noi lo mettiamo subito in azione. Soprattutto quando si tratta di Tredicesime, soprattutto quando si tratta di anziani in difficoltà, perché sappiamo che chi soffre non deve e non può aspettare.