Angelo Conti
Quarantamila ragazzi, nel corso delle prime 19 nottate del progetto “Un soffio ti può salvare la vita”, hanno testato il loro tasso alcolemico prima di mettersi al volante o semplicemente di salire su un monopattino. Nel corso di poco più di un anno Fondazione Specchio dei tempi, Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri e Federfarma hanno portato avanti un progetto nato quasi casualmente, da una lettera alla rubrica Specchio dei tempi, nella quale un lettore de La Stampa esternava il suo apprezzamento per alcuni controlli preventivi effettuati dai carabinieri in una discoteca del Sestriere ed invitava a replicare l’iniziativa anche a Torino. Fondazione Specchio dei tempi ha trovato una immediata intesa con l’Arma a cui si è aggiunta la disponibilità di Federfarma per la fornitura gratuita di una parte dei self-test poi utilizzati.
Il progetto 2024, dopo i 17 eventi dell’anno passato (tutti in zone “calde” per la movida), ha preso il via la notte dell’1 giugno in Piazza Vittorio, a cui è seguita la presenza alla notte bianca di via Madama Cristina sabato scorso. Ora, prima di tornare a Torino per altri appuntamenti in estate ed in autunno, il progetto farà tappa ad Asti nel prossimo week end ed a Cuneo il 22 giugno.
L’iniziativa vede l’utilizzo dello SpecchioBus con la presenza di un medico a bordo. I Carabinieri, nel corso delle serate, insieme ai volontari di Specchio dei tempi sensibilizzano i giovani sui rischi della guida in stato di ebbrezza. I militari partecipano quindi all’attività esclusivamente in chiave preventiva, incontrando e parlando ai ragazzi e distribuendo materiale informativo. I giovani che lo desiderano possono accertare le proprie condizioni prima di mettersi alla guida sia attraverso il self-test, sia rivolgendosi ai medici per una verifica più accurata tramite etilometro di precisione.
Chi ha partecipato
Il target di riferimento è soprattutto quello di ragazze e ragazzi fra i 18 e i 24 anni, che rappresentano circa l’80% dei testati. In questa fascia il consumo di alcol interessa circa due terzi (69%) della popolazione ed è più frequente tra gli uomini (79%) ma è anche in aumento fra le donne (49%). I sanitari di Specchio hanno però spesso accertato stati di grave alterazione anche in giovani sotto i 16anni: “Ci sono aree della città – spiegano i due medici volontari che si alternano a bordo, Paolo Carbonatto ed Andrea Ferrero – in cui il consumo fra i giovanissimi è decisamente più diffuso: ad esempio nell’area del Lungo Dora Firenze e soprattutto in piazza Santa Giulia. Spesso registriamo scarsa consapevolezza dei rischi e dei danni che l’assunzione di alcolici può determinare (soprattutto sul fegato dei più giovani) e del fatto che anche il consumo di quantità modeste può condizionare negativamente l’integrità delle capacità individuali”.
Il progetto si svilupperà nei prossimi mesi anche con un coinvolgimento più diretto delle scuole. Le ultime classi degli istituti superiori potranno, da settembre, prima incontrare medici e carabinieri, e poi essere ospiti sul campo, nelle serate di attività dello Specchiobus, per toccare con mano la criticità di talune situazioni. Nulla più che una esperienza guidata sul campo può infatti risultare utile per fare comprendere l’importanza di un corretto stile di vita. E mettere in campo una risorsa in più contro le stragi del sabato sera.