Di Laura Berlinghieri
Pubblicato su La Nuova Venezia il 15 settembre 2020
Negozi di ceramiche, di scarpe artigianali e serigrafie. E poi specialisti della doratura, della lavorazione di murrine, dei restauri e della carta. In pratica, tutte le attività che sono la colonna vertebrale di Venezia. Sono già una ventina le candidature arrivate a “Venice again”, bando della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi. Una mano tesa a ristoratori, artigiani, commercianti, piccoli e “piccolissimi” imprenditori costretti a fronteggiare mille difficoltà economiche, conseguenza diretta del Covid, del lockdown e del crollo del turismo. Ma, prima ancora, dell’ “aqua granda”.
«Abbiamo ricevuto già molte richieste, ma l’esperienza ci insegna che la maggior parte delle candidature solitamente si concentra negli ultimi giorni» spiega Angelo Conti, vicepresidente di Fondazione La Stampa. Oltre alle attività già segnalate, si registrano le richieste arrivate dai titolari di agenzie immobiliari e di servizi di noleggio marittimo, di atelier di abbigliamento e di tutta una serie di attività artigianali il cui futuro è appeso a un filo. La cui futura esistenza è appesa a un filo. Per tutte queste attività è stato messo a disposizione un fondo da 60 mila euro; risorse che saranno equamente suddivise tra le venti piccole realtà che risulteranno vincitrici del bando. Queste, quindi, riceveranno 3 mila euro ciascuna, con una serie di bonifici che inizieranno già il primo ottobre.
La candidatura da parte delle attività sarà possibile fino al 21 settembre. Le venti attività vincitrici verranno selezionate tra il 22 e il 30 settembre, quindi si procederà immediatamente con i bonifici. Allo stesso modo, cliccando qui, chiunque avrà la possibilità di fare una donazione per contribuire al fondo, così da consentire un aumento del numero delle realtà finanziabili.