Articolo di Angelo Conti
In attesa di ritornare domani mattina presto a Negombo per la riapertura delle scuole, dopo oltre 20 giorni di chiusura per gli attentati del giorno di Pasqua, abbiamo passato la domenica visitando i due progetti di Specchio dei tempi nel sud dello Sri Lanka. In mattinata siamo stati a Ibbawale dove Specchio dei tempi sostiene completamente gli oneri del Villaggio delle bambine dove ospitiamo, insieme ai monaci buddhisti, 25 bambine violate o abbandonate. La più piccola ha appena 6 anni. Abbiamo portato doni e siamo stati un po’ a parlare con loro. Anche qui è arrivata la eco degli attentati e le bimbe (quasi tutte di religione buddhista) si sono strette alle tre piccole cattoliche che sono fra di loro, per far sentire affetto e la condivisione della loro paura. Nel pomeriggio siamo invece stati nell’Orphanage di Matara, che ha Specchio dei tempi come principale contributore, dove sono ospitati una decina di ragazzi senza genitori, tre di loro hanno appena 5 anni. Vivono in una struttura fatiscente, che cercheremo di migliorare. Per intanto oggi pomeriggio abbiamo tamponato una situazione di emergenza donando loro un frigorifero, visto che quello che avevano è rotto da oltre un mese (e qui la temperatura sale ogni giorno oltre 35 gradi). Potranno gestire meglio gli approvvigionamenti alimentari, senza dover buttare tutto quasi ogni sera…
Domani all’alba si riparte per Negombo, l’enclave cattolica devastata dagli attentati di 20 giorni fa, dove saremo con i bimbi al loro ritorno a scuola, per portare loro la solidarietà (anche sotto forma di interventi economici) di Specchio dei tempi e dei lettori de La Stampa.
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